martedì 31 dicembre 2013

IL LABIRINTO

Care amiche e cari amici,

il caffè, vi assicuro, cerco di farlo sempre con le migliori miscele, le più aromatiche e di qualità superiore, eppure non ha più il buon sapore di una volta; invece, per quanto riguarda la rosa che vi offro, devo confessare che è quasi inaridita e rimangono solo le spine. Forse perché desideriamo tanto uscire da questa nebbia, fatta calare dalla Politica; nebbia che non ci fa vedere più niente in modo distinto, che alla fine ci scoraggiamo, quindi desistiamo e non apprezziamo più niente!

Certo vedere quello che è accaduto a Prato con lo sfruttamento di persone praticamente schiave che ci rimettono anche la vita; vedere la sacralità della Corte Costituzionale che dibatte, dopo otto anni e ob torto collo, con gran sussiego su una Legge come il Porcellum che anche una matricola del primo anno di giurisprudenza comprende che è incostituzionale; rimanere di stucco perché, dopo venti anni esatti, si è svegliato un procuratore della Corte dei Conti al quale, finalmente, è venuto il sospetto che anche la legge sul finanziamento dei partiti  è incostituzionale; vedere la corruzione e il degrado che, quasi una simbiosi tra società e politica, diventano stili di vita di un Paese, tant'è che non scandalizza il fatto che Berlusconi, quando era premier e, quindi, depositario di segreti di Stato, veniva ricattato da Lavitola ed altri per insane tendenze sessuali inerenti un vecchio ricco sporcaccione, così da favorirlo presso aziende pubbliche (Fin-meccanica), permettendogli, quindi, di rubare denaro pubblico; vedere quello che è successo con il decreto salva Roma inquinato dalle pretese delle lobby, specialmente quelle sul gioco a cui, per di più, questo Stato incapace e biscazziere, che, prima affama il popolo e poi, per alimentare gli sprechi e le ruberie,  permette la pubblicità al fine di togliere gli ultimi spiccioli ai disperati. Certo vedere tutto questo, ed altro ancora, un minimo di domande ce le dobbiamo porre:
---Perché tra i paesi democratici e industrializzati tutto questo accade solo in Italia?
---Perché non accade in Inghilterra o in Germania?
Credo perché, a partire da poco prima dell'era craxiana, la società e la politica, i cui prodromi già esistevano in precedenza, si sono sempre più degradate come ebbi a rilevare nel Post :       
La Leonessa lasciva. 
http://uncaffedagraziella.blogspot.it/2013/10/la-leonessa-lasciva.html


Sembra, infatti,  che l'Italia delle Istituzioni abbia, ogni tanto, un destino segnato: quello di essere investita da devastanti crisi di legittimità, cioè, da malversazioni, da scandali, da accentuazione delle sperequazioni sociali ed economiche tra cittadini, da leggi mirate e incostituzionali e così via.
Tutto ciò ha creato e crea la sfiducia dei cittadini verso le classi dirigenti e le Istituzioni rappresentative perdono ogni sembianza di rispettabilità.
E’ accaduto nei primi anni novanta con tangentopoli, sta accadendo ancora oggi e in entrambe le situazioni il copione è sempre lo stesso: arginare il discredito popolare con i cosiddetti “governi tecnici” o di “scopo” (l'altro ieri Amato epoi Ciampi; ieri Monti, oggi Letta) 
Ai tempi di tangentopoli l’Italia però godeva ancora della espansione della economia mentre oggi, invece, siamo in piena crisi, al limite del fallimento, e tutto è più complicato e la lotta di Potere è ancora più acuta e ognuno dei contendenti addossa la colpa all'altro o cerca altri soggetti (Europa, la Troika, etc. dimenticando, però, che Prodi ha fatto patti sbagliati entrando nell'euro  e Berlusconi ha mandato la “famosa lettera” di asservimento ai diktat europei, sperando di salvarsi, mentre ora fa l'anti europeista, ora che è fuori dalla stanza dei bottoni).
---Perché solo in Italia non viene tenuto in alcun conto il Giudizio della Opinione Pubblica, come avviene negli altri paesi, quale antidoto al malaffare?
Per rispondere a queste semplici domande dalle mille sfaccettature, bisognerebbe scrivere dei trattati, per cui molto pragmaticamente credo che una delle maggiori colpe  di tutto ciò è:
LA INDIFFERENZA
con cui ormai gli italiani vivono e agiscono.
Se pensiamo che solo dal 48 siamo in Repubblica e che gli Italiani hanno sopportato una monarchia e poi una dittatura, certo non dovremmo stupirci. Ma appena dopo la guerra , anche se nell'ambito di una lotta feroce tra capitalismo e comunismo, anzi proprio per questo, c’era più partecipazione alla vita pubblica, anche se allora furono usate potenti tecniche di plagio;  sicuramente, però, non c’era la attuale indifferenza che permette almeno da 30 anni ai partiti, ai sindacati e a pezzi della società civile ed economica di lucrare sullo Stato.
Sarebbe troppo comodo prendersela solo con Berlusconi o Prodi o D’Alema o Bersani o Cofferati e con quelli che li hanno preceduto,  anche se comunque la loro parte l’ hanno fatta, quanto meno perché hanno messo le Istituzioni e gli italiani in un
LABIRINTO.
La colpa, invece, è soprattutto nostra, perché, nel mentre eravamo in attesa di un cambiamento che non arrivava mai, in quel labirinto ci siamo entrati, con indifferenza, pensando non solo che fosse un qualcosa di bello e sicuro ma illudendoci che da esso potevamo uscire nel momento stesso in cui avessimo deciso di farlo e avremmo, perfino, trovato una via d'uscita diversa da quella dell'entrata. 
Invece il labirinto è un meccanismo che serve per confondere. 
Infatti, in esso, tutte le strade sono uguali e non ci sono punti di riferimento che ti fanno ricordare se di là ci sei già passato e/o che quella non è una strada buona da percorrere; poi  mancando una  guida che conosca il percorso è inevitabile perdersi, e per uscirne fuori è difficile, perché bisognerebbe avere una prospettiva alta, che invece non abbiamo, cioè una meta-prospettiva; infatti, finché siamo dentro, noi non riusciamo a vedere né dove siamo né dove andiamo. Sarebbe necessario, invece, guardare dal di  fuori, cioè osservare le cose dall'esterno senza ideologie e con pragmatismo e questo è proprio impossibile, fintanto che siamo chiusi nel Labirinto.
Il labirinto è una costruzione mentale, nella quale l'ingresso è invitante e accattivante, proprio per invitarci ad entrare. Una volta entrati ci si smarrisce in mille meandri e anche se si percorre la via giusta, si viene condizionati. Alla fine si esce sempre dallo stesso punto da cui siamo entrati. Noi invece magari desideravamo che ci fosse una uscita nuova! 
Vorrei usare, parafrasandola e adattandola, come interpretazione al nostro discorso , una citazione di Simon Weil:


La bellezza del creato è l’entrata del labirinto. L’imprudente che vi entra, dopo pochi passi non sarà più capace di ritrovare l’uscita. Sfinito, senza nulla da mangiare né da bere, circondato dalle tenebre, separato da tutto ciò che ama e conosce, cammina alla cieca, senza speranza, incapace perfino di rendersi conto se veramente cammina o se gira su se stesso. Ma questa sventura è nulla in confronto al pericolo che lo minaccia. Se non si perde d’animo, infatti, se continua a camminare, arriverà al centro del labirinto. E qui Dio lo attende per divorarlo. In seguito ne uscirà, ma cambiato, trasformato, poiché sarà stato mangiato e digerito da Dio. Resterà allora vicino all'entrata  per spingervi con dolcezza coloro che vi si accostano.”

