martedì 1 novembre 2011

Democrazia secondo la Costituzione parte 2°

Care amiche e cari amici,

il nostro locale virtuale oggi è sfavillante di luci e di colori in contrasto con le nubi nere che fuori si stanno addensando.
Il caffè, però, è sempre delizioso e la rosa sempre profumata, ed entrambi, unitamente all'acquisizione della “consapevolezza dei fatti” che accadono intorno a noi, ci daranno la forza di diradare la tempesta incombente.
In questo post, se avrete ancora la pazienza di seguirmi, cercherò di rispondere alla nostra seconda domanda, contenuta nel post http://uncaffedagraziella.blogspot.it/2011/10/democrazia-secondo-la-costituzione.htmlche è la seguente:
“Il potere, oggi, è ancora totalmente del popolo, così come è previsto dalla nostra Costituzione?”
Abbiamo visto, nel primo post, che questa Maggioranza ha introdotto nel nostro sistema politico
una interpretazione “populistica”  e “plebiscitaria” del fondamento del potere politico e persegue un presidenzialismo, senza controlli, come forma di governo
per abolire i limiti costituzionali imposti al suo “Potere Politico”.

Ci stanno dicendo, per ingannarci e per giustificare questa sconcezza, che, questa, è:
la conseguenza del “Bipolarismo”.

Tale Sistema, purtroppo, lo abbiamo noi stessi accettato in un referendum, in quanto, a suo tempo, ci hanno fatto anche credere, con una brutale esemplificazione, che tale bipolarismo era l’unica via che potesse permettere la governabilità di un Paese.
Oggi possiamo replicare che: 
“Questo, innanzitutto tutto, non è un vero sistema Bipolare”,
o almeno non è come lo intendevamo noi allora, cioè, alla anglosassone, fatto di ragionevolezza e di mediazione, che, poi, sono la vera essenza della politica.
Il Bipolarismo anglosassone è, sicuramente, un ottimo sistema per la governabilità, ma, come è sotto gli occhi di tutti, il nostro cosiddetto bipolarismo non ha affatto garantito la governabilità! Infatti, nel giro di pochi anni, si sono susseguiti governi che raramente hanno finito la legislatura ed inoltre l’azione di governo è stata, quasi sempre, bloccata da veti incrociati frutto di litigiosità dentro e fuori la maggioranza.
Il nostro attuale bipolarismo, è basato, invece, sulla “divisione” e non  su una “comune fiducia negli stessi valori” (siamo figli, infatti, dei guelfi contro i ghibellini, dello Stato contro il Papato, della Città contro la Campagna, dei Fascisti contro gli antifascisti, della Monarchia contro la Repubblica, dei Comunisti contro gli anticomunisti, dei filo-Berlusconiani contro gli anti-Berlusconiani, del Nord contro il Sud). Questo fa sì che, nel nostro sistema politico, vincano,
la “contrapposizione pregiudiziale “e la totale assenza di mediazione e di ragionevolezza, che sfociano inevitabilmente nella “delegittimazione dell’avversario”, sconfitto dalle urne.

Vi sembra questo uno spirito democratico o utile a governare?
Possiamo attenderci qualcosa di buono da questo sistema politico? 
Penso proprio di no!
Il Presidente Napolitano sta perdendo la voce per ribadire in continuazione che sono necessarie  la “ concordia e la mediazione”! 
facendo riferimento agli anni del dopoguerra che condussero l'Italia al boom economico.
Conclusione di tutto ciò è che:
“Il popolo, in questa situazione, appare sempre più come spettatore, al più, tifoso, piuttosto che come razionale e riflessivo titolare della sovranità.”

