lunedì 31 marzo 2014

E' ARRIVATO IL NUOVO FERRER, IN UN COCCHIO DORATO

Care amiche e cari amici,

come sempre, nei momenti di disagio, mi rifugio nel nostro solito angoletto, quello in cui fanno bella mostra una tazzina di caffè fumante e una rosa profumata; lo faccio, per chiacchierare amichevolmente con voi, così ridivento serena, magari illudendomi che possa cambiare, con ciò, qualcosa in questo Paese.
La causa scatenante di questo disagio è stata quando, giorni fa, ho visto due adolescenti, sicuri di sé e gioiosi, che, sotto lo sguardo attento e premuroso dei genitori, gareggiavano vivacemente tra di loro, mentre udivo il padre che raccomandava loro di essere corretti e di fare in modo che il vincitore diventasse tale, solo per merito proprio e non per scorrettezze.
Ed è allora che sono iniziate a prudermi le mani perché ho pensato che uno Stato democratico, dovrebbe comportarsi proprio come quei due genitori ed invece, per colpa di tanti mascalzoni che ci hanno governato finora, specialmente i giovani e soprattutto i giovani, proprio da questo Stato, sono stati derubati del loro futuro, perché essi, da grandi, saranno annichiliti dalla precarietà e dalla ingiustizia, e questo sarà l'unico modo loro di vivere: da schiavi della finanza predatrice.
Perfino nel cosiddetto jobs act, che piace tanto alla Confindustria, di quel “Grande Elemosiniere” di Renzi (darà, udite, udite, 8o euro al mese ai poveri) sembra che la precarietà, i bassi salari e l'abolizione delle tutele siano i dogmi ai quali, tutti, dobbiamo ciecamente credere, dopo esserci ingoiato il boccone amaro dell'italicum che, a chiacchiere doveva restituire la scelta agli italiani, e che invece, nei fatti, è un porcellum riveduto e corretto in peggio, utile solo per mantenere al comando, anche se con  finta alternanza, sempre i soliti gruppi di potere.
Non vi meravigliate di questo mio atteggiamento irato, perché, credo, sia comune a tantissimi italiani che da tempo sono, più che mai, impegnati nella scelta disperata di uno statista di rango che possa veramente cambiare le cose e ogni volta, invece, rimangono delusi quando si accorgono, dopo un periodo iniziale di speranze, conseguenti a chiacchiere preparate ad arte per ingannarli, che, con i candidati imposti, la musica è sempre la stessa. Magari dovremmo percepire che una scelta oculata può avvenire solo unendoci non per appartenenze ma su principi democraticamente morali ed etici,  ed è allora che potremmo fare a meno del solito "salvatore della patria IMPOSTO", che altro non è che l'ennesimo Ferrer, cioè un avventuriero, servo del Potere, mandato per fregarci.
Da trent'anni siamo, infatti, disorientati da propaganda e da imbonitori che promettono intrugli miracolosi che dovrebbero guarire ogni male, e invece, quelle che ci propinano, non sono altro che miscele dannose per noi, che, però, arricchiscono i venditori stessi.
Ora è arrivato, dopo Berlusconi, Prodi, D'Alema, Monti e Letta, l'ultimo imbonitore, Renzi, che annuncia ricette miracolose per guarire tutti i mali che da tempo noi denunciamo sui social-network.
Il problema è che egli, similmente agli altri che lo hanno preceduto, ha due linguaggi: uno ingannevole verso il popolo, l'altro servizievole verso i Poteri forti. Una cosa è quello che dice e un'altra è quello che fa. 
Renzi usa, infatti:
  1. per primo,  il linguaggio contraddittorio con  twitter, da cui prende spunti e con il quale cerca di tranquillizzare i cittadini arrabbiati, promettendo rivoluzioni efficienti, cambiamenti dentro e fuori il Paese, sfracelli ai responsabili dei nostri problemi, e così via, con frasi tipo: "stai sereno" anche se poi ha cacciato Letta, "rottamiamo tutti i vecchi, compreso Berlusconi" anche se poi lo ha risuscitato, "ce ne faremo una ragione" ma poi farà accordi con le lobby sindacali e industriali, "non governerò senza il voto degli italiani" anche se poi lo ha fatto, "mi interessa il consenso delle famiglie" e poi si prevedono tagli ai servizi oppure aumenti di  costi, "darò 80 euro al mese agli stipendi bassi" anche se col danno collaterale  di 85.ooo licenziamenti, "la spending review importante" per reperire risorse anche se  a danno del welfare etc. Dice, quindi una cosa  e, poi, fa tutto e il contrario di tutto o meglio, dà una cosa e  ne prende tre da un'altra parte.