La politica, specialmente quella degli ultimi 30 anni, ha creato questo meccanismo mentale e il Dio della stessa è la 
PROPAGANDA
che ci divora la ragione e ci trasforma;  per di più, dopo essere state vittime, ci fa diventare aguzzini che accompagnano i nuovi arrivati ad entrare in quel labirinto della propaganda stessa, accodandoci e facendo accodare gli altri a manifestazioni senza senso e antidemocratiche. 
Infatti, la PROPAGANDA è ormai la base totalizzante dei discorsi della Politica, che tende a soffocare l'attività degli ingegni e i valori della democrazia; PROPAGANDA che viene veicolata dalle TV di Berlusconi, proporzionalmente dalle TV di Stato e dalla Stampa foraggiata da tutti i Partiti, con i soldi dello Stato, però. 
La propaganda fa sì che in gran parte degli italiani "subentri la dolcezza della IGNAVIA e, poi, anche la INERZIA che, di solito, dapprima è odiosa, ma alla fine si ama " ( cit. Tacito da "la vita di G. Agricola); in una parola fa sì che subentri la
  INDIFFERENZA e la ASSUEFAZIONE.
Tutto questo, storicamente, è stato organizzato scientificamente dalla Politica e dai suoi “Signori” già dal referendum Segni (personaggio fatto sparire, appunto, per sempre); referendum che non riguardava solo le regole del voto, ma che avrebbe voluto e potuto trasformare in modo radicale il sistema politico.
Nella prima repubblica, infatti, la facevano da padroni la “Partitocrazia” e il “Parlamento” dove a partire degli anni ‘80 si consumavano solo “inciuci”, chiamandoli “governi di legislatura”, dilatando l’area della rendita politica con il relativo esplodere del debito pubblico. Per inciso, non ci sarebbe niente di male a fare governi di coalizione su programmi concordati prima; questi invece hanno come regola, fare prima la coalizione e, poi, vedere il da farsi, proprio per coprire i loro interessi. 
Contro questo sistema, col referendum Segni, l’opinione pubblica era sul punto di riappropriarsi degli spazi occupati dalla politica, chiedendo anche una redistribuzione dei poteri (Nacque la Lega Nord, che almeno allora aveva un senso).
La seconda repubblica, infatti, avrebbe dovuto eliminare gli inciuci, oggi modernamente chiamati “larghe intese” e perciò gli italiani adottarono il bipolarismo e alcuni poteri furono, effettivamente, spostati dallo Stato alle Regioni, pensando di restringere così l’area di azione della politica malvagia e inciuciona, basandosi sull'ipotesi che la politica sarebbe stata più vicina ai cittadini, quindi più controllata. Invece si sono moltiplicati gli sprechi, le ruberie e il malaffare come è cronaca di questi ultimi tempi. Questo perché la Politica locale e nazionale, come antidoto,  non ha mai accettato la verifica di responsabilità circa l’uso del denaro pubblico.
Di chi la colpa?
Ripeto, per primo della nostra INDIFFERENZA, perché non ci siamo ribellati quando:
  1. hanno fatto fallire la bicamerale soprattutto da parte di Berlusconi e D'Alema;
  2. abbiamo accettato, credendo nelle “chiacchiere” propagandistiche, alle quali crediamo ancora oggi, relativamente al “conflitto di interessi” di Berlusconi e gli abbiamo permesso di farci schiacciare dal peso dei suoi interessi privati;
  3. abbiamo di nuovo accettato (oggi lo stiamo facendo ancora) il permanere di vecchi capi ex democristiani, ex comunisti, ex fascisti ancora ancorati a vecchie culture politiche condizionate dal passato che avevano ed hanno come unico scopo la conquista e il mantenimento del Potere, non preoccupandosi dei reali bisogni del Paese;
  4. abbiamo accettato una Legge elettorale che, voluta da  Berlusconi, ci esautorasse  del nostro potere di scelta;
  5. abbiamo accettato che Berlusconi varasse Leggi ad personam, ad partitum, ad castam;
    ed altre schifezze antidemocratiche, sopportate e adottate anche dalla opposizione a cui facevano comodo.
Abbiamo solo aspettato che qualcuno si muovesse al posto nostro, come per esempio la Magistratura1 
Oggi sta montando di nuovo la protesta; e invece della Lega Nord, ormai omologata, si è affacciato il Movimento Cinque Stelle di Grillo che, anche se ha il merito di fare vera opposizione, finalmente, dà, però, l’impressione (speriamo di no!) di aver congelato solo i voti di protesta, a vantaggio della casta, senza portarli nelle stanze dei bottoni e permettendo così il perpetuarsi degli “inciuci” tra vecchi "commilitoni"(pardon “larghe o strette intese").
Al PD, oggi, è arrivato un altro propagandista principe, Renzi, e tutti ne sono compiaciuti perché, dicono: “è bravo a comunicare come Berlusconi” (abbastanza inquietante e sconcertante, dico io!). Su Renzi sospendo il giudizio non avendolo visto ancora all'opera,  sperando di sbagliarmi e che non sia solo un propagandista alla Berlusconi e incapace come quest’ultimo! All'inizio avevo sospeso il giudizio anche su Monti, in contrasto anche con moltissimi della TL che lo osannavano (saranno forse gli stessi che ora osannano Renzi?) ed invece, con Monti, purtroppo, non abbiamo avuto soluzioni ai problemi, ma, al contrario, il loro incancrenimento.

Comunque, fino a che l’Italiano sarà INDIFFERENTE A TUTTO e CREDE A TUTTO, per cui NON CREDE PIÙ A NIENTE, sarà sempre vittima del LABIRINTO PROPAGANDISTICO creato ad arte dalla Politica potentemente attiva, specialmente negli ultimi trenta anni, in cui anche se le proteste sorgono, vengono costrette ad entrare nel LABIRINTO DELLA PROPAGANDA, nel quale o si perdono e muoiono o vengono divorate e, TRASFORMATE E COSTRETTE AD USCIRE DALLO STESSO LUOGO IN CUI SONO ENTRATE, cioè PRONE AI “SIGNORI DELLA POLITICA” NELLA LORO CASA CHE ORMAI E' :IVENTATO TUTTO IL PAESE.
Un esempio?
Oggi è in atto la protesta dei FORCONI. Quelli veri, presidiano le piazze di tutte le città in modo pacifico e sono composti da tutti i ceti che in questo momento, pur in difficoltà, conservano un minimo di dignità, mentre assistono scandalizzati e impotenti a tutte le ruberie e malefatte della politica. E' un movimento che fa riflettere e può far paura a questo sistema politico, ed è per questo che è stato subito inquinato dall'intervento delle destre  e delle sinistre estreme. Credete che sia casuale? Sono convinta di no! Il LABIRINTO della PROPAGANDA DELLA CASTA è lì che li attende per ingoiarli e trasformarli, come al solito.  

DOBBIAMO provare ad USCIRE DAL LABIRINTO DELLA PROPAGANDA E DEGLI SPOT ELETTORALI INGANNEVOLI,  DERIVATI DALLE

TECNICHE DI MANIPOLAZIONE DI MASSA.

LA POLITICA, infatti, con queste tecniche, tende a mascherare fatti semplici con un linguaggio ottuso, in modo da tenere il popolo " fuori gioco" e ottenere, così, "un controllo sociale"

LA POLITICA con ciò,  da sempre, tenta di dettare alla gente ciò che essa deve considerare come il proprio interesse! 
(invece è solo quello della politica stessa). 