Vi sembra che comandi veramente il popolo?
Purtroppo tale situazione ha allontanato la gente dalla politica, acuendo ancora di più il distacco dai politici che, a loro volta, si sono trasformati in una casta di "cortigiani"..
Ma come già detto nella conclusione del primo post, questa Maggioranza non si limita ad introdurre concetti “eversivi”, con una interpretazione distorta della Costituzione, relativamente al “fondamento del potere politico”, ma, concretamente, compiacente la Opposizione, sta mettendo o ha messo in atto delle azioni concrete per
“Svuotare la Costituzione, pur senza cambiarla.”
Questi processi, storicamente, sono iniziati negli anni Ottanta, quando il CAF ( Craxi, Andreotti, Forlani), ognuno per la propria parte, iniziarono la sfida alla tradizione politica e costituzionale impersonata da DC e PCI, tradizione fondata su valori di dedizione allo Stato ed al popolo Sovrano, consolidati dopo una disastrosa dittatura (come vi ho detto nel post: “L’età della vanità”).
Purtroppo questa tendenza a sfasciare i principi Costituzionali, nel tempo, ha avuto nuovi interpreti, e nuovi “allievi”, arricchendosi di nuovi argomenti che tratteremo qui di seguito.
Vediamoli:
A) Il tentativo di abolire i limiti imposti dalla Costituzione alla volontà della maggioranza o, meglio, alla volontà del Premier, (quest’ultimo, falsamente, autoproclamatosi “eletto dal popolo”), ha fatto un passo da gigante con l’attuale sistema elettorale, denominato “Porcellum”, che, purtroppo, questa casta vorrebbe tenere, contro la volontà del popolo che, invece, si è già espresso con la recente raccolta di  firme.
Vediamo i guasti che questa legge ha prodotto e sta producendo alla stessa sovranità del popolo e al normale funzionamento delle Istituzioni.
Infatti essa:
  • assegna ai capi dei partiti il potere di designare i componenti del Parlamento. Il capo della coalizione vincente, di qualunque colore, designando la gran parte dei parlamentari della maggioranza, fa sì che essi potranno essere rieletti solo se, nel loro lavoro parlamentare, daranno prova di fedeltà al Capo e non al popolo. Conseguenza di ciò è che: si attenua la separazione tra potere esecutivo e potere legislativo e si pone nelle mani del Capo dell’esecutivo gran parte del concreto potere legislativo, di competenza, invece, del Parlamento.          Emblematica è stata la votazione sul caso Ruby, in cui, ricattati, senza dignità e in spregio alla verità, i nostri Parlamentari sono stati costretti a votare che Ruby era la nipote di Mubarak o per meglio dire, possedendo l’arte di leggere il pensiero, che essi “sapevano” che, durante una celebre telefonata alla questura, il Premier era convinto che la ragazza avesse parentele così altolocate. Ancora più emblematica è la recente lettera anonima che, diversi membri della maggioranza, hanno scritto al loro Premier invitandolo a dimettersi. Essi, però, non l'hanno firmata per non farsi decretare, dal Capo, la loro “morte politica”.
  • comporta la perdita della “funzione di mediazione”, prerogativa unica del Parlamento; i parlamentari, salvo rare eccezioni, traendo dal Capo del partito la possibilità di sedere in Parlamento, sono costretti a disattendere al “Vincolo di mandato”, previsto dall’art. 67 della Costituzione che recita: «ogni membro del parlamento rappresenta la Nazione ed esercita le sue funzioni senza Vincolo di Mandato». I Parlamentari ricevono, quindi, al momento della loro elezione, un mandato generale da parte del corpo elettorale, mandato non suscettibile di iniziative di revoca né da parte dell’ambito territoriale (collegi) che li hanno eletti, né da parte del partito di affiliazione o del suo Capo. Prima del "Porcellum", quindi, erano liberi, e potevano esercitare il loro spirito critico o di mediazione; oggi, ricattati, invece, i Parlamentari, sono costretti a ripetere, nella sede parlamentare, lo scontro tra i capi delle diverse fazioni che, di solito, si svolge, in altre sedi.
  • permette l’indicazione del nome del candidato Presidente sulla scheda elettorale, creando un effetto psicologico in due direzioni: i cittadini, infatti, ritengono di eleggere il Presidente del Consiglio e il Presidente del Consiglio ritiene di essere eletto dal popolo. Sono due false rappresentazioni, che hanno modificato il senso comune del significato delle elezioni politiche; infatti, il cittadino percepisce che il suo voto serve per eleggere il Premier e non il Parlamento, rafforzando, così, il potere psicologico dello stesso sulle masse. Niente di più falso! Leggetevi l’articolo 92 della Costituzione e controllate chi è che nomina il Presidente del Consiglio! Sono solo trucchi per ingannarci!
B) Ad indebolire ulteriormente la nostra Democrazia è stata la esaltazione del ruolo dell’esecutivo e del suo Capo che ha contribuito anche alla perdita, da parte del Parlamento, del monopolio della legislazione. Infatti, oggi, questa Maggioranza usa tre vie preferenziali per legiferare:
  • fa presentare le Leggi, in massima parte, dal Governo; rare, infatti, sono quelle di origine parlamentare, mentre vengono insabbiate quelle di iniziativa popolare ( vedere la fine della legge che ha presentato Grillo sulla scelta dei candidati);
  • fa largo uso dei Decreti Legge, che potrebbero essere usati solo in situazioni di urgenza o eccezionali, ed invece è diventata prassi di governo. Il Parlamento viene chiamato solo a ratificare ;
  •  impone sempre più al Parlamento l’Istituto della Delega Legislativa e quindi ai Decreti Delegati.
E' di ieri la considerazione del Presidente Napolitano che ha affermato: 
"Non c'è dubbio che in tempi recenti vi sia stato un sensibile scadimento del processo di formazione delle leggi.". 