  2. per secondo, il linguaggio servizievole, che usa verso i poteri nazionali ed internazionali, pronto a mettersi prono a 90° gradi. ("3% di Maastricht è anacronistico", detto in Italia, seguito da "rispetteremo quanto concordato con la UE", detto in sede europea.)
E' il solito ed ennesimo Antonio Ferrer di manzoniana memoria che, arrivando sul  cocchio dorato quale è quello del governo, promette, al popolo infuriato, "pane e giustizia", solo per provare a salvare il potere e i suoi servitori.
Forse sarò l'unica in Italia ad amare “I Promessi Sposi”, dopo i vari tentativi della scuola, come istituzione, per rendermelo odioso, ma io adoro quel libro perché pieno di personaggi universali; stereotipi che spesso ognuno di noi incontra nella propria vita.
Uno di questi è appunto quell'Antonio Ferrer, descritto nel 13° capitolo, che, addirittura, pur responsabile della fame del popolo, a causa delle sue ordinanze, (come lo sono stati tutti i Premier, da Berlusconi in poi), in pieno tumulto popolare, forte del carisma simbolico del potere stesso,  arriva per salvare non solo il rappresentante locale ma anche a ripristinare interamente il principio di autorità minacciato;  nello specifico: l'autorità del Re di Spagna.
Ferrer, per altro, viene aiutato da quel sempliciotto di Renzo che, culturalmente annichilito dal Potere che, per lui, viene personificato da chiunque sia in grado di emettere leggi (allora dette "grida"), si illude, perciò, di ricavarne anche qualche favore in caso di bisogno. Infatti Renzo il sempliciotto e in buona fede, (da non confondere con il quasi omonimo Renzi, l'odierno narcisista compulsivo e cattivo), si dà da fare per difendere Ferrer dalla folla, dicendo che è una brava e capace persona, e, al momento del suo successivo arresto, Renzo, pensa di essere ricambiato, con la sua messa in libertà, dopo il presunto favore dell'averlo salvato da una folla inferocita e per il quale allora era stato ringraziato pubblicamente, ma  solo con un sorriso. Ovviamente quella di Renzo era una pia illusione in quanto egli non era a conoscenza del doppio linguaggio che usa il potere quando si sente minacciato ed è in presenza di una folla ostile.
Ferrer, infatti, come racconta il Manzoni, nel soccorrere il Vicario di Provvisione che rischiava il linciaggio da parte di una folla inferocita, fa subito finta di dare ragione, platealmente, alla folla stessa, dicendo "è vero, è un birbante, uno scellerato" mentre esegue il finto arresto del delegato del potere, ma contemporaneamente, a bassa voce, dice al Vicario esterrefatto, in spagnolo stretto, per non farsi capire dalla folla,  “por ablandiros” (per calmarli)....  e gli ordina che non si deve dimettere per colpa di "gente bestiale" (parla forse come Napolitano e la casta contro la cosiddetta "anti politica"?) ma deve rimettersi alla volontà del Re di Spagna. 
Poi alla folla vociante, Ferrer, promette che il responsabile dei loro patimenti, dopo un processo, verrà esemplarmente punito (rottamato), ma di nascosto recita “si es culpable” (se è colpevole).
Vi ricorda qualcosa questo doppio linguaggio: uno comprensibile per il popolo, l'altro comprensibile solo al Potere? 
Vi ricorda forse il famoso contratto con gli italiani sottoscritto da Berlusconi, promesso e mai attuato? Vi ricorda la promessa agli italiani di tranquillità di Prodi e poi di D'Alema, mai mantenuta? Vi ricorda Bersani, ministro di Prodi, che prometteva “liberalizzazioni”, le cui azioni erano, invece, solo mirate a favore di gruppi economici di sinistra quali le coop e l'MPS? Vi ricorda la promessa di Monti con il “salva Italia” e invece ha salvato solo le banche e le grandi imprese con catastrofiche leggi sul lavoro? Vi ricorda il finto “affaccendarsi” di Letta che prometteva di “FARE” e poi non ha fatto alcunché? 
Ora è arrivato l'ultimo Ferrer, ligio alla volontà del Potere, che, però, per il suo comportamento narcisistico sta facendo scoprire in modo evidente che ogni prestanome del Potere applica sempre un doppio linguaggio: uno pieno di promesse verso il popolo ed uno pieno di fatti contrari alle promesse fatte al popolo, per favorire i potentati che lo sorreggono, gli stessi che hanno sostenuto i politici precedentemente citati.

