lunedì 31 dicembre 2012

DALLA PADELLA ALLA BRACE, DALLA BRACE ALLA PADELLA

Care amiche e cari amici,

nel mentre aspettiamo, per festeggiare il nuovo anno con i tradizionali "botti", non voglio esimermi, con le mie conversazioni davanti ad un caffè e ad una rosa,  dal lanciare, anch'io, un grosso petardo contro quella che si preannuncia come una scontata e chiassosa campagna elettorale, focalizzata, principalmente,  su due Personaggi, osannati, chi più chi meno, dai media di “Regime”.
In questi giorni in cui: Berlusconi rientra in campo e Monti si dimette preludendo, a certe condizioni, ad una sua discesa in campo nella Politica, stiamo assistendo, di nuovo, al solito “teatrino rissoso” (di derivazione berlusconica) tipico di una azione politica imperniata sul creare “il nemico”, condito, perciò, di accuse e controaccuse, di affermazioni e smentite, di proporre il tutto e il contrario di tutto, per accreditarsi presso di noi. Mentre litigano, però, per noi del ceto medio- basso, sullo sfondo, rimane sempre lo spettro e la paura della crisi e dei sacrifici che dobbiamo ancora fare e, perciò, rimane il fatto che, comunque, noi non siamo altro, per loro, che “carne da cuocere”; al più, possiamo scegliere se essere cotti “in umido” oppure “arrosto”; possiamo, sempre secondo loro, solo scegliere il “Cuoco” e il menù che ci presentano, ma noi, comunque, facciamo sempre parte degli ingredienti del loro menù. A fine 2011 siamo passati dalla "PADELLA ALLA BRACE", e oggi, con il ritorno di Berlusconi, sembra ci si stia proponendo o un nuovo passaggio dalla "BRACE ALLA PADELLA" o "il permanere nella brace" dei ”sacrifici” e della “povertà” sempre più diffusa nella massa.
A sentirli, non possiamo fare altro che condividere le loro accuse reciproche sia quando Monti parla del "Populismo" di Berlusconi che ci ha portato sull'orlo del baratro, principalmente per un problema di sfiducia da parte dell'Europa e dei mercati impauriti, sia Berlusconi quando dice che Monti, nel suo anno di Governo, ha mandato tutti gli indicatori economici nel “profondo rosso”, quasi un thriller per alimentare ulteriormente la nostra paura. 
Del resto, l'operato di Monti lo ha fatto resuscitare come uno “Zombie”!
Questo "zombie", con la solita faccia tosta che lo ha sempre contraddistinto nel "propalare falsa propaganda", ora, crede di darci a bere che le cosiddette cattive leggi di Monti siano colpa esclusiva di quest'ultimo! Ma perché il PDL, allora, le ha sostenute, votate e addirittura emendate?
Questo "zombie" che parla di "complotto" ai suoi danni! Se aveva i cosiddetti "attributi" perché non ha resistito e non lo ha smantellato? La verità è che, come "Premier  a tempo perso", come egli stesso si definiva, già non aveva capito nulla "del governare" in tempi normali, figuriamoci se era capace di governare in tempi di crisi!
Questo "zombie" che accusa Monti di aver fatto lievitare il Debito Pubblico di venti miliardi di euro, crede che noi non sappiamo che con lui il Debito Pubblico è aumentato di altrettanto!
Questo "zombie" che parla di diminuzione di PIL, sotto Monti, crede che noi non sappiamo che questo indice è in caduta da oltre un ventennio! Cosa ha fatto per fargli invertire la tendenza?
Questo "zombie" che parla di voler istituire una "commissione d'inchiesta"per accertare eventuali responsabilità di Napolitano, per quanto mi riguarda,  è l'unica cosa per la quale gli Italiani sarebbero d'accordo. La differenza però è che gli italiani  vorrebbero sapere, in modo dettagliato, quali vantaggi gli hanno procurato, visto il palese conflitto di interessi,  tutte le leggi ad personam, ad aziendam e ad partitum. Gli italiani vorrebbero conoscere anche tutte le ruberie fatte dalla casta di Governo, scelta "personalmente" da lui. Infine, gli italiani, in caso di palese e accertata colpa desidererebbero la condanna e la espiazione della stessa, per lui ed i suoi accoliti; gli Italiani, sempre in caso di colpa accertata, vorrebbero anche essere risarciti! Tutto questo, ovviamente, per non essere tacciata di parte, deve valere anche per l'opposizione, per certi versi, da sempre, collusa con la sua Maggioranza. 
BEN VENGA, quindi, LA COMMISSIONE D'INCHIESTA! 
( IMPARZIALE, però! )

Ma se Berlusconi accusa Monti e quest'ultimo accusa Berlusconi, di nefandezze ai danni del popolo italiano, perchè il popolo italiano dovrebbe votarli?

Procediamo con ordine e cerchiamo di spiegare alcuna delle cose che ci hanno colpito negativamente, tra quelle fatte  da questi due "Signori"!