C) Il Consiglio dei Ministri, anche esso ha perso la forza e le prerogative costituzionali,
    derivatogli dall’essere: Potere Esecutivo. Infatti le riunioni dello stesso Consiglio dei Ministri, dalle durate sempre eccezionalmente brevi,  denotano la attuale tendenza alla sola ratifica di decisioni prese altrove ( palazzo Grazioli ). La storia italiana ha già assistito a tale tipo di situazione che colloca il Capo al di fuori del mondo politico e dei suoi rituali costituzionali! (vedi: Mussolini e il Gran Consiglio del Fascismo e palazzo Venezia!).

Il Presidente Napolitano ha affermato ieri che:
«L' Italia è esposta all'inadeguatezza; Serve più cultura delle Istituzioni».
"Dal Quirinale, infatti, arriva un monito a fare leggi di maggiore qualità e ad avere maggior considerazione per le istituzioni statali, compresi gli organi ausiliari e gli istituti di garanzia, che devono essere indipendenti dai governi anche per frenare l'arbitrio dei partiti che vanno al potere. Queste istituzioni richiedono, dunque, manutenzione e anche un rafforzamento reso necessario proprio dal processo di integrazione europea. Servono riforme, dice Giorgio Napolitano, e bisogna farle partendo dalla Costituzione rafforzandone le basi."
Con le sue due  ultime affermazioni Il Presidente ha dato un sigillo di autorevolezza a tutto il discorso fin qui svolto in questo post.

