mercoledì 5 settembre 2012

IL "RITORNO"...

Care amiche e cari amici, 

la "conversazione di oggi, davanti ad un caffè e davanti ad una rosa", vuole riprendere e continuare il discorso avviato nel POST: «Roberto Giachetti contro il Cartello della Politica», visto che, ancora una volta, il Cartello, con la nuova proposta di Legge Elettorale presentata dal PDL e, in massima parte, ormai accettata anche dal PD e dall'UDC, sta mostrando la sua protervia nel voler perpetuare, a tutti i costi, la «Partitocrazia» e salvaguardare i propri interessi, in particolare, quelli dei suoi Leader. Il gesto di Giachetti probabilmente sarà vano, perché si apprestano a fare tutto il contrario di quello che quest'ultimo ha dichiarato di volere. Oggi, a maggior ragione, il suo gesto "non violento", quale è quello dello sciopero della fame per far approvare una migliore Legge Elettorale, acquista una valenza ancora più speciale.

La strategia, dei «furbetti» del Cartello, ovviamente, è rimasta la stessa, invariata, sempre con lo stesso slogan: 
«Così vuole il Popolo!»

Vediamo se, almeno per una volta, è vero!
Per dare un giudizio ponderato sulla nuova proposta di Legge Elettorale, credo sia opportuno  fare una disamina, articolata su quattro fasi, per arrivare alle Conclusioni
Vista la complessità della materia e delle sue implicazioni, non è possibile separare il tutto in più POST, pena la perdita di unitarietà, efficacia ed esaustività. 