L'ultimo Governo Berlusconi, il cosiddetto Governo del rigore di Tremonti e dei suoi tagli lineari, nei primi tempi, aveva retto la sfida della crisi, non per merito loro, ma grazie alla solidità dei risparmi degli italiani, grazie ad un sistema bancario, per fortuna un po' provinciale, che non aveva seguito gli impulsi della “Finanza speculativa” e grazie ad un complesso manifatturiero, fatto di P.M.I., che l'Europa e il mondo ci invidiavano. Questi erano i capisaldi contro i quali si infrangevano le orde speculative della finanza internazionale. 
Eravamoperciò il forziere dell'Europa
Avevamo in negativo, è vero, le famose “Piaghe bibliche” di uno Stato inefficiente, sprecone e oppressivo, (descritte nel Post predente) con le quali, però, dato l'innato spirito di adattamento italico, riuscivamo a convivere, anche se con grande difficoltà. Il vero problema nostro, il più grave, dagli anni 80, è sempre stato il nostro Governo, sempre incapace a risolvere, sempre troppo instabile e con una classe dirigente sempre più scadente, fino ad arrivare all'attuale trionfo dei “Furbi”, “furbetti” e "ladri" che, purtroppo, noi, abbiamo scelto per rappresentarci. 
Da una azione da “Furbo”: “il mistero della lettera di Trichet e della BCE”, a sentire quello che dice Tremonti, infatti, sono derivati tutti i nostri affanni attuali (pareggio di bilancio e fiscal compact etc.).
Quella famosa lettera che invitava ad ottemperare a riforme importanti, sempre secondo Tremonti, fu sollecitata dallo stesso Berlusconi per convincere la sua maggioranza troppo ostile ad esse, per cui era impossibile, per lui, farle approvare. Non ho motivo di dubitare della veridicità di quanto affermato da un testimone oculare, per cui mi pongo comunque il problema: è costui, (Berlusconi), il LEADER che il popolo italiano aveva scelto per risollevarsi e sognare un futuro migliore? Un Leader si impone non perché è o fa il “FURBO” ma perché è capace di vincere e di convincere e, soprattutto, non è né un “imbecille” che si fa manovrare da un complotto, né ha la "furbizia dei cretini", quella che viene subito scoperta. Nella famosa lettera di risposta, infatti, Berlusconi aveva scritto tutto il suo “Libro dei Sogni” che, però, sapeva di non poter mai rispettare, ma era stato sufficiente per la erogazione dei primi aiuti della BCE. Successivamente, sempre da “FURBO”, convinto di poterla fare franca e di non inficiare la sua “credibilità”, con una tecnica applicata più volte con gli italiani "creduloni e dalla memoria corta", aveva rinviato tutto al 2013, a dopo le elezioni. Ma sia L'Europa sia i Mercati, abituati ad agire sempre secondo rapporti “fiduciari seri” con i propri interlocutori, hanno agito di conseguenza, togliendo “credito” al Governo, e, purtroppo, anche agli italiani, all'apparenza e, forse anche nella sostanza, suoi “complici”. Ricordate lo Spread, e la scarsa liquidità che hanno portato all'avvento di Monti, facendoci passare dalla “padella alla brace”? 
Questa è stata la naturale “fine carriera” di un “populista” che, per quasi 20 anni, ha incarnato e alimentato i peggiori istinti di una minoranza denominata universalmente “genia italica”, istinti quali: furbizia, illegalità, egoismo e disonestà, i peggiori, e ha disprezzato, invece, l'onestà, la moralità, la laboriosità, l'affidabilità, la dignità, la parsimonia, la creatività e, purtroppo, ha sfruttato la ingenuità e la creduloneria della gran parte del popolo italiano, quando viene convinto da falsa propaganda delle sue TV e dei suoi giornali di proprietà. Ed è grazie alla dimostrata incapacità di Berlusconi (altro che complotto e commissione d'inchiesta, come va dicendo!), complice il  suo successore, Monti, (quest'ultimo, per esempio, poteva e non ha voluto ricontrattare i termini della "Lettera della BCE)", che il "Forziere" d'Europa, cioè l'Italia, è stato e viene preso d'assalto, e depredato dalla Finanza e dai Paesi del Nord Europa, per ripianare i loro crediti verso i PIGS. 
Quasi “da contrappasso” all'aver peccato, nell'aver elevato a rango di Capo di Governo, un “parvenu della politica”, un "Illusionista", il popolo italiano ha dovuto subire, sempre a seguito della incapacità di Berlusconi e, senza averlo scelto, un “susseguoso e paludato professore” che non ha fatto altro che proseguire nelle indicazioni che lo stesso Berlusconi aveva scritto nella famosa lettera alla BCE, mettendoci ovviamente molte cose di suo, forse le peggiori, e del suo modo di concepire i ruoli in una Società di suo preciso riferimento. Per capire il personaggio Monti, è necessario vedere in che ambito ha sempre svolto la sua attività: nelle banche, nell'università, nell'Europa, in ambienti conservatori, soprattutto, cattolici.
Per il fatto di essere stato nelle Istituzioni europee, nelle banche e in gruppi finanziari americani, egli ne ha forse acquisito la algida visione tipicamente anglo- teutonica, per la quale, se non si è “uomini di successo” non si è predestinati al “Paradiso” né in terra né nell'aldilà. Questo mondo finanziario, quindi, sicuramente, gli ha condizionato anche la “logica”, facendogli apparire il mondo reale italiano, solo perché, ingenuamente, aveva creduto e si era affidato a Berlusconi, come un ambiente popolato da ”Mostri” quali:
  1. Il “fallito”, perché è una “persona socialmente pericolosa”; 
  2. lo “scialacquatore”, perché è un “nemico” della Società Capitalistica; 
  3. “l'ingenuo”, perché è un “essere inaffidabile”, al più, da sfruttare; 
  4. il “gaudente” , perché è “un peccatore irrecuperabile”; 
  5. “l'imbroglione”, perché racchiude tutti i difetti sopra citati; 
  6. “il fuorilegge”, perché è un essere da inseguire ed arrestare (Wanted); 
  7. “il piagnone”, perché è la mela marcia in un cesto di mele sane;
  8. “lo schizzinoso”, perché è “un essere da “educare”;
  9. “lo sfaticato”, perché è un essere da porre ai gradini più bassi della società;
  10. “il piccolo evasore”, perché è un essere “asociale”, al contrario del “grande evasore”, invece, che è “un benefattore dell'umanità” perché preserva il Capitale per fare altri “jobs”;
  11. “il piccolo corruttore”, perché è uno sleale concorrente al contrario del “ grande corruttore” che è, invece, un “promotore di affari”; 
  12. etc.
Non so cosa ne pensiate voi, ma questa, per me, è la logica di Monti, che più che un uomo normale è una specie di Mary Poppins con i pantaloni, “praticamente perfetto”, nel suo mondo fatto di obbligazioni, derivati, spread, interessi, ma fuori dal nostro mondo, come detto, verso il quale ha solo pregiudizi perché crede sia popolato, per gran parte, da quelli che  egli definisce “mostri”. Il popolo italiano è tutt'altra cosa e lo ha dimostrato accettando proprio i sacrifici imposti dalla sua  insensata politica "lacrime e sangue" derivata dagli indirizzi dei paesi del nord europa.
A causa di questi pregiudizi, il suo biglietto da visita, sin dal suo primo discorso è stato:
“Le mie azioni saranno salvifiche per la vostra vita disastrata”, però,
 I VOSTRI DEBITI NON VI VERRANNO RIMESSI, 
ma li dovrete pagare!” 

Da qui i vari "Decreti Salva.... qualche cosa" ( Italia etc.); di qui la “punizione” massima con l'applicazione del metodo “ dell'Austerità” rivolto al SOLO CETO MEDIO- BASSO, salvaguardando i ricchi, aiutando le banche, esentando la Chiesa. Data la mentalità cattolica e professorale, questo è quello che gli è riuscito meglio, a differenza della EQUITÀ, dello SVILUPPO e delle “Riforme dello Stato” che sarebbero dovute servire per eliminare le tante “Piaghe bibliche” di uno Stato che spersonalizza le persone e pone solo ostacoli alla loro creatività. Le Riforme, sono state avviate, è vero, ma hanno sanato solo alcuni aspetti, rovinando irrimediabilmente altri (Riforme sul lavoro, sulle pensioni, sulle liberalizzazioni, fatte male e non complete etc.), probabilmente, anche per colpa della scelta sbagliata dei suoi collaboratori e per i continui ricatti della sua Maggioranza Politica ( A.B.C.) e delle Lobby . 
Dove, però, Monti, ha dato il “peggio di sé”, coadiuvato dal Ministro Passera, sono state tutte le azioni a favore dello “Sviluppo” (il PIL a -2,4) e sul “Contenimento della Spesa Pubblica” e, del resto era quasi prevedibile (due per tutte: l'ASTA DELLE FREQUENZE E LA DIGITALIZZAZIONE AVANZATA, non fatte per ingraziarsi Berlusconi).
 Al di là dei ricatti e condizionamenti che Monti possa aver subito, comunque, "far sviluppare una Società"
  1. non è “una scienza esatta”, campo in cui i “Professori” forse dovrebbero eccellere, cosa che mettiamo in dubbio, avendoli visti all'opera
  2. non è solo “un far quadrare i bilanci”, 
  3. non è “solo tenere i conti in ordine” 
ma necessita di “Visioni” quali solo un “Grande Politico” può avere, quali solo un "Grande Statista" può capire ed attuare; ci vuole la saggezza di un Solone, la lungimiranza di un Pericle e la “Visione“ sia dei "Padri Costituenti Italiani" sia di quelli "Europei”.
Francamente Monti ha dimostrato di essere solo un “Professore di ragioneria applicata” e nulla più e, cosa ancora più grave, da Tecnico in uno specifico settore, quale è l'economia,  ha sempre ritenuto, però, di saper fare e di saper capire talmente tutto che, spesso invece, la sua presunzione gli ha fatto compiere, insieme ai suoi altrettanto "onniscienti" ministri, azioni da vero "incompetente" (esodati, liberalizzazioni, riforma lavoro e pensioni etc.). Il suo merito, almeno per la mia visione della politica, semmai, è quello di aver costretto, forse, i nostri Partiti degenerati in oligarchie chiuse (dagli anni 80 in poi), finalmente, a parlare di “Programmi”, di “persone oneste ed affidabili” e di moralità nella “Cosa Pubblica”; tutto questo Monti lo sta facendo, però, solo perché esse sono le basi del mondo Capitalistico perfetto  e sono funzionali, soprattutto, alle banche. 
Definire, quindi, Monti uno Statista, francamente mi sembra eccessivo, al più potrebbe essere un Ministro di una "Politica" che abbia riacquistato il suo “Primato nella Società”.

Ora, gli Italiani vengono invitati a riflettere, su base solo emotiva e non razionale, sul quesito:

BERLUSCONI PREMIER?
o
MONTI PREMIER? 