A guisa di Manzoni, a questo punto, dirò la fatidica frase: “i miei lettori ora mi chiederanno..” ma chi è oggi il Potere che sostiene questi prestanome, semplici esecutori di ordini? 
Mi diranno: "anche tu credi al grande complotto"?

Non credo ai complotti, ma mi esercito ad interpretare, deduttivamente,  la realtà, per farmi delle opinioni, che,  poi, anche se non posso affermare sempre, siano verità assolute e riscontrabili, le ho trovate, spesso, col tempo, molto vicine ad esse. 

PREMESSA:
In questo caso, per arrivare a queste conclusioni, sono partita dall'evidenza,  che la Società moderna può essere divisa, in modo schematico, in:
  1. Ceto con grande potere economico (finanza e banche nazionali e internazionali; grande industria corrotta, grassatrice e sfruttatrice; gruppi malavitosi; grandi burocrati; gruppi oligarchici della politica; alta magistratura etc.). 
  2. Ceto con sufficiente potere economico (la cosiddetta borghesia di piccoli e medi imprenditori, i colletti bianchi, i liberi professionisti, i dirigenti medi pubblici e privati e i commercianti etc.)
  3. Ceto con scarso potere economico (il popolo dei pensionati, dei lavoratori e dei giovani etc.)
Ora seguite il mio RAGIONAMENTO, punto per punto:

A) Ho considerato che fino a trent'anni fa, la Società si reggeva sull'equilibrio di potere tra i ceti. I primi, più ricchi ma meno numerosi, venivano equilibrati, nella loro propaganda di convincimento a votare per i loro rappresentanti, dalla pari possibilità di propaganda degli altri due ceti, più poveri ma più numerosi. Ecco perché il voto di scelta affermava, complessivamente, una occupazione del potere, equilibrato, anche se precario.
B) Ho constatato che, con l'affermarsi della globalizzazione, gli ultimi due ceti, in modo naturale ma anche voluto da parte del primo ceto, con  l'innesco di crisi finanziarie speculative, si sono impoveriti sempre più e questa corsa al ribasso sembra irreversibile. E' indiscutibile che oggi il 10% della nostra popolazione detiene, infatti, il 90% della ricchezza del paese ed è altresì evidente che si sia formato un vero e proprio "cartello" di interessi strettamente aggrovigliati fra loro. Questo, al fine di continuare ad  aumentare la ricchezza sia dei singoli che del gruppo e  non sempre in modo lecito. Il tutto, perciò, da parte loro, ha comportato, con il loro strapotere propagandistico, una vera strategia  di occupazione totale e permanente delle Istituzioni, compreso il sottobosco degli enti pubblici o partecipati, delle fondazioni bancarie e dei media e conseguente distruzione della Scuola, nel suo compito di formatrice di coscienza critica; il tutto, al fine di impedire l'esercizio del potere alla maggioranza degli italiani e ogni forma di critica ostile. Lo hanno fatto tramite leggi ad hoc per impedire il  voto di scelta (porcellum o esautorazioni varie, ancora in atto, vedi Province) e con riforme sulla Scuola, l'ultima la Gelmini, accompagnate da tagli alle risorse destinate. L'occupazione delle Istituzioni, la ignoranza e la propaganda crescenti con media venduti, infatti, ha permesso e permette a gran parte di questo 10% della popolazione di fare, senza colpo ferire, grossi affari con le stesse Istituzioni o, quanto meno, di  minimizzare le perdite (banche), potendole scaricare sempre sulla collettività, complice la politica dei "nominati"! Un esempio: La BCE dà i soldi all'Italia ma li dà solo alle banche per non farle fallire; ma a ripianare quel prestito, indovinate chi pagherà? Pantalone, cioè noi e nemmeno protestiamo, nemmeno sull'ultimo decreto Bankitalia (regalo di 46 miliardi di euro)!  
Di qui, continuando col ragionamento:
C) ho osservato che nel tempo, man mano, sono nate delle reazioni da parte del secondo  ceto; le prime sostenute dalla Magistratura, con "mani pulite", all'inizio degli anni 90, e oggi, grazie ad un maggiore scambio di informazioni con la rete, tale reazione di protesta si è pericolosamente estesa anche al ceto popolare che ormai congloba anche il ceto medio impoverito, ceto popolare che di solito non conta e non ha mai contato storicamente nulla, almeno finora.
D) Infine, osservando il gran numero di Premier che si sono alternati nel giro di pochi anni nonostante sia stato creato un sistema legislativo che spinge al  bipolarismo e, quindi, alla stabilità e durevolezza dei governi, sono portata a concludere, per deduzione, che, di fronte a queste reazioni sempre più ampie di cittadini, sempre più frequenti e quindi sempre più pericolose per il Potere, che è costituito, come detto, da una specie di "cartello" del primo ceto, il Potere stesso abbia, man mano, mandato, al momento giusto e, sul cocchio dorato del governo, diversi politici spregiudicati, tipo Ferrer. Questi ultimi sono stati mandati e spesso sostituiti, per far sì che "tutto cambi perché nulla cambi" togliendo sempre più voce e possibilità di agire alla maggioranza dei cittadini (con: leggi ad personam, ad partitum, ad aziendam, Porcellum, l'Italicum, precarietà e quindi ricattabilità sul posto di lavoro e, nel prossimo futuro, la spinta a cambiare il titolo V della Costituzione per arrivare ad un Presidenzialismo all'italiana, cioè ad una dittatura mascherata).
Ritenete che io sbagli? 
Prima, riconsiderate chi occupa le cariche strategiche dello Stato compreso il suo sottobosco di enti, di pura nomina politica, poi riconsiderate le modalità di insediamento degli ultimi Premier volute da Napolitano (con la sua rielezione anche egli ha fatto e fa  il Ferrer), e cioè che sono diventate Premier persone che noi non abbiamo nemmeno scelto; poi, guardate la sequenza di specifici FATTI POLITICI, dopodiché,  traetene anche voi le conclusioni. 