APRIAMO GLI OCCHI E NON FACCIAMOCI OTTENEBRARE IL SENSO CRITICO!

IL NOSTRO “FILO DI ARIANNA” DEVE ESSERE L’ATTENZIONE REALE E APPASSIONATA AI  NOSTRI INTERESSI COLLETTIVI, SCEGLIENDO UNO DEI DIVERSI METODI PER OTTENERLI, PURCHE' DEMOCRATICI, E NON DI QUELLI DI UN BRANCO DI AVVENTURIERI E PIRATI CHE CI MANIPOLANO E CI COOPTANO IN MILLE MODI!


Un abbraccio e continua..........


BUON 2014

mercoledì 6 novembre 2013

LA MADONNINA DEL BORGHETTO

Care amiche e cari amici,

in questo periodo mi sono imposta una particolare "Astinenza", perché,  francamente, 
il mio senso di impotenza contro questa Politica e contro i loro Media asserviti cresce sempre più! 
Ho anche provato a fare il Savonarola di turno, ma, invano!
Mi asterrò, infatti, per un po' di tempo, dal sentire i giornali radio, vedere i telegiornali e i vari talk show, ormai tutti impegnati esclusivamente a spiegarci solo quelle che io definirei "azioni di contorno" ai veri problemi che affliggono, invece, i cittadini; azioniaddirittura, di depistaggio.  Essi sono impegnati solo a spiegarci "cosa dice e cosa fa di "serio", a loro dire, la Politica, anche se a chi non ha "il cervello all'ammasso", il tutto appare, invece, quasi sempre, come un "chiacchiericcio ridicolo". 
Questo consegue dal fatto che la Politica, col suo linguaggio solo propagandistico, finalizzato alla pura conquista del potere, non ha, ormai, alcuna intenzione  o capacità di parlare agli italiani e, meno che mai, di risolvere i loro problemi. 
In modo quasi ossessivo la Politica e i media non parlano, infatti, d'altro che:
  • di proclami spacciati per programmi e perciò, utili solo per i congressi (candidati a segreteria del PD)
  • di cambiamenti di nomi a partiti e/o relativi cambiamenti degli organigrammi (Berlusconi e PDL vs F.I.); 
  • di falchi e colombe che si combattono e sembra prevalga la minoranza di colombe;
  • di grazia giudiziaria da conferire obbligatoriamente, senza che venga formalizzata;
  • di diatribe su voto palese o voto segreto (PDL, PD,M5s);
  • di raccomandazioni telefoniche per una amica della Cancellieri,; quest'ultima subito difesa e salvata dal Parlamento, pena la decadenza del principio cardine di questa Politica, e cioè che: il "buon" Politico fa carriera solo se è "disponibile" verso gli "amici" e gli "amici degli amici"; 
  • di stabilità governativa e dei probabili pericoli che essa corre per le turbolenze della politica; turbolenze finte, però, perché questo governo come dice Letta è “di scopo”, e, cioè, dico io, ha il solo scopo di mantenere lo status quo (PDL, PD etc.); 
  • di vaffaday e cioè di partiti  (tipo M5S) che hanno promesso e promettono ancora di cambiare il mondo. Invece, dopo la prima fase dello "sparigliare", oggi, vivono e vegetano solo con invettive contro tutto e tutti, (almeno Grillo) preferendo più il "non sporcarsi le mani" che il conseguimento oculato di compromessi "operativi" anche con il "diavolo", come, del resto, è nello spirito della Politica stessa. Penso, non basti più fare sempre la "coscienza critica", altrimenti si rischia di fare la fine del "Grillo parlante" della favola di Pinocchio (in questo caso dei Pinocchi della politica), cioè, spiaccicato contro il muro della loro propaganda. Con l'inseguire solo e sempre le proteste, infatti, si rischia di sparire politicamente, nel momento in cui la casta dovesse riuscire a "normalizzare politicamente" il Paese, col processo di  "piallatura della Società" alla  Stalin, cioè di controllo dell'informazione, controllo poliziesco e spionistico della società, ecc. In questo momento tale operazione è  in atto e da tempo; 
  • di manovre e manovrine che, puntualmente,  vengono sbugiardate dalla stessa politica e dagli altri organi di Stato ( Letta); 
  • di riprese e ripresine ma che , come giura Saccomanni, non avverranno ora, ma forse tra un anno, se però accettiamo, nel frattempo e come pecore, tutta la valanga di tasse che ci impongono; 
  • di una Europa, che, ci raccontano, sempre più ostile a causa della nostra presunta scarsa  credibilità e del nostro debito, che i nostri politici, però, stanno mettendo a posto avendo fatto i cosiddetti "compiti a casa". Invece nascondono, in realtà, che è in atto il disegno egemone dei Paesi del nord su quelli del sud, al quale non riescono, invece, ad opporsi; 
  • di impeachment o mozioni di sfiducia, che appaiono, più  che altro, boutade propagandistiche
  • di pacificazione mancata, nonostante un patto di governo; per dovere di cronaca, ricordo che anche Mussolini, allora, voleva la pacificazione quando perdeva nelle "zone rosse", ma subito dopo averla ottenuta mandava gli squadristi a distruggere e ammazzare.
Si parla invece sempre più in modo sfumato e contraddittorio:
  • di svendite di beni preziosi dello Stato e conseguente perdita, per la collettività, degli introiti derivanti; 
  • di "Porcellum", nonostante fiumi di promesse e richiami autorevoli al suo cambiamento;
  • di privilegi, non ultimo gli sprechi e finanziamento ai Partiti;
  • di disoccupati  oggi al 12,5 % in totale, i giovani al 40, 4% e sono 3,2 milioni;
  • di tasse;
  • di situazione economica disastrosa destinata a peggiorare l'anno prossimo per l'applicazione del "MES" e del "fiscal compact" e del costituzionale "Pareggio di bilancio";
  • di cuneo fiscale e agevolazioni al risparmio, famiglie e imprese;
  • di mancanza di crediti a imprese e famiglie, preferendo, le banche, investire in titoli pubblici più redditizi, nonostante il bengodi di approvvigionamento di liquidi dalla BCE ;
  • così via.  
Francamente, tutto questo blaterare a vuoto e nel dire una cosa e farne un'altra, per di più, senza che la Politica dimostri di avere almeno una qualche "Visione" nella risoluzione dei problemi, vivendo, piuttosto, alla giornata e da "semplici contabili, per di   più, infedeli", ripeto,  tutto questo blaterare, per noi, è di quanto più inutile si possa immaginare ed è, perciò, di una
“Noia mortale”, 
per non dire di peggio!

Qualcuno mi dirà che è fatta ad arte per distrarci!

Probabile!

L'argomento principe, il più gettonato dai media, di questo periodo, e, quindi, il più noioso, è quello della 
DECADENZA DI BERLUSCONI.

Sono mesi e mesi che se ne parla e sembra che ad essa sia legata il normale svolgimento della vita stessa dell'intero Paese.
Non se ne può più, anche perchè alla grande maggioranza degli italiani, direbbero a Roma, "glie ne po' fregà de meno di un delinquente!"
Oggi, ne voglio parlare anche io, astenendomi, però, dal fare analisi, in questo caso, noiose, e preferisco sorridere e farvi sorridere, (e credo lo gradirete) facendovi vedere, a tal proposito, un piccolo filmato, una perla del cinema italiano, mentre assaporate un buon caffè, davanti alla immancabile rosa rossa profumata.