Loro si ritengono i "MIGLIORI" secondo la concezione politica antidemocratica di Platone, ma, la storia insegna che:

con quelli che si definiscono "Migliori" si corre dritti o verso la "Dittatura" (Berlusconi) , o  verso un "Sistema Aristocratico 
(Monti, Fini, Casini, Montezemolo, Passera, Fornero, Riccardi, i salotti buoni della finanza e dei cattolici e delle organizzazioni  esclusive  (Massoneria e simili),  comprese le cattoliche (CL, Opus Dei, ACLI, MCL , Azione Cattolica ed altre) etc..

Entrambi, è evidente, non sono, sicuramente, sostenitori leali di una vera Democrazia!

Dietro ad entrambi ci sono o ci sono stati gli apparati di Potere della Chiesa Cattolica, della Finanza speculativa  e dei salotti buoni dell'Industria Italiana ed internazionale.

Contro questi "DUE SIGNORI" dobbiamo gridare, perciò, con forza:

NO GRAZIE, ABBIAMO GIÀ DATO!
NON VOGLIAMO METTERCI PIÙ IN CASA ”SALVATORI DELLA PATRIA”!
VI ABBIAMO GIÀ PROVATO E NON NE SIAMO RIMASTI "CONTENTI"! 

Ci sono altre forze politiche, vecchie e nuove, che, per fortuna, devono essere ancora messe alla prova! 
Facciamo sì che, finalmente, in questo Paese vi sia una alternanza di Governo per eliminare qualsiasi tentativo di incrostazione del "Potere" e, soprattutto, che, finalmente vi sia una opposizione vera, e non più la recente ammucchiata palese e, nemmeno, quella nascosta del passato.  


Ma attenzione a scegliere!

Termino, perciò, a tal proposito, con un brano del Vangelo di Matteo:
"Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci". 
(n.d.r. Berlusconi e Monti)
"Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco."
(n.d.r. tagliamolo, l'albero, e gettiamolo nel fuoco, col VOTO)


"Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere."

Il frutto, infatti, che abbiamo già colto e mangiato dell'albero del Governo Berlusconi è come la mela della Strega di Biancaneve, all'apparenza bella, succosa, dolce ma nasconde il veleno  che scatena il “sonno delle coscienze”, così da permettere allo “Stregone” e a tutti i suoi sostenitori di farsi solo gli affari loro. 
Il Paese non è più merce da derubare!

Il frutto, invece, che abbiamo colto dell'albero del Governo Monti non ce lo ha fatto nemmeno mangiare; egli lo ha esportato, unitamente ai nostri risparmi fatti con sacrifici, in Europa e nelle banche che perciò hanno avuto  di nuovo i conti in attivo, mentre i conti delle famiglie italiane si tingevano di rosso. 

Il Paese non può essere schiavizzato dalla Finanza!


FELICE ANNO NUOVO!
 (USIAMO BENE LE MATITE!)

Un abbraccio

sabato 29 dicembre 2012

LO STATO CI FA FELICI?

Care amiche e cari amici,

oggi, con questa conversazione davanti ad un caffè e ad una rosa, proseguiremo con la seconda parte del trittico imperniato sulla nostra Felicità, in questo caso, rapportandola allo 
Stato.

Iniziamo chiedendoci: 
Perché, oggi che siamo in democrazia, il nostro Stato non ci permette quasi mai di essere felici? 
Perché, oggi che siamo in democrazia, il nostro Stato non ci dà quasi mai la possibilità di perseguire i nostri sogni?
Perché la nostra repubblica cosiddetta democratica non è strutturata per darci ogni opportunità di poterli concretizzare, i sogni?

Questo accade perché, ogni volta che una "Dimensione Politica" (Regime o Partito) è uscita "dominante", essa ha legittimato il proprio Potere su un "Principio di Autorità" , il più "becero" e "conservatore", al solo scopo di governare a lungo.
(70 anni la Monarchia con 20 anni di Fascismo, 40 anni la DC, 20 anni Berlusconi, oggi e domani Monti non si sa per quanto tempo.. Non è un caso ma, piuttosto, una costante della vita politica italiana!
In Italia, infatti, non abbiamo mai avuto uno Stato veramente "liberale"nel significato più ampio del termine,  e soprattutto non vi sono state alternanze di governo frequenti tra forze  democratiche antagoniste, come negli USA, per cui i metodi  di governo di chi ha occupato, di volta in volta,  e a lungo, il Potere, si sono basati, ai fini della sua sopravvivenza, essenzialmente, più a cercar consensi con la propaganda che con la verità, più ad incutere paura che sul dialogo, più a reprimere che ad aprirsi alle novità provenienti dalle istanze della società civile, più a "massificare" che ad assecondare la "personalità" di ognuno di noi, più a renderci ubbidienti che ad alimentare il nostro spirito critico e creativo, più a zittirci che a farci parlare. 
Il risultato è che difficilmente il popolo italiano è stato felice e, in queste condizioni non lo sarà neanche nel futuro, pagando, per di più, sulla propria pelle le storture, le incapacità e le ruberie dei vari governi che si sono succeduti sino ad oggi ! 
Qualcuno potrebbe obiettare: 
ma che c'entra lo Stato con la nostra felicità personale?

Il concetto di felicità è, in verità, un valore esplicitamente sancito in alcune Costituzioni, anche nella nostra, e, per prima, nella Dichiarazione d'Indipendenza degli Stati Uniti d'America.
Leggiamo questo enunciato:
“…... che tutti gli uomini sono creati eguali; che essi sono dal Creatore dotati di certi inalienabili diritti, che tra questi diritti sono la Vita, la Libertà, e la ricerca della Felicità......" (Dichiarazione di Indipendenza).

Nella Costituzione italiana, invece, la "Felicità" definita:
" il pieno sviluppo della persona umana”, 
è un valore sancito dall'art. 3

Infatti,  come sosteneva Socrate:
"La realizzazione sul piano oggettivo della persona umana, della propria essenza, è intesa come identica sul piano soggettivo alla felicità del singolo." 
Francamente già leggere una tale definizione, molto contorta, mi fa rimanere perplessa, perchè sembra che questo Stato, basato, essenzialmente, sul "diritto positivo" voglia  occultare nella sua "Carta" fondamentale, quasi ad impedirne la concretizzazione, uno dei "diritti naturali" del cittadino: la ricerca della propria felicità.  
Gli Americani, invece, hanno inserito direttamente, in modo immediato e comprensibile  e, soprattutto, senza filosofeggiare, il termine felicità nel loro primo Atto Costitutivo. 
Ma attenzione: si parla del perseguimento della felicità, non della felicità stessa. 
A ciascun individuo, secondo i "Padri Fondatori degli Stati Uniti", va garantita la possibilità di costruirsi la propria strada verso la felicità, la possibilità di inseguirla, non la garanzia di ottenerla. 
Promettendo la felicità, i candidati Usa, sostanzialmente, si impegnano e promettono di operare, per quanto di loro competenza, in modo tale che i propri elettori abbiano la 
 libertà di perseguirla e l'opportunità di conquistarla, la Felicità.

Da noi, in Italia,  se immaginassimo che i nostri candidati, smettendo di derubarci, come hanno sempre fatto e stanno facendo, ci promettessero di adoperarsi per la nostra felicità personale,  è come se promettessero ad ognuno di noi,  il  famoso “Paradiso in terra”, irrealizzabile secondo la nostra cultura sia laica che religiosa; perciò, come minimo, verrebbero derisi perché nessuno di noi crederebbe, non solo, alle loro intenzioni, ma anche alla capacità e alla stessa possibilità di raggiungerla, la felicità; questo, appunto, a causa dell'influenza che teorie laiche (l'illuminismo e tutti gli “....ismi che ne sono seguiti) e "dogmi religiosi finalizzati al Potere”, hanno esercitato fino ad oggi, nella vita sociale e, addirittura, privata di tutti noi.
La nostra cultura laica, infatti, deriva, in parte, dai principi della Rivoluzione Francese e, in parte, dai dogmi che l'apparato di Potere religioso ci ha inculcato.
La Costituzione giacobina del giugno 1793, infatti, mirava alla «felicità comune», indicandola come «fine della società». 
"E’ la società nel suo complesso", dicevano i Giacobini, " che deve perseguire la felicità, e starà ai politici al potere, indicare (o meglio imporre) al popolo  il percorso che porta alla «felicità comune". 
Come capite, ancora oggi, in Europa e in Italia, siamo su questa enunciazione di felicità comune, che deve essere  imposta dall'alto, dai Politici (ahimè, poveri noi, da questa casta? Lusi, Belsito Fiorito, Penati, Consigli Lazio e Lombardia etc. che la felicità l'hanno creata solo per loro stessi).
Per quanto, invece, attiene i dogmi religiosi, la felicità assoluta per il Cristianesimo ed anche per l'Ebraismo è: la visione di Dio.
Infatti, ci si dice che “il Paradiso non è in terra” per cui la “felicità non è di questo mondo”, ma la raggiungeremo solo nell'aldilà, a patto, però, che ci “comporteremo bene” in questa vita, perseguendo uno stile di vita ordinato, guidato dalla autorità, in qualunque forma essa si manifesti (Famiglia, Stato, Chiesa). 