D) La nostra Democrazia è, inoltre, condizionata dai mezzi di comunicazione che, purtroppo, sono per la maggior parte in mano di BERLUSCONI, che condiziona, così, la formazione della “opinione pubblica”, con una pletora di “servi sciocchi”. Oggi i nostri talk show politici, si concentrano più sullo spettacolo che non sui contenuti, diventando, così, un cattivo veicolo per la buona politica e un eccellente tramite, per quella cattiva. Si sentono, infatti, solo litigi, grida e battute ironiche, il tutto esposto  in modo incomprensibile e non ragionato! Non se ne può proprio più! Tale  teatralizzazione esaspera, volutamente, solo la personalizzazione della politica, favorendo, così, proprio la tendenza al presidenzialismo;
E) Ma il pericolo maggiore alla nostra democrazia è lo svilimento delle funzioni dei partiti politici  e quindi  la loro crisi. Infatti essi dovrebbero essere comunità di formazione politica, organizzate sulla base di procedure definite e di una comune visione del mondo; invece, con la confusione al loro interno, frutto di lotte di potere per la leadeship e di mancanza di idee, e la loro corruzione, diventate, ormai, congenite, hanno solo  alimentato la personalizzazione della politica e delle sue sfide. Se l’identità dei partiti è determinata non dai ceti di riferimento né dagli obiettivi che intendono perseguire, ma dal nome e dalle attitudini del leader, è inevitabile che anche la forma di governo tenda al Presidenzialismo.

Il quadro che vi ho esposto finora, cari lettori, fa capire che è in corso, da tempo,
una mutazione genetica del nostro sistema politico costituzionale.
Il problema più serio, però, è che:
“Sembra oggi mancare proprio in Noi, nella Società civile, la “consapevolezza” del carattere prevalentemente oggettivo dei processi che hanno portato a questi cambiamenti, cioè, a questa mutazione genetica. “

Il Presidente Napolitano ha detto : "Serve unità o non si cresce. Si impreca, ma la politica siamo tutti noi"

Siamo, purtroppo, continuamente plagiati, distratti e depistati da un sistema di informazione che ha alzato una cortina fumogena sull'essenza del Potere e sui pericoli che possiamo, invece, correre in una situazione assolutamente “Incostituzionale”. 
Anche la mancata adozione di nuove regole per disciplinare, in forma democratica, le esigenze sopravvenute dal cambiamento della società stanno svilendo il nostro sistema politico costituzionale.
Si invocano tanto le riforme che possano ridare slancio al nostro sistema paese, ma nessuno le fa e,  se vengono annunciate, perché l’Europa ce le impone,  si scopre che tali riforme servirebbero solo per smantellare ulteriormente il nostro sistema Costituzionale basato sul “lavoro”, sulla”democrazia”, sulla”libertà di espressione e di pensiero”, sul “welfare e la solidarietà”, sulla “indipendenza della Magistratura” e “ sulla equità del Codice Civile e Penale”.
Per verificare tutto ciò, basta pensare:
  •  alla “legge bavaglio”, per il momento solo accantonata, 
  • alla annunciata “Riforma della Giustizia”, che, insieme alla legge bavaglio, ha l’obiettivo di far tacere la parte “sana” del paese e permettere la in controllabilità delle trame dei “delinquenti” e del “potere”; 
  • alla annunciata riforma sui “Licenziamenti facili”, che darebbe, dopo il recente art. 8 della Finanziaria, l’ultimo colpo di grazia ai diritti dei lavoratori, asservendoli sempre più al padronato di cui il nostro Premier  ne è un rappresentante di spicco; 
  • alla riforma delle pensioni che costringe ad anni di lavoro in più, producendo, tra le altre storture, anche una specie di tappo  all'ingresso nel mondo del lavoro dei giovani;
  • alle  tante altre sconcezze annunciate da questo finto Liberismo, che sta trasformando questa nostra società in una “macelleria sociale”, nella quale i ricchi diventano sempre più ricchi, i poveri sempre più poveri, i giovani, ormai, senza futuro, i diritti dei cittadini  sempre più degli “optional” .
Nulla viene detto o fatto, invece:
sulla riforma del fisco, sulla evasione fiscale, sugli sprechi, sulla burocrazia, sulla banda larga, sulla creazione di infrastrutture necessarie per lo sviluppo, sulle liberalizzazioni, sulla patrimoniale!
Forse perché ognuna di queste riforme intaccherebbero, se fatte seriamente, o il potere politico o il  patrimonio economico di BERLUSCONI e delle sue società.
Finora egli ha pensato solo a varare Leggi ad Personam che ormai spaziano dal campo penale al campo privato economico, se è vero che, senza vergogna, nella ultima “letterina della Notte di Natale”, all’Europa, ha introdotto norme sulla successione che servirebbero solo a creare spaccature ed ingiustizie persino nella sua famiglia, in spregio all'attuale Codice Civile. Non gli bastano, evidentemente le spaccature e le ingiustizie che ha già fatto all'Italia!
Tutto ciò, quindi, sta aggravando oggettivamente il rischio di autoritarismo o di frantumazione anarchica del nostro sistema politico.
Lo stanno dicendo, in questi giorni, anche alcuni della Maggioranza (Sacconi etc.), auto-assolvendosi, però, e dando la colpa solo  a criminali violenti. Questi criminali violenti proliferano sempre quando il sistema politico è impegnato ad indebolire e non a rafforzare l'autorità delle Istituzioni! Speriamo, comunque, non sia la scusa per instaurare uno "Stato di Polizia", che colpirebbe a morte la nostra "Libertà  di pensiero, di opinione, di manifestazione e di dissenso".
Concludendo e riassumendo; la nostra prima domanda che recita: “Siamo in una Democrazia normale”?, purtroppo non ha una risposta positiva per i motivi esposti nel primo post.
All'altra domanda: Il potere, oggi, è ancora totalmente del popolo, così come è previsto dalla nostra Costituzione?, purtroppo, dobbiamo rispondere che:
Il popolo italiano sta diventando ostaggio di una Maggioranza Politica “eversiva”.