FATTI POLITICI:
Hanno mandato Berlusconi, dopo "mani pulite", a salvare Craxi e il vecchio potere democristiano e dei grandi imprenditori, occultandoli agli occhi del popolo in Forza Italia e in partiti di sinistra. Berlusconi, abilmente, si è presentato come l'unico referente possibile per il Paese, l'unico capace di far conseguire la felicità collettiva. Egli, però, pur ligio agli interessi dei propri ricchi sostenitori (ricordiamo che egli è stato indicato dall'avvocato Agnelli), negli anni, ha anche creato un corto circuito all'interno del primo ceto, perché troppo occupato a fare solo gli affari suoi, escludendo gli altri, per cui, di volta in volta, gli sono stati mandati contro, personaggi di vario colore politico ma, nascostamente sodali fra loro, per sostituirlo e anche per calmare il popolo inferocito dalla sua inettitudine (Prodi, D'Alema, Bersani, Monti, Letta). 
Operazioni riuscite parzialmente perché anche loro si sono dimostrati inetti. 
Berlusconi, anche egli narcisista ma insicuro, è stato, per questo, il peggior prestanome e  delinquente politico, perché è riuscito a manipolare un intero Paese e, quindi a resistere per venti anni, ad ogni tentativo di cacciata fino ad oggi. Nel suo piccolo, continua a farlo ancora. Solo oggi, infatti, sotto lo spauracchio del M5S, dopo una azione combinata tra Magistratura e la affermazione di un novello Ferrer, cioè Renzi, il Potere, forse, riuscirà a mettere da parte quell'illusionista di Berlusconi, anche se non subito, in quanto Renzi è ancora in prova e deve dimostrare di essere all'altezza del lavoro affidatogli: cioè calmare gli animi e mantenere l'attuale status quo di potere, come, per venti anni, ha fatto Berlusconi o addirittura di aumentarlo.
Finora, Renzi, ha dimostrato di avere solo una gran FACCIA TOSTA!
Dopo la mia analisi argomentata vi convince, allora, la mia conclusione e, cioè, che Renzi è l'ennesimo Ferrer mandato a salvare il Potere?

Sento già le obiezioni: come può essere tale, Renzi, uno che dice, invece, di voler stravolgere il sistema di potere, abolendo il Senato, le Province etc. etc. ?
Dipende!
Così dice, ma poi bisogna vedere come lo stravolgerà questo sistema di potere! 
Se lo fa come ha fatto con la Legge elettorale e con le prime indiscrezioni sul jobs act, sicuramente non lo farà a vantaggio del popolo. Anche la cosiddetta abolizione delle Province è stata una farsa, perché è stato solo un riordino pasticciato in quanto esse rimarranno con tutto il loro apparato e i loro costi.  Cambierà solo in peggio perché i consiglieri verranno eletti non dal popolo ma dai sindaci (se non è zuppa è pan bagnato, per altro anticostituzionale perché viene negato al popolo il diritto di voto). Ma i cosiddetti 3.000 politici che verrebbero rottamati e tanto sbandierati da Renzi, si riverseranno insieme a tanti altri, nuovi, nei comuni e nelle regioni per i quali, infatti, è previsto un aumento di 26.000 nuovi consiglieri comunali e di 5.800 assessori regionali in più. Dicono falsamente che l'operazione sarà a costo zero in quanto verrà ribassato lo stipendio dei singoli, omettendo di dire, però, che ci saranno ulteriori costi per la collettività a causa dei servizi e delle indennità che i comuni e le regioni dovranno attribuire loro. E' stato calcolato un aumento dei costi pari al 15%.
Perché, poi, abolire le Province, in cui i vertici sono stati almeno scelti finora sempre con il voto, invece di abolire la miriade di Enti minori, a guida di "nominati" dalla politica, vero grande spreco e farli confluire nelle Province? (Comunità montane e marine, Enti Parco, Enti di bacino, varie Autorità etc.) 
Che dire poi delle città metropolitane, che sarebbero di più di quelle attualmente esistenti in tutta Europa e che verranno dotate di grandi poteri di indirizzo politico territoriale, in cui, quello che deciderà il Sindaco e il consiglio comunale del capoluogo, sarà legge per gli altri comuni ridotti a rango di circoscrizioni? 
La città metropolitana, diventerà forse un ambiente  favorevole alla mafia politica?
Questo novello Ferrer, col suo doppio linguaggio, ci sta vendendo chincaglierie e slogan come spot pubblicitari che pagheremo, però, noi, i primi, come gioielli di Bulgari e i secondi con costi da " film colossal" d'autore !
Per quanto riguarda, poi, il Senato e  l'intenzione di abolirlo, o meglio trasformarlo in una istituzione inutile ma sempre costosa,  significa automaticamente dare più potere alla Camera dei Deputati. 
Dare, però, più potere alla Camera, senza creare contrappesi democratici, significa creare uno strapotere indiscusso e indiscutibile e non ostacolabile legalmente da parte del cosiddetto popolo sovrano. Ma se grazie all'Italicum (Porcellonem) gli esecutori del potere saranno sempre dei "nominati", chi prevarrà? Per la proprietà transitiva, prevarranno "i nominatori" e quindi prevarranno sempre gli interessi del primo ceto e non quelli della maggioranza degli italiani. Dopo di che, prevedibilmente, con la scusa di ristabilire i contrappesi democratici, si dirà che bisogna dare più potere al Presidente della Repubblica, e varare prima un Semi Presidenzialismo, quello in cui il premier avrà anche la possibilità di sciogliere le camere e di revocare i ministri.  Poi, non soddisfatti, vareranno un Presidenzialismo all'italiana, cioè una dittatura democratica. Così per il vero Potere sarà più facile fare i propri porci comodi, dovendo scegliere un solo referente. 
Insomma, sarebbe l'ennesima e la più grande mascalzonata a danno del 90% degli italiani! 
Poi perché Renzi non ha proposto disegni di legge costituzionali,  come prevede la Costituzione stessa, per l'abolizione delle Province e del Senato, con tanto di referendum popolare? 
Risposta: perché non vuole fare la fine di Berlusconi, che fu bocciato da un referendum sulla riforma costituzionale e, soprattutto, perché non vuole abolire alcunché! 
In questo momento, Renzi, sta solo aumentando i posti di lavoro per il sottobosco della Politica a danno dei giovani!  Altro che diminuzione dei costi della politica! Era questo che Renzi intendeva per crescita, sviluppo e aumento di posti di lavoro? 
I posti di lavoro della casta?
Il popolo, a lungo andare, sarà, probabilmente ridotto, da questo prestanome del Potere, come nel film “Matrix”, cioè a fornire energia per alimentare il sistema reale dei più ricchi, e lo farà a propria insaputa, perché al popolo stesso verrà fatta vivere una realtà virtuale attraverso gli spot propagandistici dei media asserviti.
Sono convinta che accadrà proprio questo e che il tempo mi darà ragione, a meno che non mettiamo i bastoni tra le ruote di questo meccanismo che sta  portandoci al "Presidenzialismo all'italiana", cacciando a calci in culo tutti i Ferrer, gli ultimi e quelli futuri.
Comunque se anche fosse più utile arrivare al Presidenzialismo, ma quello vero,  con pesi e contrappesi democratici, non all'italiana,  certamente non ci si deve arrivare per l'azione di ambigui pupazzi, all'interno di un Parlamento delegittimato dalla sentenza n.1 del 2014 della Corte Costituzionale, pupazzi  che 