Invece, non è un caso che i veri sognatori ( Gesù, Maometto, Budda, Francesco d’Assisi, Gandhi, Madre Teresa .. ), che hanno cambiato pezzi di mondo, abbiano viaggiato leggeri: di cose ma anche di legami, di appartenenze, di obbedienze, di convenzioni e siano stati veri sognatori “concreti”.

Da noi,  il Potere, (di volta in volta, rappresentato: dalla dominazione straniera, dalla Chiesa,  dalla Monarchia, dal Fascismo, dal blocco derivante dalla guerra fredda, dalla partitocrazia, dal berlusconismo e tra poco chissà  da chi: da Monti, da Berlusconi, Bersani, forse dall'Europa e, speriamo, non dalla Finanza internazionale!), ha, da sempre, “conformato” la Società in modo tale da imbrigliare e condizionare la vita dei suoi cittadini affinché si annullassero, come "persone",  e diventassero "massa" utile, servizievole e, quindi, "funzionale" ai suoi scopi, che è quello di farsi ubbidire e di far fare a questa massa sempre quello che ritiene importante, senza che nessuno reagisca. 
Ovviamente, dicono sempre, il tutto fatto "per il nostro bene" e per "la felicità comune"!
La  comunicazione sociale di questo "Potere statale" è, da sempre, basata, infatti, più “sull'autorità assoluta” (Plagio attraverso i media,  intimidazione  e condanna tramite la "Giustizia" e manganelli o esercito in piazza) e, quindi, più sul “monologo  e l'imposizione autoritaria” che non sul “dialogo e sulla “interazione”.
Anche, oggi, che dovremmo essere in una democrazia che dovrebbe tutelare la libertà di parola, siamo talmente condizionati che, per esempio, crediamo, perfino, di far parte di un "popolo sovrano" e che possiamo cambiare, col voto, l'apparato di potere. E' solo, invece, una illusione, come è apparso con drammatica evidenza col "Porcellum" col quale, nonostante le tante proteste, ci costringono ancora a  votare.
Siamo sempre stati, (noi, i nostri padri e i nostri avi) quindi, dei semplici “sudditi” e non “cittadini” di uno Stato che ci dovrebbe, invece, appartenere! 
Il Potere ci ha sempre voluti "Yes man", "inquadrati e coperti".

Così, sicuramente, il Potere, non ci rende felici! 

Da sempre, infatti, questo Potere, che non  abbiamo mai controllato, occupa lo Stato e ci frappone ostacoli! 
Analizziamoli:
Questo nostro Stato, così come è strutturato, "deviato" dal Potere e "piagato" da vecchi e nuovi mali, mali "biblici" quali:
  1. la sua burocrazia asfissiante, (che ostacola ogni impresa)
  2. i suoi sprechi, ruberie e privilegi per la Politica,  ( che sottrae risorse utili al futuro specie a quello dei giovani)
  3. il suo permissivismo (condoni, evasione fiscale, spreco di territorio, inquinamento etc.), (che premia i delinquenti e punisce le persone per bene)
  4. la sua corruzione e concussione a tutti i livelli, (che sottrae risorse a chi vuole intraprendere)
  5. la sua dipendenza dalla malavita organizzata, (che sottrae capitali  e speranze a tutti gli imprenditori)
  6. la sua mancanza di politiche di ridistribuzione del reddito, e quindi con la sua sperequazione, (portandoci a disoccupazione,  recessione e miseria)
  7. la sua invadenza in ogni aspetto della vita privata e lavorativa di ogni cittadino (tasse al 60% per darti servizi e welfare scadenti, etc.)
  8. la sua casta di fuorilegge che pensa solo a rubare e a mantenere il Potere a tutti i costi,
  9. un sistema bancario usuraio e controllato dalla politica
  10. la stampa asservita al potere e pagata, però, con i soldi nostri
  11. la Giustizia lentissima
  12. una Sanità sprecona, corrotta ed inefficiente
  13. una scuola e quindi la "ricerca" mortificate, per cui in Italia non si è  in grado di promuovere alcuna "innovazione" o "brevetto" nè la scuola è in grado di accrescere competenze che sono la base della competitività,
  14. la presenza massiccia di gruppi lobbistici che impediscono la libera concorrenza
  15. la mancanza di idee sullo sviluppo che premi le idee e il merito
  16. le recenti leggi ad personam, ad aziendam, a favore della politica che hanno cercato di scardinare perfino l'impianto costituzionale dello Stato, estremo baluardo contro derive populiste e di regime,

non ci permetterà mai di realizzarci e non ci fornirà mai le OPPORTUNITÀ  per concretizzare i nostri sogni e, quindi la nostra felicità, che, invece, porterebbero al progresso nostro e della intera Società, facendoci riprendere in mano il "nostro destino"!

Siamo stretti, quindi, in una morsa che dobbiamo assolutamente allentare e spezzare! 
Pensateci:
Cosa succederebbe se questa morsa fosse allentata? Quali energie si libererebbero? Quanto sviluppo e quanti nuovi posti di lavoro  si creerebbero? Quanti punti di PIL  guadagneremmo e quanto Debito Pubblico riusciremmo ad eliminare?
Non si parlerebbe più dello Spread, del Debito Pubblico, del PIL, e, sicuramente, vi sarebbero sviluppo e benestare, promossi dalla realizzazione di "Sogni" di ogni cittadino e, soprattutto non si parlerebbe più del "Prodotto Interno Lordo" (PIL),  ma  si parlerebbe, invece, di "Benessere Interno Lordo" (BIL) , come era nelle visioni di Bob Kennedy.
Se vi farà piacere, riascoltatelo:

http://www.youtube.com/watch?v=grJNlxQsqtE

Il Potere attuale, non vuole e, per di più, non è nemmeno in grado di guarire  le piaghe succitate che ci stringono, appunto, in una morsa, ma è tempo che, 
NOI IL POPOLO
( WE THE PEOPLE), 
facciamo capire, con forza,  che:
  1. Il progresso non può essere più: un andare avanti senza di NOI e contro di NOI. 
  2. La Democrazia non può far finta di guardare con i nostri occhi e poi farci vedere ciò che calcola di farci vedere o farci camminare dove intendiamo andare, per poi pilotarci, all'improvviso, dove vuole condurci.”
  3. Lo Stato non può e non deve più toglierci i "Sogni" per "Massificarci", ma deve darci ogni opportunità per raggiungere la felicità e concretizzare i  nostri "sogni da adulto". 
RICORDATEVELO: TUTTO QUESTO DIPENDE SOLO DA NOI!
 SCEGLIAMO I PROGRAMMI E I CANDIDATI GIUSTI E NEL FARE CIO' SIAMO INTRANSIGENTI!
ABBIAMO, INOLTRE, IL DOVERE DI PERSEGUIRE L'ALTERNANZA DI GOVERNO, AL FINE DI EVITARE LE INCROSTAZIONI DI POTERE!

INFINE, ABBIAMO IL DIRITTO DI CAMBIARE per eliminare le succitate" PIAGHE BIBLICHE"!

alla guisa dei cittadini USA.