Visto? Ogni volta che lo vedo, io, rimango estasiata sia per la penna di “Guareschi” sia per la bravura dei due protagonisti: Don Camillo e Peppone ( Fernandel e Cervi).

Ebbene, credo che in questo momento la stessa scena la stiamo rivivendo anche noi, nella attuale politica! Sono solo cambiati i personaggi e la trama può essere simbolicamente diversamente interpretata !

Vediamo quali potrebbero essere le interpretazioni odierne della:

TRAMA:

Lo spezzone di film racconta che a causa di "provvedimenti esecutivi di sfratto giudiziario e, nel cosiddetto interesse popolare" è necessario costruire una nuova casa per il popolo, su un terreno ancora occupato, però, da una icona posta in una cappelletta che ormai rivela tutti i segni del tempo. Essa, infatti, è talmente piena di crepe e sbrecciata che, a vederla, basterebbe un nonnulla per mandarla in pezzi. Tale cappelletta deve essere, perciò, sfrattata giudiziariamente anch'essa e deve essere o spostata in "luoghi più ristretti" o abbattuta, se si vuole costruire la nuova casa popolare. La Madonnina, però, è ancora segno di devozione non solo da parte di molti credenti, ma anche da parte di moltissimi miscredenti, perché in tanti anni ne ha fatte tante di "grazie" a chi le stava vicino! Sì, ne ha fatte, tante, di grazie, a molti, e perciò mentre da alcuni viene venerata fanaticamente, da altri, quanto meno, viene  rispettata e/o temuta!

Poi vediamo:

I NUOVI PERSONAGGI E I NUOVI AMBIENTI:

  1. La casa popolare: è un nuovo assetto del potere, quello delle "larghe intese" diviso, nell'assegnazione dei posti, perciò, in parti uguali; larghe intese concesse, da una Alta Autorità (Napolitano), conseguenti ad un provvedimento esecutivo (sentenza Mediaset), in similitudine quasi fosse il rilascio di una nuova “concessione edilizia”, in questo caso "politica"; concessione per costruire la nuova casa popolare, rilasciata, però, non dal popolo.
  2. La Madonnina del Borghetto: è Berlusconi, icona della destra, nella sua cappella di partito, ormai logora e piena di crepe, perciò difficile da spostare (PDL vs F.I.) perché c'è il rischio che cada a pezzi.
  3. Don Camillo: è Alfano, sacerdote del partito, che, però, pur di avere dei posti nella nuova casa popolare, e non volendo, per ambizioni personali, nemmeno conservare l'icona, ormai ingombrante, semplicemente spostandola con la cappelletta, non esita nemmeno un attimo a farla abbattere, però, da altri, magari per provare a ricostruire la cappelletta altrove, mettendoci la propria icona.
  4. Peppone: è Letta, che pur di costruire la nuova casa popolare come vanto della sua azione politica di rinnovamento, simbolo, cioè, del nuovo che avanza (?), dopo un "ventennio" di egemonia altrui, è disposto a tutto: anche a far abbattere (dal Senato) la novella Madonnina del Borghetto, nonostante che, personalmente, come ha detto, l'abbia sempre ammirata. Ora la icona è solo di intralcio ai nuovi probabili futuri proprietari della casa popolare!
  5. Desolina, la devota passionaria: è  la Santanchè e/o Brunetta e/o Fitto etc. che prega disperatamente per avere altre grazie personali e, quindi, si oppone all'abbattimento.
  6. Il camionista di fuori paese, con i cavi: è Grillo, che non vede l'ora di abbattere tutto e costruire una nuova casa popolare, magari piazzando qualcuno dei suoi, se non tutti, come affittuari.
Insomma, quasi tutti vogliono abbattere la cappelletta, ma ne hanno paura!

Che ne pensate? 
I nuovi personaggi sono verosimili e i sentimenti che provano sono anch'essi plausibili? 
Andrà a finire, come nel film?
Finirà che anche la nuova Madonnina del Borghetto (Berlusconi) non si farà abbattere con tutta la cappelletta di partito? 
La cappelletta sarà, magari, inglobata nella nuova casa popolare e, al più, se proprio  sarà necessario per salvare la faccia, i novelli Don Camillo e Peppone truccheranno il volto della icona, facendola apparire come quello di Marina o di Barbara, sapendo e tollerando, però, che dietro c'è sempre il volto di Berlusconi padre? 

Io credo che avverrà proprio così! 
Penso che questo avverrà anche con grande sollievo di tutti quei "perditempo" e "mangia pane ad ufo" che "gironzolano" attorno alla politica, perché, in effetti, tutti, hanno paura dei “poteri” e/o degli "anatemi", derivanti da un perdurante conflitto di interessi,  che potrebbe usare la "nostra icona", una volta abbattuta, o, peggio, ridicolizzata e/o messa nel dimenticatoio.
Penso anche, che i novelli Don Camillo e Peppone, troveranno la stessa soluzione, però riveduta e corretta, adottata nel film e cioè lasceranno sì, la cappelletta con l'icona là dove sta, e la ingloberanno in uno spigolo della casa. Magari, pensando, che col tempo, l'icona, potrà essere cambiata senza timore e sostituita con il “Santo” di turno, quello, cioè, che dispenserà, nel futuro, le nuove grazie ai soggetti politici (Alfano, Marina, Barbara?). 
All'altro spigolo, però, per par condicio, credo, metteranno anche un'altra cappelletta con la icona concorrente,  magari, quella oggi  emergente (Renzi, Letta?). 
In questo modo, credo che pensino di potersi spartire meglio, nel futuro, i "credenti" della nuova religione. Quest'ultimi, infatti, sarebbero indotti, se non addirittura costretti, a seguire un vecchio rituale propagandistico collaudato: a venire, cioè, sempre ed esclusivamente, in pellegrinaggio, solo alla nuova casa popolare, simbolo di una fusione ufficiale di "religioni", avviata da tempo di nascosto. I fedeli non devono andare altrove ( M5S o SEL etc,), e devono  "Adorare" solo le nuove Icone. 
Il Rito dell'Adorazione prevederà, comunque, che esso sia la conseguenza, sempre ed esclusivamente, non di una "Scelta cosciente" ma di un puro "Atto di Fede", magari con l'aiutino di un altro bel "Porcellinum"!

Spero vi siate divertiti con questo gioco, come mi sono divertita io, e, se volete, rivedetevi di nuovo la scena, immaginando di scorrere la nuova trama, interpretata, però, dai personaggi su indicati.
Sono sicura che coglierete altre sfumature che non ho evidenziato, magari volutamente, invitandovi a segnalarle, come commento al Post.

Lasciamoci con  l'augurio che, almeno : 
"Una risata li seppellirà"
Un abbraccio

giovedì 17 ottobre 2013

LA LEONESSA LASCIVA!

Care amiche e cari amici,

oggi, vorrei ripetere un vecchio rito inaugurato nel "caffè da Graziella", quello, cioè, del conversare tra di noi, sorseggiando un buon caffè, dolce e corroborante, inebriandoci, altresì, davanti ad una rosa coloratissima, profumatissima e senza spine. Voglio ripetere tale rito, per contrastare il nero plumbeo e puzzolente della cappa politica che, incombendo minacciosa sull'intero Paese, portato quasi alla rovina, rende amara la nostra esistenza e ci toglie ogni energia e speranza. 
Mettevi comodi, servitevi da soli e, magari, bevetelo a piccoli sorsi, con calma, perché il "caffè da Graziella" va preso in questo modo!