"IO NON HO NEMMENO SCELTO,
 PER CUI IO NON MI FIDO!
 E VOI, VI FIDATE?

Quindi, ora,  la scelta è questa:
  1. ognuno di noi vuole essere come il personaggio NEO del film di Matrix, l'eletto che libera il popolo dalla oppressione delle macchine, nel film, e nel nostro caso, da questo CIARPAME POLITICO, asservito alla finanza  e alla malavita nazionale ed internazionale?
    oppure
  2. ognuno di noi vuole continuare ad essere come il personaggio Renzo dei Promessi Sposi, povero sciocco, che, con l'illusione di ricevere piccoli favori, che non avrà mai,  parteggia e difende un mondo, un sistema che lo sfrutta?
LA SCELTA E' SOLO PERSONALE!

A MIO PARERE, DOBBIAMO IMPEDIRE CHE IL SOLITO FERRER DICA AL COCCHIERE :
"ADELANTE PEDRO, SI PUEDES  E CON JUICIO"!

"Vai avanti Pedro (n.d.r. vai avanti, Parlamento, verso il Presidenzialismo), se puoi e con giudizio, in modo accorto!".

Mi auguro di essere rassicurata!

Un abbraccio

P.S. Per chi vuole approfondire e leggere una buona pagina di italiano:




Nessun commento:

Posta un commento