".........la ricerca della Felicità; che per garantire questi diritti sono istituiti tra gli uomini, governi che derivano i loro giusti poteri dal consenso dei governati; che ogni qualvolta una qualsiasi forma di governo tende a negare questi fini, il popolo ha diritto di mutarla abolirla e di istituire un nuovo governo fondato su tali principi e di organizzarne i poteri nella forma che sembri al popolo meglio atta a procurare la sua Sicurezza e la sua 
Felicità......” 
(Dichiarazione di Indipendenza).

 Un abbraccio 






martedì 18 dicembre 2012

"SILENZIO, PARLA SOLTANTO QUANDO SEI INTERROGATO!"



Care amiche e cari amici,

La conversazione di oggi, davanti ad un caffè e ad una rosa, ha come argomento la:

   “Felicità”
unita ai “Sogni” che ne sono il motore, e il  rapporto che essa ha sia con la “Società”, sia con lo "Stato", sia con la "Politica".


Parleremo, in questo Post, solo della nostra Felicità nella Società, per capire se quest'ultima è organizzata per farcela raggiungere.

Vediamo, innanzitutto, cosa rappresenta, per noi, la “Felicità”.
Pretendere la felicità nella vita è un sogno. Vivere la vita camminando verso la felicità è un ideale. 
(Luigi Giussani).


La frase succitata mette a fuoco un principio fondamentale:
L'uomo in generale, durante l'intera sua vita, è alla ricerca di quelle sensazioni ed emozioni che lo facciano star bene e lo appaghino in ambiti quali, ad esempio, il matrimonio, il lavoro, il tempo libero, i rapporti sociali, l'auto-realizzazione, la salute e la partecipazione alla vita pubblica. 
L'uomo, in una parola, è alla ricerca di quello stato emotivo di “benessere” chiamato "Felicità" che può raggiungere
solo se gli è permesso di perseguire e, magari, realizzare i propri “Sogni”, piccoli o grandi che siano.
I sogni realizzati, infatti, si associano alla felicità, perché essa è l'emozione che segue il soddisfacimento di un bisogno o la realizzazione di un desiderio.
Tale emozione incide sulla personalità di ognuno, perché fa sviluppare delle caratteristiche psicologiche importanti.
Eppure, sempre più spesso del dovuto,viene detto:

"SILENZIO, parla soltanto quando sei interrogato!",
addirittura in Casa, quindi nella Società, soprattutto nella Scuola, e perfino nelle buone maniere.

Così, sicuramente, questa Società, non permette di essere felici, perché, è evidente, che essa è organizzata per “plagiare” e rendere tutti "introversi" e "insicuri".
Infatti essa fa in modo di bloccare qualsiasi nostra apertura al "nuovo" e al "diverso" sui quali e con i quali, di solito, si costruiscono e si realizzano i "sogni individuali". Questo modo brutale di fare e di dire della nostra Società, perciò, è fonte di grande e continuo disagio per noi (ed è "voluto"!) e avviene troppo spesso, per cui siamo indotti, sempre più, a rifugiarci nel limbo dei sogni perduti o infranti, e, man mano, siamo indotti anche a perdere qualsiasi atteggiamento da “vincente”.
Quindi la maggioranza di noi è portata a “mollare”!
Nel momento in cui, però, facciamo avvenire tutto ciò, in quel preciso istante, non facciamo altro che farci risucchiare nell'unico “rifugio” che ci viene offerto, ad arte, da questa Società,  organizzata dal Potere economico e/o Politico, come sicuro e tranquillizzante: cioè, nella “MASSA OMOLOGATA”, che, però, soffoca, la nostra "individualità".
Basta leggere Omero, perfino la Bibbia e quanto pervenuto fino ad oggi dagli scritti sui grandi Imperi del passato, da tutta la Letteratura Greca e Latina, da quella Medievale, Rinascimentale, via via sino ad oggi, per comprendere che la “Storia” e tutte le "espressioni artistiche e non", non sono altro che “l'agiografia”, quasi fosse il racconto della vita di un Santo, di questo “Sistema Societario Organizzato”, cioè, che, da sempre, viene presentato come “taumaturgico”, capace di fare miracoli; L'unico, ci fanno credere, in grado di alleviare le nostre ambasce personali quotidiane.
Ci viene, così, inculcato un concetto fondamentale: 
l'essere umano deve ambire a raggiungere solo la “Felicità Comune” e non la “Felicità Personale”, perciò deve vivere una vita ordinata secondo canoni prestabiliti dall'alto, fatti di  regole, di abitudini e di convenzioni. 
Eppure la "Felicità comune" non può essere qualcosa di diverso dalla sommatoria delle "Felicità Personali", diversamente sarebbe un controsenso, perché la massa sarebbe  contenta ed il singolo che la compone, no. Un assurdo!
Veniamo convinti, quindi, che la "felicità comune" è l'unico “miracolo” che l'uomo può invocare o sperare, ed è per questo che ci si costringe a restare intruppati, al sicuro, nel Dedalo” della “Massa”.  
Ci si convince, inoltre, che:
l'unico generatore simbolico dei nostri comportamenti, per emergere da questa "massa", deve essere solo ed esclusivamente il 
Denaro” 
e che conta più "l'avere" che "l'essere"!
Veniamo convinti che averne tanto, di denaro, ci permetterà, di emergere, ma non  ci accorgiamo, però, che,  comunque, pur sgomitando per raggiungere la vetta, restiamo sempre, al più, "individualità" affogate nella Massa e quindi asservite al Potere che, di volta in volta, con le sue bande organizzate, prende il sopravvento nel nostro Paese. (ieri il Re e Mussolini, poi la Partitocrazia con il C.A.F, quindi Berlusconi e Monti. Domani? Forse di nuovo Monti).
Forse è per questo che, pur avendo ancora oggi, in privato, la “testa elevata verso il cielo” e gli occhi che "guardano lontano", ci siamo convinti che, nella Società, è bene “tenere sempre i piedi per terra, quasi striscianti”!
Invece, se lo approfondiamo, tutti questi messaggi fanno parte di una specie di “televendita” e/o non sono altro che falsa propaganda per accreditare un Sistema “verticistico” di Società che annulla “l'individuo” e rende, perciò, "squallida" la realtà.
Per questo molti sognatori delusi e impotenti hanno vagheggiato e vagheggiano un “Ritorno” alla “Età dell'Oro”, un “Ritorno” al “Paradiso Terrestre”. 
La Letteratura ne è piena!
Ma quand'è che pezzi di umanità hanno vissuto nell'età dell'oro, tanto da provare , in alcuni momenti, una così struggente nostalgia?
Se ci pensate bene, vi accorgerete che un periodo di felicità lo abbiamo avuto quasi tutti: 
la nostra Infanzia”!
Una età dell'oro, nella quale era tutto permesso, tutto veniva sopportato, anzi si veniva lodati ed incoraggiati per le cose che facevamo di nuovo e di insolito e tutti erano disponibili e dialoganti con noi.
Questo aveva una grande influenza sulla nostra personalità, in genere, e sulle sue caratteristiche precipue, quali: estroversione, fiducia in noi stessi, sensazione di controllo sulla propria persona e sul proprio futuro.
Quella, per ognuno di noi, era "l'età dell'innocenza",  ed eravamo, per questo, soprattutto, dei grandi sognatori
Sognavamo di fare la scienziata, la dottoressa, l'ingegnere, la ballerina, l'astronauta etc.
Ma allora cosa è successo? 
Quando, e come, siamo stati cambiati?
L'incantesimo, per ognuno di noi, ha avuto termine nel momento in cui siamo stati in grado di esprimere i primi concetti importanti con la parola e siamo stati in grado di operare le prime scelte.
Da quel momento in poi, i nostri genitori, in perfetta buona fede e con l'intento di fare il nostro bene, hanno cominciato ad imbrigliarci, a "conformarci" alla società, con tutto il bagaglio di raccomandazioni e condizionamenti (attento a questo, attento a quello; non è decente; ti fai del male, etc.) lasciatogli, a loro volta, dai loro genitori e così via a ritroso, eredità di un condizionamento che la “Società” e il “Potere laico o religioso” avevano già imposto a tutte le generazioni precedenti.
I nostri genitori ci hanno, perciò, indirizzati verso situazioni che loro conoscevano bene (studi, professione, idee, cittadinanza, credere, obbedire, combattere, etc.), incutendoci, soprattutto, paura, (del futuro, delle situazioni), cercando perfino di tarpare le nostre emozioni, e hanno sempre cercato di reprimere il "fanciullino sognatore" che c'è in noi, perché ritenuto poco razionale e troppo libero ed indipendente, e che, quindi, sarebbe stato guardato con sospetto dalla Società.
Ci hanno sempre inculcato il principio: "Chi si accontenta gode!"