1) PREMESSA:
In questi giorni in cui veniamo mediaticamente bombardati dagli atteggiamenti perversi dei responsabili della Politica nostrana, piuttosto che dalla risoluzione dei problemi e dei guai, all'ottanta per cento provocati dagli stessi, non voglio disquisire, qui, su questi figuri, protagonisti di questo schifo, o analizzare  quello che dicono e/o quello che fanno.
In questo momento di grande impotenza da parte mia,  e credo di tutti, posso, solo:
  • Lanciare una invettiva alla Savonarola, tipo"POLITICI, pentitevi dei vostri peccati ed espiate le vostre colpe, chiedendo scusa agli Italiani fino alla terza generazione futura! Fate l'interesse del nostro bel Paese, oppure, andate via e restituite il maltolto!"
  • Fare un "résumè" sugli avvenimenti politici e riflettere su di essi, usando una specie di disamina storica ed eziologica, magari, imperfetta, perché dedotta solo dalle mie passate letture; una disanima, anche se necessariamente lunga, abbracciando oltre venti anni di vita politica, ma tendente, soprattutto, a chiarire, almeno in parte: QUANDO, COME e PERCHE' è successo che la nostra Politica si è deviata, allontanandosi dal rispetto della "Costituzione" e del "Popolo Sovrano", diventando una "Leonessa lasciva", così come l'avrebbe chiamata Savonarola.
  • Individuare, con ciò, CHI SONO STATI I PRINCIPALI RESPONSABILI di questa deviazione e i loro metodi,
  • Cercare di capire quali CONSEGUENZE, tutto questo, ha comportato per il Paese,
  • provare ad individuare,  almeno, quali PRINCIPI valorizzare, in modo prioritario, 
  • individuare, a conclusione, quale STRUMENTO democratico, anche minimo, utilizzare, per invertire la attuale tendenza della Politica.

2) ANTEFATTO:
L'Italia appare, ormai, smembrata sia a livello geografico ed economico con l'esaltazione sistematica delle peculiarità negative più che di quelle positive, sia a livello di modi di pensare su come vivere nel privato e nel pubblico.
Sembra di vivere durante il periodo dei Borgia, quello della fine del 1400, con una Italia , appunto, smembrata e corrotta da giochi di potere e di alleanze posticce e variabili tra "SIGNOROTTI", oggi come allora, all'interno di un gioco di cui, NOI POPOLO SOVRANO, siamo, incredibilmente, semplici pedine, inconsapevoli e ininfluenti, ancora oggi, nonostante una Costituzione democratica; pedine da spostare su una scacchiera, appendice, però, oggi, a sua volta, di un gioco di scacchi ancora più grande, cioè, quello Europeo, dal quale siamo esclusi perché deboli, e che porterà, forse, al predominio un gruppo di popoli forti (quelli del Nord, "STATI PADRONI") sull'altro gruppo di popoli deboli (quelli del Sud,"VITTIME"). Questo scontro avviene perché " L'IDEA EUROPEA" è vuota, in quanto l'aggregazione degli Stati Europei non è stata mai basata su un "PROGETTO POLITICO" ma, piuttosto, sulla "RECIPROCA CONVENIENZA". 
Comunque, in Italia, non so se Savonarola vorrebbe, oggi, rivolgere a noi e ai centri di Potere il sermone intitolato “la Leonessa lasciva”, oppure, vista la impossibile situazione, si ritirerebbe sconsolato, a fare l'eremita.
Ma credo che, invece, da parte mia, sia opportuno far conoscere e rilanciare il suo sermone che appare il più attinente alla attuale situazione, almeno per cogliere alcuni aspetti in comune:
  
L'invettiva, allora, era rivolta alla Chiesa corrotta e, spiritualmente, molto distante dalle sue origini! 
Se vivesse oggi, Savonarola la lancerebbe contro la attuale Politica, che come una "Ecclesia" corrotta, ha abbandonato, da un certo periodo in poi, le sue pure origini, in questo caso democratiche, da Madre buona verso il popolo, diventando “una leonessa lasciva”.
Savonarola oggi converrebbe che gran parte della Politica, nell'immediato dopoguerra, era, infatti, come una “Bella Madre” e alcuni suoi figli, quelli, cioè, nelle Istituzioni e nei Partiti, erano veri "statisti" (De Gasperi, Fanfani, Moro, Pertini, etc.), interessati più al bene pubblico che a quello privato e le dispute politiche erano incentrate non su quale capobanda fosse il migliore o il più spregiudicato e criminale ma su quale fosse la via per arrivare ad un minimo di felicità collettiva, pur con tutte le limitazioni derivanti dalla imperfezione della mente umana.
Questa Madre, la nostra Politica, oggi, infatti, non allatta più le sue creature, facendole crescere, come durante il “boom economico”, né domina più le Fiere della Economia, ma è diventata, appunto, come la “leonessa” del Savonarola che sta con i suoi figli in mezzo ai “leoni” (le banche, la finanza speculativa e i malavitosi) e, dedita, come è, alla lascivia, li sta facendo morire di fame o li sta facendo sbranare dai leoni stessi.

3) FATTO:
A) QUANDO E' INIZIATO TUTTO CIO'?
La trasformazione della Politica, da bella donna e madre buona, rappresentata da una Italia Turrita, a "Leonessa lasciva", è iniziata all'inizio degli anni '90, con prodromi negli anni '80.

B) CHI SONO I PROTAGONISTI E QUALI MODALITA', OGNUNO DI LORO, HA MESSO IN ATTO PER OPERARE TALE TRASFORMAZIONE?
B1) L'ha iniziata Craxi, con le sue appendici piduistiche, che ha basato la sua Politica, sul mito dell'uomo forte e sul mito del partito egemone a cui “la più bella Costituzione del mondo andava già stretta”. 
Per far affermare tali idee, Craxi, incoraggiò e guidò, personalmente, l'assalto alla diligenza della democrazia e ai valori che essa trasportava, non ultima l'onestà, in tutte le sue accezioni, che divenne sinonimo di fessaggine; tant'è che la definizione di "uomo onesto”, allora come oggi, era ed è sinonimo di "uomo stupido e inutile"
Il suo posto venne preso dalla:
 furbizia del delinquente. 
Ancora oggi è così, anche alla luce di quanto è successo di recente, a conclusione dell'inspiegabile e immonda sceneggiata,  dal titolo " fiducia sì, fiducia no, fiducia ni"!
Questo sostituire l'onestà con la furbizia del delinquente, è stato ed è, ancora oggi, una formidabile spallata ai sacri valori che hanno portato, decenni fa, al successo materiale e morale, il nostro Paese. Allora, a Craxi, la sostituzione non riuscì appieno, sia per la solerte allerta di un gruppo di magistrati, sia perché quelli che Savonarola avrebbe definito i “leoni” (la P2, la finanza e i poteri forti) poco si fidavano del craxismo egoista e famelico e sia perché, nel PCI, il gruppo dirigente era ancora decente e conservava un minimo di considerazione protettiva verso il proprio “primato morale”, anche se al suo interno vi era  un'ala che ammirava e, quindi, difendeva Craxi, cioè quella in cui c'era anche Napolitano. 