Consultate anche il mio post: “Prove tecniche di dittatura?????”

 e, forse, la penserete anche voi allo stesso modo, magari convincendovi che, in tutto quello che sta accadendo, non vi è nulla di casuale, ma è tutto premeditato ed organizzato!
Cari amici, cerchiamo di correre ai ripari prima che sia troppo tardi, restando UNITI , come dice Napolitano, difendendo la Costituzione e discutendo su tutto, soprattutto sulle regole nuove che dovremmo imporre per evitare questa eventuale calamità, essendo noi stessi la politica!
Leggetevi il mio post: “Un Manifesto per Unire”.

Per fortuna abbiamo Presidente della Repubblica Napolitano al quale rivolgiamo un
                                                      APPELLO ACCORATO
che è quello di non permettere, come si paventa, che si torni alle elezioni con la Legge Porcellum, che sta provocando, come spiegato sopra, scompigli nelle regole costituzionali.
Lo imploriamo, quindi, di varare un “Governo di salute pubblica”, che riformi tale legge e faccia quanto chiesto dall'Europa e da noi stessi, per risanare e far ripartire il nostro Paese, ridando certezza al nostro futuro e, soprattutto, a quello dei nostri ragazzi, vittime innocenti sacrificate al “Moloch” dei mercati, delle banche e di questo liberismo sfrenato.
Noi siamo pronti a contribuire, sacrificandoci,  ma vogliamo che sia fermata questa deriva autoritaria e anticostituzionale e che finalmente si governi nell'interesse del popolo.
Andare, oggi,  alle elezioni con la Legge Porcellum sarebbe “un atto eversivo”, visto che sono state raccolte 1.200.000 firme per promuovere il referendum abrogativo. Ripeto:
Il popolo italiano ha espresso la sua volontà e non vuole andare alle elezioni con La Legge Porcellum. 
Ogni atteggiamento contro tale  volontà sarebbe eversione! 
Per fortuna abbiamo il web che è una grande agorà, piazza, nella quale è possibile svolgere una virtuale “democrazia diretta”.
Sicuramente ritorneremo sull'argomento  e, sicuramente, prima o durante la campagna elettorale, quando, cioè, questa casta tornerà finalmente a casa e prima che ne venga eletta un’altra!

Vi abbraccio!

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