Tale atteggiamento "omologante" è continuato nella Scuola che, da sempre, è espressione del "Potere Conservatore", e come tale, difficilmente fa sviluppare la creatività;  è proseguito anche  nel "Posto di Lavoro", con tecniche simili, in cui la prassi e il protocollo sono dei tabù intoccabili.

Eppure le Emozioni e, soprattutto i Sogni, sono componenti fondamentali della nostra vita, danno colore, calore e sapore all'esistenza.

Chi è felice e libero, non ha “paura di nulla e di nessuno!
Osa e apre le porte al mondo”!

In conclusione, questa Società opera su di noi, quindi, una serie di imposizioni il cui intento è quello  di trasferire, sulla nostra persona, Modelli,  prefabbricati, elaborati  dal Potere.
Ciascun essere umano, invece,  è unico e, come tale, irripetibile, artefice dei suoi progetti e non standardizzabile.

Questo è il messaggio fondamentale che intendo sottolineare!
Mi piace citare  Kahlil Gibran”:
"Per me, vita concreta, vita vera, vita pratica, significa avere pensieri più grandi, sentire più a fondo, immaginare cose inusuali e andare ancora avanti... La visione è la cosa più "pratica" del mondo".
(tratto dal libro “Le parole dette”)
La Storia è fatta, del resto, da idee e spirito di avventura e da persone che vedono una opportunità dove altre vedono il pericolo o il fallimento, come Marco Polo, Gutenberg, Colombo, Martin Luther King, William Wallace, Marie Curie, Mahatma Gandhi, Thomas Edison, Giovanna d’Arco, Albert Einstein e tanti altri che hanno fatto progredire l'umanità, realizzando i loro sogni.
Cerchiamo, quindi, di avere sempre la stessa spinta emotiva di Icaro che concretizzò il suo sogno di uscire, con delle semplici ali di cera, dal Labirinto creato dal Padre Dedalo; labirinto generato e immesso
nel “senza uscita”, nel “non senso”, proprio come è la nostra Società.

Non facciamoci, inoltre, frenare dal fatto che Icaro è precipitato; questo è accaduto solo perché egli ha esagerato il suo sogno di libertà sublimandolo in quello ancora più grande: di raggiungere il Sole, cioè, la verità e la conoscenza, epperò, lo ha fatto con mezzi inadeguati e in un ambiente ostile e deleterio proprio per i mezzi che usava.
L'unico limite "momentaneo" ai sogni che dobbiamo avere, quindi, è quello di commisurarli sempre e di farli procedere, sia in base alle nostre capacità, sia in base alle potenzialità e/o agli ostacoli e alla inadeguatezza dell'ambiente in cui cerchiamo di realizzarli. 
Qualora le potenzialità siano basse e/o gli ostacoli e le inadeguatezze dell'ambiente siano alti, dobbiamo, perciò, adoperarci anche per cambiare il nostro "ambiente" di vita e non farci scoraggiare. 
La nostra grandezza sta nel coltivare i propri sogni, a prescindere dalle circostanze esterne, cioè a prescindere  da una Società che giudica, critica e condanna anche quando non ne ha il diritto, per omologarci.

Infatti:
"IL FUTURO APPARTIENE A COLORO CHE CREDONO NELLA BELLEZZA DEI PROPRI SOGNI" 
(Eleanor Roosevelt)

e, (aggiungo io), 


"Il Futuro appartiene a quelli di noi che sono capaci di usare "spirito critico" per valutare "l'esistenza umana" e a quelli che usano, soprattutto, "tre mezzi"  per fare ciò: 
  1. lo studio di se stessi; il più difficile, il più insidioso ma anche il più fecondo, perché si studia l'individuo col quale ci toccherà vivere, in compagnia, fino all'ultimo giorno; 
  2. l'osservazione degli uomini; che cercano sempre di nascondere i propri segreti o, al contrario, di convincerci che ne hanno; 
  3. le letture, in genere; anche se bisogna stare attenti a possibili caratteristici errori di prospettiva che, spesso, sorgono tra le righe, e che, perciò, non dobbiamo subire."
Solo così si potrà evitare che la Società ci massifichi e, al contrario, ridia libertà ed opportunità alle nostre "individualità creative"
Purtroppo c'è da dire che "gli ambienti" in cui ognuno di noi è costretto ad operare non sono i più felici e stimolanti per realizzare i propri sogni e, quindi, perseguire la propria Felicità. Questi ambienti, purtroppo, sono  rappresentati, oltre che da questa Società, anche da questo "Stato" e da questa "Politica", tutti estremamente negativi per noi e per le nostre "individualità".
Dobbiamo far sì, quindi, che: 
lo Stato  ci dia "i Mezzi e le Opportunità" e che questa Politica abbia le "Visioni" per creare gli "Strumenti" adatti per
 "PROGETTARE un FUTURO migliore"

Per questi ultimi due ambienti chiediamoci:
In che modo ci ostacolano?  
Come fare per evitare tutto ciò?
Del rapporto tra la nostra Felicità e lo Stato e del rapporto tra la nostra Felicità e la Politica ne discuteremo, però, nei prossimi Post.

Un abbraccio.

mercoledì 14 novembre 2012

SMANTELLIAMO L'ALLEVAMENTO DEI "PORCELLI"


Care amiche e cari amici,

faccio queste mie riflessioni sugli ultimi avvenimenti politici, davanti ad un buon caffè e ad una rosa, facendo, in modo articolato, un paragone sul modo di attuare la "Democrazia" negli Usa e nel nostro Paese. 

Negli Usa si stanno consumando gli ultimi riti di una campagna elettorale durissima, dispendiosissima e senza esclusione di colpi, per affermare, ognuno per la propria parte, le proprie intenzioni di governo, basate su diverse visioni di organizzazione della vita sociale ed economica. 
Quello che appare evidente, e il Presidente Obama lo ha sottolineato, è “il Potere del Popolo” americano che sceglie e scommette sul proprio futuro, in linea con quanto dice la sua Costituzione che ha come incipit “We the people..” ( Noi il popolo). 
Questo, perchè la Costituzione americana è basata sui "diritti naturali", (diritto alla vita, alla libertà, alla sicurezza,  alla proprietà, al nome, alla famiglia, alla identità personale, etc.) . 
Per "diritto naturale" si intende, infatti:
 quell'insieme di precetti, di norme, che, per usare un’espressione particolare, “ sta scritto nel cuore degli uomini”; uno statuto giuridico, cioè, che, a prescindere dalla sua formulazione espressa nell'ordinamento,  la collettività dei consociati sente indubitabilmente proprio.

La Costituzione Italiana, invece, è  basata sui "diritti positivi", relativi al "contratto sociale", cioè:
sullo "ius in civitate positum", la cui fonte di produzione è invece empiricamente e storicamente individualizzata: il legislatore, il giudice, la comunità ( secondo che si abbia produzione legislativa, giudiziaria, o consuetudinaria del diritto). (La Repubblica, come istituzione, fondata sul lavoro.....etc.).