B2) La sostituzione della onestà con la furbizia del delinquente e il connubio perfetto con i leoni (le banche, la finanza speculativa e i Poteri forti), la Politica, li trovò, poi,  quando divenne capobanda di un partito padronale, Berlusconi, piduista iscritto, nonché sodale in affari con Craxi e con altre potenze finanziarie non meglio definite.
Da questo momento in poi, la “lascivia in politica” si diffuse nel Paese e trionfò grazie a tre armi potentissime usate da Berlusconi in modo spregiudicato: 
la demagogia, il populismo e il qualunquismo.
Potrebbero sembrare sinonimi, ma ognuno di loro, grave di per sé, aggiunge all'altro un'altra perversione.
  • La demagogia, è l’abilità dei politici ad assicurarsi dei vantaggi raggirando il popolo con discorsi ingannevoli.
  • Il populismo, è l'azione di tutti quei movimenti politici che, cavalcando l’onda del malcontento popolare verso la classe dominante, tentano di effettuare un ricambio politico a proprio favore, usando un linguaggio aggressivo, di facile presa sulla popolazione. I politici al potere usano tale termine in senso dispregiativo, ma, in realtà, essi stessi lo usano. La popolazione, quindi, indipendentemente da chi lo usa, viene così,  comunque e sempre, ingannata, specialmente quando, la stessa, è disinformata, ignorante e frammentata e, quindi, facile da manipolare.
  • Il qualunquismo, è la sfiducia nelle Istituzioni e nei Partiti politici, visti come distanti dal popolo, non rappresentativi e quindi d’intralcio alla libertà. Esso, poi, tende a identificare la suddetta situazione come fisiologica della democrazia, portando a pericolose derive anarchiche o, peggio, autoritarie. 
Controllate e vi accorgerete che tutti i discorsi e le azioni di Berlusconi e C. si sono sempre ispirati e si  ispirano ancora oggi a questi principi, compreso il tentativo di cambiare la Costituzione, non ultimo, perché si propone il sistema del Presidenzialismo, che, in queste condizioni, sarebbe solo un "salto nel buio". 
Ovviamente l'uso di questo metodo, oggi, è generalizzato, e a questo, sia l'intera Politica sia  il Popolo, si sono, purtroppo, assuefatti!
Per questo, dopo mesi e mesi di dibattito propagandistico, la sentenza di condanna per frode fiscale emessa contro Berlusconi, viene  giudicata da molti, ovviamente, su istigazione di questo "delinquente", sempre come un aborto giuridico, così come la legge Severino.
Per questo motivo, nessuno ha mai posto l'accento sul fatto che Berlusconi doveva essere condannato da tutti per la sua criminale spregiudicatezza politica e, da subito, al primo apparire sulla scena politica, doveva essere cacciato! 
Doveva essere condannato, da tempo, infatti, come
DELINQUENTE POLITICO
senza aspettare l'intervento della Magistratura che lo scoprisse e lo condannasse anche come 
DELINQUENTE COMUNE.

"Il delinquente politico, per definizione, è un individuo che commette, con la Politica, crimini anti-sociali e anti-democratici, contrari, cioè, ai canoni della società e della democrazia, così come essa è organizzata dalla Costituzione". 

E' un DELINQUENTE POLITICO, colui che fonda la sua azione sul principio machiavellico del "fine che giustifica i mezzi" e che, in base ad esso, si giustifica e si auto-assolve:
  1. perché sbandiera la nobiltà del movente e perchè fa finta di agire per una finalità altruistica e comunitaria; 
  2. perché si dichiara fermamente convinto della validità della causa, da perseguire a tutti i costi,  magari, anche a mezzo del crimine politico.
Ed è così che il delinquente politico  convince non solo gli "sprovveduti e gli ingenui" ma anche gli opportunisti"! 

Invece, in democrazia, vale l'esatto contrario e cioè vale il principio morale che il “fine non giustifica i mezzi”; quindi, una più o meno apprezzabile finalità ideologica non basta ad attribuire, ipso facto, una patente di liceità etico-sociale, né ai reati oggettivamente politici né ai reati comuni.

Indipendentemente dalle finalità, addirittura finte, che sbandiera sempre, (tipo: combattere il comunismo; dare stabilità al Paese; difendere il ceto medio; ergersi a paladino antitasse; liberalizzare il Paese; combattere la mala Magistratura che perseguita i politici, delinquenti comuni, come lui, etc.)  l'azione di Berlusconi è stata proprio quella di un vero delinquente politico, sin dall'inizio della sua discesa in Politica, 
  1. sia perché la sua  attività politica si è sempre svolta in uno stato di irrisolto e perenne “conflitto di interessi”;
  2. sia perchè con le Leggi ad personam, ad aziendam, ad partitum e ad castam egli ha dato un colpo di grazia ad uno dei principi fondamentali su cui si fonda la Democrazia, quello dei "PESI E CONTRAPPESI"; 
  3. sia per l'uso antisociale e antidemocratico di una propaganda falsa, martellante e fuorviante, effettuata, per di più, con mezzi mediatici di sua proprietà, acquisiti, come dicono, con la corruzione. 
Infatti:
  • Il "conflitto di interessi", di per sè, è una minaccia costante alla Democrazia! Quindi, chi lo aggira, anche se per legge ordinaria, commette, comunque, un crimine politico.
  • Le "leggi mirate", includibili nell'elenco dei reati relativi al "conflitto di interessi",  hanno innescato, sempre, un pericoloso e perenne conflitto tra le Istituzioni, minando il "Principo della indipendenza tra Poteri dello Stato". Egli, infatti, per propri fini personali, legati alle conseguenze derivanti dai suoi "reati comuni", ha sempre condizionato il Governo ed il Parlamento, svuotandoli delle loro prerogative e, spesso, ha attaccato la Magistratura che lo giudicava, invece, secondo Costituzione e secondo le Leggi della Repubblica che questo delinquente non era riuscito a modificare.
  • Inoltre, questa sua azione di plagio politico, alla lunga, ha corrotto il Paese, convincendo il Popolo e, soprattutto, la Politica stessa, a non credere più, non solo, ai propri sacri valori atavici ma, addirittura, li ha portati a "non credere più a nulla e quindi a credere a tutto". 
Così, egli, ha irretito e quindi ha costretto un intero Paese a non confidare più sulle proprie capacità e valori democratici, codificati in Costituzione, ma lo ha convinto ad abbandonarsi a LUI, in modo lascivo; ad arrendersi, cioè, al cosiddetto "Uomo della Provvidenza, che si dichiarava anche invincibile" che avrebbe "pensato e fatto tutto LUI", magari, come ha fatto, adottando Leggi favorevoli al delinquere comune (condoni ecologici e finanziari, reati ecologici e finanziari, etc.) . 
(Vi ricordate il "Cavaliere mascarato, invincibile" di Striscia la notizia? Non era, forse, un messaggio diretto e nel contempo subliminale?)
Questo non è altro, appunto, che il MITO DEL GANGSTER, che fa "il Premier a tempo perso", avendo altri interessi, a cui, purtroppo, tantissimi, ancora oggi, guardano, alcuni con opportunismo, altri, come me, con timore.
Quest'uomo, cosidetto della Provvidenza, questo gangster e la piovra finanziaria a lui sodale,  avevano, ovviamente, altri interessi che non quello di governare bene. Infatti, nel mentre blandivano e corrompevano il popolo e la Politica, trascinandoli nel vizio, svuotavano, dalle ricchezze morali e materiali, questo Paese. 
L'effetto perverso e criminale di tutto ciò, è stato, quindi, l'affermarsi, nella intera Politica, del  cosidetto "LEADERISMO ALL'ITALIANA", inventato da Berlusconi, che, così come concepito e attuato, sopratutto, tramite il "Porcellum, quasi un tentativo di instaurare una dittatura dentro e fuori i Partiti, è contrario alla attuale Costituzione, che prevede, invece, dirigenze di partito e governi statali che rappresentino, quanto più possibile, le diverse anime del "popolo sovrano"
Tale concetto di Leaderismo, è criminale, politicamente, perché basato solo su "chi conquista le chiavi di accesso al Potere" con ogni mezzo o propaganda, leciti o meno, e, poi,  le detiene a lungo. 
Tale Leaderismo è diverso, appunto, da quello "democratico" basato, invece, sulle dimostrate Capacità e/o Visioni Politiche del Leader stesso, che, perciò, vengono riconosciute come tali dal consenso popolare. 
Purtroppo, questo tipo di leaderismo, ormai.  è prepotentemente in voga nei Partiti.
Letta ne è un esempio emblematico, come colui che è arrivato al Potere senza avere ottenuto il consenso popolare né come singolo deputato e meno che mai come Premier, a causa del Porcellum che ha creato un Parlamento di "nominati".