Se da un lato, dunque, la fonte del "diritto positivo" è l’Autorità del Potere Pubblico (lo Stato), il "diritto naturale" trova la sua legittimazione in una serie di concezioni filosofiche e politiche che precedono la fondazione stessa dello Stato.
Il "diritto naturale" dovrebbe  essere, addirittura, il canone valutativo del diritto positivo, della sua giustezza, della sua equità ed, infine, della sua “ legittimità”. Tutte le Leggi, negli Usa, infatti, devono rispettare i diritti naturali ed è chiaro che tante nostre Leggi, approvate da trentanni a questa parte, in quel Paese, sarebbero  state ritenute incostituzionali e quindi non approvabili
Questa differenza sostanziale indica che è "l'uomo" è al centro della vita della Nazione ed è al disopra delle Istituzioni e condiziona veramente la politica degli Usa, mentre da noi sono le Istituzioni che sono al disopra dell'uomo, per cui esse hanno la funzione di "gendarme",  che fa da garante dei diritti di cui godono i cittadini. 
Negli Usa le Istituzioni detengono, è vero, il "Potere", ma i Padri Costituenti americani hanno creato dei contrappesi istituzionali che, in determinate circostanze, ne limitano o ne annullano l'efficacia, in particolare quando il “popolo” non è d'accordo o nel caso si concentri troppo potere nelle mani di un singolo schieramento. 
Da noi, essendo un "Contratto Sociale", alla Rousseau, è, quindi, più facile  contrastare il volere popolare ed, eventualmente, potersi impadronire del potere. 
Nel nostro ordinamento non vi è, infatti, la possibilità di un atto ostativo istituzionale o popolare efficace ed immediato per il cambiamento della situazione in caso di derive antidemocratiche, cambiamento immediato che, poi, dovrebbe essere la vera base di una sana democrazia. 
Prova di ciò è l'attuale stato di sdegno del popolo contro la casta che, però, viene annullato dalla protervia dei Capi Partito e dei loro sodali, che invece di creare un vero cambiamento, come viene loro chiesto, continuano imperterriti a farsi gli affari loro e a fare in modo di perpetuare, nel tempo, il loro "Potere personale e di gruppo".
Dopo l'approvazione del "decreto sulla diffamazione", è evidente che questi intendono, anche, vendicarsi di chiunque li critichi, imbavagliando la stampa in dispregio dell'art. 21 della Costituzione (Il reato di diffamazione è già punito!). 
Mi aspetto dei forti dissensi a queste mie affermazioni e mi aspetto anche che qualcuno mi dica che non è vero quello che scrivo, perché anche noi abbiamo l'arma del voto per operare cambiamenti a noi sgraditi. 
Chi mi legge sa quanto per me sia importante il voto, infatti non è la prima volta che io , addirittura, offendo chi non vota sia sui miei Post che sulla TL di Twitter, ma voglio evidenziare che il solo voto non basta, specialmente quando questo, con Leggi ad hoc, viene “pilotato” come è accaduto per almeno trenta anni a questa parte, da quando cioè è iniziata la 
“crisi della Politica” 
col CAF (Craxi, Andreotti, Forlani), e questo a causa di un meccanismo istituzionale privo di contrappesi efficaci. 
Col CAF, infatti, iniziò l'assalto al “Potere” per fini di parte ma soprattutto per fini personali.
Li abbiamo cacciati noi? 
Non mi pare!  
Quei personaggi, infatti, non li abbiamo cacciati noi, col voto, ma è stata l'azione coraggiosa della magistratura (Mani pulite), sicuramente supportata dalla opinione pubblica, a determinare il cambiamento, anche se non quello sperato o voluto dal “popolo”. 
Il “popolo” è riuscito forse ad eliminare, (addirittura fino ad oggi), “l'appropriazione del potere” da parte di un singolo schieramento e la “corruzione” che spesso si accompagna naturalmente ad esso? 
Nulla di tutto ciò!
Il cosiddetto "popolo sovrano della Costituzione" (sigh, ahimé!) non ha potuto fare nulla, al tracollo della Prima Repubblica e, perciò, il “Sistema” si è trasferito, pari pari, a tutta la Seconda Repubblica. 
Negli Usa, questo non sarebbe potuto accadere!

E' vero che la maggior parte degli italiani, nel '94, ha votato liberamente Berlusconi,  convinta sull'onda della novità e, per le tante promesse fatte ( mai mantenute!),  speranzosa che fosse arrivato "l'uomo del destino” che avrebbe cambiato le cose a favore del popolo stesso perché avrebbe seguito le indicazioni provenienti dalla società civile.
Da allora in poi, invece, siamo stati semplici spettatori, anche se ci beavamo del “populismo” di chi ci governava che ci faceva credere che lo "faceva per il nostro bene" e addirittura secondo le nostre richieste, attribuendosi, con ciò, quasi una "investitura regale” (Dio= il Popolo, lo vuole!), per cui si sentiva legittimato a stare al disopra della “Legge” (di qui i contrasti con la Magistratura) e a fare tutto quello che riteneva giusto per conservare ed incrementare il proprio potere e, soprattutto, la propria posizione economica, per poter gestire "una Corte" ( dei miracoli!). 
Questo ha portato all'approvazione di leggi che definirei, anche se in modo apparentemente improprio, “Leggi Monarchiche”, perché tali sono state le Leggi ad personam e ad aziendam e quelle che hanno scardinato alcuni aspetti delle Istituzioni, così come concepite nella Costituzione. 
Negli Usa, questo non sarebbe potuto accadere!

Il tutto, anche se, per fortuna, molte Leggi non sono state approvate per un residuo di resipiscenza del Parlamento, serviva a porre il “Re democratico” al di sopra di tutti e al disopra della Legge, sempre per la presunta investitura da parte del Popolo, tant'è che  veniva sempre tacciato di “eversione” chiunque si opponesse. 
L'esempio più eclatante si è avuto quando  la maggioranza del Parlamento ha subito l'imposizione del "Re" e ha votato il ridicolo "conflitto di attribuzione" solo per compiacerlo (Ruby: nipote di Mubarak), così come facevano una volta i cortigiani; cortigiani che, questa volta, erano  stati "nominati"  per effetto della Legge elettorale detta il Porcellum, legge che ha permesso, appunto la creazione di questa cosiddetta "classe nobile"(ovviamente considerando che 100 parlamentari sono indagati o condannati, il termine è oltremodo improprio) su semplice investitura del Re e/o di tutti gli altri detentori del Potere, cioè delle altre "Chiese" Politiche (I Partiti), ognuno nel proprio ambito. 
Il Porcellum è stata un Legge voluta da PDL e Lega, anche se per opportunità è stata accettata da tutti, ed è a causa di questa Legge, approvata nel 2005, che il nostro voto è stato "pilotato" da allora in poi. 
L'ultima volta che abbiamo votato, in senso veramente democratico e in libertà, è stato prima del 2005; dopo abbiamo vissuto in una specie di "Monarchia democratica"! 

Negli Usa, questo non sarebbe potuto accadere!

Se il nostro Stato, infatti, fosse stato basato sul "diritto naturale", tutto ciò non sarebbe potuto accadere perchè avrebbe contrastato con l'affermazione "we the people", che è al disopra di tutto e di tutti ed è, quindi,  molto più pregnante della affermazione "il Popolo Sovrano" della nostra Costituzione. 
Oggi, infatti  non ci ritroveremmo solo a gridare, impotenti, contro la casta. 
Insomma anche l'Italia ha avuto il “Re Sole”, anzi il “Re Sola” come dicono i romani, un "Illusionista" che ha portato l'Italia al fallimento e che ora impunemente "chiede scusa" addossando la colpa alla Crisi, come se quest'ultima e non la sua incapacità gli avesse impedito di governare e parla, anche, di "disgusto verso la politica da parte degli italiani" attribuendolo ad un Governo di Tecnici che, però, lui ed il suo partito, hanno fatto venire e che, nel frattempo, continuano ad appoggiare perché continuano a trarne benefici (No patrimoniale, no asta frequenze, no alla banda larga etc.). 
Questo signore lo abbiamo cacciato noi? 
Non mi risulta! 
E' stato cacciato, non da noi, ma perché sfiduciato a livello mondiale, soprattutto, dai mercati e dalle Istituzioni Europee e Occidentali in genere. 
Il prosieguo della storia è stato l'arrivo di Monti,  altro "salvatore della Patria". 
L'abbiamo forse deciso noi? 
No! 
E' stato nominato solo dal Capo dello Stato e non dal voto popolare!
Questo personaggio, poi, si è dimostrato alquanto discutibile a causa delle sue azioni di governo improntate, almeno per ora, alla sola austerità e al massacro del ceto medio basso. Un Governo, perciò, altamente "iniquo"!
Attorno a questo individuo, però, si è coagulata la vecchia politica di “incapaci” ormai abbarbicati al Potere, che stanno vivendo, con ansia e terrore, la eventualità di essere cacciati.
Negli Usa, questo non sarebbe potuto accadere!