Vi sono, però, anche altri protagonisti di questa trasformazione della Politica, da Madre buona in "Leonessa lasciva"!

B3) Infatti, oltre a Craxi e Berlusconi, anche i cosiddetti "Leoni” (BANCHE E LOBBY DI POTERE AFFARISTICHE) hanno contribuito alla suddetta trasformazione. Ai Leoni, del resto, interessa solo cacciare le prede e divorarle, ma, per fare ciò, hanno bisogno che la Politica sia corrotta e, come tale,  gli procuri le prede!
Fino ad oggi le prede più importanti per il nostro liberismo selvaggio, nostrano, procurate dalla Politica, sono state:
  • la facilità di evadere le tasse e di farla sempre franca con condoni;
  • la possibilità di usare il bilancio dello Stato e attingere ad esso, in modo truffaldino e impunemente;
  • la impunità da ogni tipo di corruzione e scempio ambientale;
  • la gigantesca e fallimentare operazione di svendita del patrimonio pubblico, le cosiddette privatizzazioni, che risale, per l’appunto, all’inizio degli anni Novanta, in perfetta coincidenza, cronologica e non solo, con l’inizio della irresistibile ascesa di Berlusconi. Queste privatizzazioni sono iniziate con Ciampi, e proseguite con Amato, Prodi, D'Alema, Berlusconi fino ad arrivare a Monti. Ora anche Letta si appresta a fare la propria parte ed è per questo, e per le altre riforme che, sicuramente, favoriranno "i leoni", che è stato salvato. (Privatizzazioni in svendita, programmate per il rientro del deficit; modifica della Costituzione con gli "onesti" saggi di Napolitano, Berlusconi e Bersani; modifica della Legge elettorale  etc.). Non solo, Letta, è stato salvato, ma è stato reso anche trionfante! Infatti, addirittura, gli è stato concesso di annichilire perfino una "vecchia icona" della lascivia in Politica degli ultimi venti anni, Berlusconi, ormai, agli occhi dei leoni, inaffidabile agli scopi, quindi, inutile e pericoloso. 

Allora, mi direte: "i guai di questo Paese sono colpa, solo, della Politica al potere, delle varie oligarchie partitiche e delle lobby?"

B4) Sicuramente no, la colpa di aver permesso alla Politica di diventare "una Leonessa lasciva" è anche nostra!
Anche noi, infatti, ne siamo protagonisti e abbiamo le nostre colpe!
Noi, infatti, abbiamo gestito e stiamo ancora gestendo un patrimonio ideale e materiale di VALORI MORALI, SOCIALI, ECONOMICI E DEMOCRATICI, con dabbenaggine e superficialità sconcertanti. Molto spesso, infatti, abbiamo trattato tali valori con disprezzo, quasi fossero “vuoti a perdere”, invece di riempirli con azioni adeguate al buon vivere civile e all'interesse della collettività. Qualche volta abbiamo perfino buttato le bottiglie ancora piene, come se  i relativi valori che esse contenevano ci avessero messo a disagio! 
Inoltre, a seconda delle situazioni e dei casi, moltissimi italiani si sono comportati  come una popolazione, alcune volte lamentosa, altre volte complice, spesso, poi, incosciente, molto ignorante, accattona e, finora, molto vile.
Tutto questo, ha sempre avuto il classico "effetto riflesso",  come in uno specchio, al momento della scelta della classe dirigente, che, ovviamente, ogni volta è stata scelta, in gran parte, in occasione del voto, appunto, con quegli stessi attributi
E' per questo che, solo in Italia, la classe dirigente appare quasi  eterna e senza ricambio. 

B5) Infine, comunque, oltre che nostra, la colpa è anche della cosiddetta più che VENTENNALE OPPOSIZIONE, colpa, per la quale il nostro Dante l'avrebbe messa, in gran parte, nell'Antinferno.
I suoi componenti si sono dimostrati, infatti, per non dire di peggio, quanto meno “ignavi”, perché durante la loro vita politica non hanno mai agito, né nel bene né nel male, né hanno mai osato avere una idea propria, ma si sono limitati solo a coltivare il proprio orticello e ad adeguarsi sempre.
Questa OPPOSIZIONE avrebbe dovuto annientare Berlusconi, da tempo, politicamente, come delinquente politico, senza aspettare che la Magistratura lo dichiarasse anche delinquente comune, e lo avrebbe potuto fare con la forza delle idee e delle azioni a favore del popolo e della democrazia, visto che si è sempre dichiarata, magari a torto e a chiacchiere, appunto "paladina del proletariato e della libertà". 
Ma nulla di tutto ciò è avvenuto e, come spesso ho dichiarato in altri miei Post, coloro che comandavano e coloro che si opponevano, INVECE, si sono sempre comportati come i "Ladri di Pisa" che, di giorno, facevano finta di litigare e, di notte, andavano a rubare insieme.
Forse i "Ladri di Pisa" continueranno ad imbrogliarci ancora e, chi lo sa, se,  al Senato, voteranno  la salvezza di questo delinquente politico e comune, magari opponendosi alla sua decadenza e/o varando, subito dopo, una provvidenziale Amnistia, che gli pulirebbe la "fedina penale" e diventerebbe un "condono tombale" di tutti i suoi vecchi reati e di tutti quelli in corso di processo (Ruby, De Gregorio con il probabile arresto, Mediatrade etc.). 
Amnistia, del resto, suggerita, nella sua visita a Poggioreale, da Napolitano, e, di recente, rilanciata dallo stesso, sotto forma di diktat, nel suo messaggio al Senato; messaggio alquanto drammatico, nel quale, però, l'Indulto e l'Amnistia vengono suggerite per "mettere una pezza" temporanea alle "osservazioni UE", imperniate sulla "necessità e obbligatorietà" di rispettare "i diritti umani", più che per risolvere il problema definitivamente; questo, forse perché Napolitano è conscio della incapacità di questa Politica. Ma questo, mette ancora più in evidenza sia il passato"menefreghismo" totale della Politica, sullo stesso argomento, perpetuato per anni e anni,  sia, ora, il suo "strano attivismo"! 
Come controprova, di questo "strano attivismo", che definirei di supporto alla ennesima "legge ad personam", basata, oggi, però, sul "volemose bene"  e non più su "qui, comando io", basta leggere, sull'argomento, sia la dichiarazione del Premier Letta e dei Partiti coalizzati, sia  i titoli dei "giornali vicini al delinquente", oggi, tutti inneggianti ad un provvedimento, che, nel 2006, fu violentemente contestato dagli stessi, in quanto, urlavano che avrebbe rimesso in libertà "delinquenti comuni", mettendo a rischio la "sicurezza del Paese". 
Oggi, che hanno un loro delinquente comune da mandare "libero e franco", questo provvedimento, per questi giornali, va bene? 
Personalmente, ritengo che in uno "Stato di Diritto" vi deve essere sempre la "certezza della pena", nel pieno rispetto, però, dei "diritti umani" e l'attuale problema del sovraffollamento delle carceri può essere risolto con diversi provvedimenti collegati e concomitanti tra loro e non con provvedimenti di clemenza che non hanno mai risolto organicamente il problema, ma lo hanno fatto solo in modo temporane e dilatorio..
Inoltre, spulciando il quadro dei processi conclusi di recente ed in corso, l'Amnistia non salverebbe solo Berlusconi, ormai, forse, inaffidabile per i Leonima anche un nutritissimo elenco di: 
banchieri, colletti bianchi, imprenditori, manager d'azienda, amministratori delegati, costruttori, giornalisti, funzionari dello Stato, politici nazionali  e locali,
 che hanno grassato e depredato l’Italia. 
Qualche  esempio? Ex dirigenti M.P.S., Lusi, Fiorito, Belsito, etc. etc. etc. etc.