Prova del terrore dei Partiti dell'ammucchiata, è la loro reazione “disperata” e “cattiva” contro la prepotente affermazione del M5S che ha iniziato il suo cammino di vittorie in Sicilia e che prevedibilmente si affermerà con le sue “regole “ ed i “suoi principi” in tutto il resto d'Italia. 
Sull'argomento, voglio fare le seguenti considerazioni:

  1. Se il M5S si affermerà è solo perché lo vorranno gli Italiani che lo  voteranno, perché stufi e angariati da sprechi, malcostume, corruzione e oppressione in tutti gli ambiti della propria vita. 
  2. Se il M5S e suoi alleati, o altro schieramento tipo il PD e i suoi alleati o altro movimento, o Partito vincerà, questo avverrà solo per volontà popolare e per il “Potere” che la Costituzione attribuisce, col voto, al Popolo (Popolo sovrano) e nessuno, perciò, ha il Diritto di annullare o impedire che tale volontà si affermi o si esprima, meno che mai con atti e parole denigratorie o ostative. 
  3. Non esistono infatti maggioranze di serie A o di serie B, qualora siano approvate, col voto, dal “Popolo” e, chiunque tenti i “ribaltoni” anche tramite le Leggi che, purtroppo, è in "potere" di approvare, commette non solo “abuso di Potere” ma anche un “tentativo di eversione”. 
  4. Sono improprie anche le affermazioni di chi afferma, come Bersani, che: “certe alleanze non fanno bene al Paese” (alleanza M5S e IDV), perché non ne ha il diritto di dirlo! Pensi a casa sua e a tutti i problemi che ha! Il dibattito democratico deve invece essere sviluppato senza ostacoli, neanche verbali, per chiarire i "temi" di confronto onde poter permettere agli elettori di scegliere in piena convinzione e secondo convenienza, rispetto una propria personale visione della società. 
  5. Meno che mai sono ammissibili sveltine legislative antidemocratiche tipo quelle approvate di recente in Commissione Affari Istituzionali, da PDL, Lega e UDC, che attribuisce il premio di maggioranza al Partito che ha raggiunto il 42,5%. Mal si comprende, in verità, se questo è un gioco delle parti, come appare dalle dichiarazioni di Casini ( “Non mi preoccupo del malumore di Bersani, ci sono reazioni di facciata e ci sono reazioni di sostanza.... vedrete che alla fine troveremo un accordo”), in cui sono tutti d'accordo, quindi, per sbarrare la strada alla novità del M5S oppure se, sicuri che questo Movimento non vincerà, si "stanno facendo le scarpe" tra di loro,  volendo impedire al PD di governare, così da poter portare il Paese verso un nuovo Governo Monti.
Negli Usa, questo non potrebbe accadere!

Per inciso, è chiaro il perchè, all'estero, non capiscono la nostra cosiddetta "politica" meravigliandosi del nostro spirito di sopportazione che non ci fa, ancora, scendere in piazza per cacciare questi "privilegiati incapaci" e anche per cambiare questo Sistema non più democratico, nel quale il Popolo, nonostante i diritti Costituzionali, non conta alcunché. 
Pensano, forse, che lo faremo solo quando ci avranno tolto anche le mutande e che, solo allora, come i sanculotti, avvieremo la Rivoluzione?
Credo che, ormai, con Monti e "l'Ammucchiata", specialmente se continuerà questo modo di governare,  stiamo molto vicini all'avverarsi di questo evento! ( In tutta Italia si è iniziato ormai a fare cortei e manifestazioni di protesta).
Ormai cari amici, è evidente che questi “Parvenu” della Politica, attaccati al “Potere”, non hanno creato, solo, La crisi della “Politica”, ma, con i loro Porcelli (o Porcate), hanno creato anche una 
crisi “Democratica” .

Questi non sono altro che dei “fuorilegge” (sono, infatti, contro la Costituzione e la volontà popolare) da condannare, sia “politicamente” per la loro incapacità a reggere il confronto democratico sul modo di governare e per aver creato questo “Sistema di Potere e di corruttela”, sia “penalmente”, nei singoli casi di accertata “corruzione” e “malaffare”! 
Se pensate che questi "figuri" hanno avuto il "Potere" di rendere vani perfino i "referendum" (abolizione del Finanziamento pubblico Partiti, del Porcellum etc. ) massima espressione della volontà popolare, vi renderete subito conto che:

DOBBIAMO ASSOLUTAMENTE SMANTELLARE QUESTO ALLEVAMENTO DI “PORCELLI”
 (ATTI, LEGGI E PERSONE)


che si stanno "riproducendo" in maniera esponenziale continuando ad inquinare, con i loro atti mefitici, la nostra società. 
Sicuramente, solo per il fatto che abbiano attuato o semplicemente "concepito" leggi Liberticide e antidemocratiche, ( l'ultima, la succitata proposta di Legge elettorale!) non dovremmo più votare questi mistificatori della politica e questi attentatori alla Democrazia (PDL, Lega,UDC e forse PD) e votare gli altri, (M5S, IDV, SEL, forse il PD o altro movimento degno, a sinistra o destra), quelli tra questi, però, che faranno opposizione vera e non di facciata, contro una proposta di Legge elettorale così concepita, finalizzata a vanificare il voto popolare e al mantenimento dell'attuale status quo, che crea, volutamente, una "ingovernabilità" funzionale alla "ammucchiata" e al proseguimento del Governo Monti. Ovviamente, è necessario votare, pragmaticamente, chi è anche in grado e capace di governare!
Se, poi, Monti vuole fare veramente il Premier, si candidi e affronti il giudizio degli italiani, anche di quelli che non arrivano a fine mese, anche di quelle famiglie che avranno morti a causa delle malattie gravi che non possono curare perché non hanno soldi, anche dei giovani disoccupati o precari a cui è stato rubato "il futuro", il cui numero è destinato a crescere secondo tutti i rilevamenti ufficiali, anche degli imprenditori che stanno chiudendo mettendo in mezzo ad una strada intere famiglie, anche degli esodati, anche di quei pensionati che non si vedono rivalutate le pensioni, anche di quelli che dovranno pagarsi le analisi cliniche perché contingentate etc. etc.. 
Se, infatti, continuerà questo gioco al massacro, a guida Monti e della “ammucchiata,” e se la Politica, quella nobile, non riassumerà, con capacità anche di "visioni profetiche", il proprio ruolo e non riaffermerà il suo "Primato", avremo gli stessi morti di una guerra mondiale, rappresentati dai deboli, dai poveri e dai malati gravi (SLA, morbo di Parkinson, Altzeimer, diabete etc.) che non verranno più salvaguardati dallo Stato, a causa dei tagli indotti dalla Spendig Review, una Legge fatta da "Ragionieri" che danno più importanza  ai bilanci che alla vita umana. I loro parametri sono solo lo Spread, il PIL  il fiscal compact etc. e non la felicità del cittadino che può essere raggiunta, invece, con una economia e una politica eticamente compatibili che realizzino  una equa ridistribuzione dei redditi.  
Facciamo, però, in modo che chi si opporrà veramente a questa deriva antidemocratica, raggiunga il 42,5%, così da sconfiggere questi "fuorilegge" con le loro stesse armi. 
Solo se saremo capaci di fare ciò riusciremo, pian piano, a risollevarci!


DIFENDIAMO E AVVERIAMO LA DEMOCRAZIA
FACENDO  SI' CHE IL NOSTRO VOTO VALGA!

Un abbraccio.