Credo che questo sia il vero fine ultimo della attuale proposta di Amnistia e Indulto, tanto gradito al PDL, al PD e alle formazioni di centro!
La loro messa in "impunità" sarebbe una vera e propria "istigazione a delinquere", insita, comunque, sempre, in ogni condono e/o provvedimento di clemenza.
Se  avvenisse ciò, questo sarebbe la chiara dimostrazione della grande "Corruzione" imperante nella Politica italiana, figlia della sua "LASCIVIA".  

4)  CONSEGUENZE:
Quello che hanno messo in atto, sia la Politica nella sua interezza, sia i cosidetti Leoni, con la nostra complicità, dabbenaggine e superficialità morale, ha avuto, come conseguenza, oltre all'allentamento dei costumi, alla corruzione degli ideali e al dilagare della corruzione in senso materiale, anche altri effetti funesti per l'economia, per l'uguaglianza tra cittadini e per l'efficienza e competitività del nostro Paese.
Oggi, infatti il Paese:
  •  è in piena deindustrializzazione;  
e, contemporaneamente, il Paese ha anche: 
  • una Stato bloccato dalla oppressiva burocrazia e dalle lobby; 
  • uno Stato sprecone e magnanimo solo verso i Partiti; 
  • uno Stato che non offre alcuna opportunità, specialmente ai giovani e alle future generazioni, che, però, offre delle splendide opportunità a questo "cancro e le sue metastasi" di controllare tutto e sfruttare ogni occasione a proprio vantaggio.
  • uno Stato che, della sperequazione a favore dei ricchi, ne ha fatto una azione sistematica, tant'è che non solo il 10% della popolazione ha in mano l'80% della ricchezza nazionale ma nel Paese reale questa forbice si sta allargando sempre più e il Paese sta diventando sempre più  povero perché afflitto da una grave sperequazione economica e sociale. 
5) PRINCIPI PRIORITARI:
Quali Principi usare prioritariamente per invertire la tendenza attuale? E' estremamente difficile individuare principi prioritari, pertanto, preferisco usare, a tal proposito, i principi insiti in alcune affermazioni di Papa Francescoestratti  dalla sua intervista rilasciata a Scalfari.

 
5.1) Egli, per primo, infatti, ha denunciato che:

......La Corte è la lebbra........". 

Nel PDL, o F.I. come vuol dirsi, la Corte attorno ad un Monarca, Silvio Berlusconi, è evidente. Ma anche in ogni altro Partito, nessuno escluso, è ben radicata una "CORTE"!

Quindi, per primo, bisogna smantellare ogni tipo di Corte nelle Istituzioni, speciamente nei Partiti, se vogliamo che essi assolvano ai compiti indicati in Costituzione!

5.2) Poi, Papa Francesco continua:
"I più gravi dei mali che affliggono il mondo in questi anni sono la disoccupazione dei giovani e la solitudine in cui vengono lasciati i vecchi. I vecchi hanno bisogno di cure e di compagnia; i giovani di lavoro e di speranza, ma non hanno né l’uno né l’altra, e il guaio è che non li cercano più. Sono schiacciati sul presente.”......

Bisogna ripensare, quindi, ad un nuovo Welfare,  ad un nuovo patto sociale tra i vari ceti e generazioni e ad un nuovo approccio in economia, nonchè ad una diversa organizzazione del mondo del lavoro. In una parola, ripensare ad una nuova moralità nella Società per dare di nuovo Speranza! Ma questo necessita, da parte nostra, una grande selezione della classe Dirigente, che sia capace e con visioni politiche!
   
5.3) Sulla politica il Papa Francesco si sofferma più volte, e da' una linea di comportamento, confermando che la sua visione della politica non è procedurale e l'espressione di rispetto per la distinzione degli ambiti non è rituale.
Egli, infatti, esplicita tutto il suo modo di concepire la Politica con quanto segue:
 "Penso che il cosiddetto liberismo selvaggio non faccia che rendere i forti più forti, i deboli più deboli e gli esclusi più esclusi. Ci vuole grande libertà, nessuna discriminazione, non demagogia e molto amore. Ci vogliono regole di comportamento ed anche, se fosse necessario, interventi diretti dello Stato, per correggere le disuguaglianze più intollerabili”.

Bisogna che la Politica, quindi, sia rifondata, riacquisti il suo Primato Morale e questo comporta, per il popolo, la riacquisizione di antichi valori etici, sociali, oggi desueti, così da essere in grado di operare, nel tempo, il più breve possibile, la selezione di una nuova classe dirigente che abbia la "capacità di visione colettiva" nella risoluzione dei problemi che, di volta in volta, affliggono la Società!

6) CONCLUSIONI:
Comunque, dopo secoli, a ben vedere le trasformazioni oggi  in atto nella Chiesa per merito di Papa Francesco, i concetti di Savonarola, pare, stiano dettando le regole per combattere il MALE vero, quello, cioè, rappresentato dal "CURIALESIMO", fino ad oggi trionfante  all'interno della Chiesa stessa.
Credo e spero, che questo si possa riverberare potentemente anche sulla nostra "POLITICA" così da liberarla dai Leoni e depurarla dalle posizioni anche esse definibili "CURIALI", coè, di Potere, di varia estrazione ideologica, che l'hanno afflitta lascivamente, fino ad oggi, da Craxi in poi.
Che altro dire?  

MENO MALE CHE I NOSTRI PADRI COSTITUENTI CI HANNO DATO QUESTA COSTITUZIONE CHE STA RESISTENDO AGLI ATTACCHI AUTORITARISTICI! 


Da parte nostra, invece:

DOBBIAMO, A QUESTO PUNTO, CERCARE DI RIMEDIARE, ALMENO IN PARTE, A QUESTO SFACELO E  DOBBIAMO CERCARE DI RIPORTARE IL PAESE IN UN AMBITO VERAMENTE DEMOCRATICO!

Infatti, siamo messi male e siamo anche impotenti, per cui, quando potremo (Porcellum o altro di simile permettendo), dobbiamo usare il voto come una arma selettiva, con il quale, appunto:

DOBBIAMO, ASSOLUTAMENTE, SENZA PAURA, CACCIARE QUELLA PARTE DI CLASSE DIRIGENTE ATTUALE,  INCAPACE, CORROTTA, CERCANDO DI CONOSCERE ANCHE I COLLUSI CON "I LEONI". 
NON FARLO, SIGNIFICHEREBBE ESSERE ACCUSATI DALLE NOSTRE FUTURE GENERAZIONI, DI ESSERE
ANCHE NOI
O DEI DELINQUENTI POLITICI 
O DEGLI IGNAVI.

Un abbraccio!