Dobbiamo, quindi:
  1. esaminare, prima, i "DESIDERATA" che l'opinione Pubblica vorrebbe che fossero alla attenzione della Politica, pretendendo che la Politica stessa, poi, li concretizzi, 
  2. cercare di capire le motivazioni a base della nuova proposta di Legge Elettorale;
  3. illustrare il Metodo e le regole della Legge stessa.
  4. capire le risposte, che le oligarchie partitiche danno, e confrontarle con le aspettative popolari.
1 FASE. Partiamo, quindi, dai Desiderata, cioè da quello che l'Opinione Pubblica vorrebbe fosse posta all'attenzione della Politica e vorrebbe che essa stessa risolvesse:
  • Il primo,  sarebbe il desiderio di abrogare il Porcellum. Dopo che il «Popolo», infatti, ha toccato con mano gli effetti funesti del «Porcellum» sulla democrazia, si è avviata e consolidata, ormai da tempo, una campagna di protesta da parte della opinione pubblica  che, anche attraverso la richiesta, poi, vanificata dalla Cassazione, di un referendum, chiede un cambiamento radicale nel modo di votare, conscio che è, almeno, il primo passo per far ripartire il discorso democratico nelle Istituzioni!
  • Il secondo, sarebbe il desiderio di trasparenza in politica. Si richiede ai partiti, infatti, la massima attenzione ai problemi del Paese così da provare a risolverli, ma con discussioni palesi, fatte non negli scantinati o nelle segrete stanze delle segreterie dei partiti, ma in Parlamento, sede naturale di ogni discussione e teatro della vita pubblica italiana. 
  • Il terzo, sarebbe il desiderio di avere la possibilità di scelta dei candidati come un «Popolo sovrano».
  • Il quarto, sarebbe il desiderio che in Parlamento ci fosse una pluralità di voci democratiche, per cui ogni cittadino italiano dovrebbe avere la possibilità di essere «rappresentato» da gruppi che sostengano la propria visione democratica.
  • Il quintosarebbe il desiderio che nel formare la coalizione di governo siano rispettate le idee politiche dell'elettore e non si accosti, perciò, in modo innaturale," il diavolo  e l'acquasanta".
  • Il sesto, sarebbe il desiderio che sia sempre assicurata la «governabilità»
2 FASE. Come detto sopra, prima di analizzare i punti salienti e di vedere se questa Legge risponde ai Desiderata del Popolo, cerchiamo di capire la seconda fase, cioè di capire le probabili motivazioni che sarebbero alla base della nuova proposta di Legge Elettorale del PDL. Sono diverse:
  • Il PDL, dopo i disastri pubblici, provocati dal suo Leader in campo economico, sociale e morale, pur di rimanere al potere, aveva pensato bene, a fine 2011, spacciandolo per atto di generosità e PATRIOTTISMO verso il Paese in difficoltà, di far parte «dell'Ammucchiata» che avrebbe dovuto sostenere il Governo Monti; ammucchiata che è servita non solo per far fare a quest'ultimo le «cose sporche» che la politica non voleva fare, per di più, facendo finta di storcere il naso, ma anche e soprattutto per salvaguardare gli interessi privati di Berlusconi. Infatti finora ha impedito l'asta delle frequenze e l'avvio della digitalizzazione massiccia del Paese, che, entrambe, danneggerebbero Mediaset.
  • Il PDL ha concepito, quindi, che mantenere il «Porcellum», tanto gradito a Berlusconi e Lega, lo avrebbe indebolito ulteriormente nel Paese in rivolta, rischiando la propria sparizione, per cui ha deciso di farsi, esso stesso, promotore del cambiamento, ovviamente «alle sue condizioni!». 
  • Il PDL ha concepito anche, che, ormai, per il momento, è impensabile che, alle prossime elezioni, possa avere la maggioranza per governare da solo o col vecchio sodale della Lega, anche essa ridotta numericamente ai minimi storici. E' scattata allora la vecchia strategia "Primum vivere, deinde filosofare», cioè “Prima vivere poi filosofare”. Lo scopo, in parole povere, è quello di rimanere, ALMENO, al Potere anche se a mezzadria con una coalizione, magari, con l'attuale ammucchiata, ormai accettata sia dalla Europa sia dal Popolo italiano che non potrebbe, perciò, neanche gridare allo scandalo anche se, così, venisse disatteso palesemente il quinto punto, cioè, il non volere che sia accostato «il diavolo e l'acquasanta». 
  • Il PDL dovendosi, inoltre, rifare una finta «verginità» nel campo della legalità democratica, ha concepito che dovesse presentare, per primo, la sua proposta direttamente al Parlamento, come da richiesta di cui al punto secondo, facendo fare al PD la figura dell'inciucione, perchè quest'ultimo aveva chiesto di parlarne in riunioni di «maggioranza». 
  • Il PDL ha concepito, inoltre, che con il «Porcellum» ed il suo incostituzionale premio di maggioranza, il PD o addirittura il Movimento cinque stelle, avrebbe, alle prossime elezioni, la possibilità teorica di governare da solo, per cui ha deciso di correre ai ripari e quindi di abolire il «Porcellum», ormai non più funzionale allo scopo di rimanere al Potere. Il Porcellum,  al più,  permetterebbe di avere un partito compatto attorno al suo Leader, potendo scegliere Lui stesso i suoi servi. Ma anche questo fatto non si è rivelato del tutto esatto, perché Berlusconi è stato oggetto, negli ultimi tempi, da parte dei suoi, di pressioni a non ripresentasi e addirittura è stato oggetto anche di violente contestazioni non più tanto occulte. Questo ha intaccato, quindi, la sua autorità di Capo Partito, dal potere assoluto, essendo il Partito stesso fondato sulle sue fideiussioni bancarie. La nuova Legge elettorale avrebbe dovuto prevedere, quindi, anche la correzione a tutto ciò, e ridare il comando assoluto al Capo partito e non solo...... 
  • Il PDL ha capito che, nonostante i ripetuti annunci di Berlusconi di essere pronto a ripresentarsi, se lo rifacesse, quest'ultimo e tutto il Partito, riceverebbero un sonoro schiaffo dagli italiani. 
  • Il PDL ha capito, conseguentemente, che questo intento potrebbe riuscirgli solo con una nuova legge elettorale ben congegnata, che lo facesse ancora partecipe e, soprattutto, indispensabile alla formazione di un Governo; cioè solo nel caso della formazione della stessa attuale ammucchiata, salvo piccole variazioni. Potrebbe, solo così, creare ad arte, una situazione particolarmente favorevole alle proprie intenzioni!
Questi i probabili capisaldi ispiratori che gli strateghi del PDL, verosimilmente, potrebbero aver pensato, dovesse contenere la nuova Legge elettorale. 

Vediamo, quindi, se tutto ciò è stato tradotto nelle regole della nuova proposta.
Si premette che la nuova proposta del PDL, ripeto, ormai quasi completamente accettata, con piccole modifiche, anche da PD e UDC, si basa su un  Metodo fondamentale, cioè sul 

 «Metodo della dispersione dei voti».
3 FASE. Passiamo, quindi, alla terza fase e vediamo, finalmente, le regole della nuova proposta di Legge Elettorale:
  • La prima regola è che si vota solo il partito e non la coalizione, ( voluto dal PDL per evitare che l'UDC scelga prima delle elezioni);
  • La seconda regola è che le alleanze e la designazione del Premier si faranno dopo il voto ( voluto dal PDL perché spera di diventare primo partito e riposizionare così , ai vertici, Berlusconi );  
  • La terza regola è uno sbarramento ai partitini abbastanza basso (5%), proprio per disperdere i voti, ed è previsto anche il trucco che chi ottiene più dell'otto percento in tre circoscrizioni regionali, si assicura automaticamente anche la rappresentanza in Parlamento. Questo al fine di salvaguardare la Lega e di far entrare in Parlamento più partiti locali collaterali. Favorirà, inoltre, la nascita di "liste civetta" regionali, di quelle che faranno finta di opporsi anche violentemente ai Partiti attuali, ma che dopo le elezioni rientreranno nei ranghi. Esempio? "Vogliamo vivere" di Fede ed altri che già si stanno formando, usando, già da ora, la rete, per intercettare il dissenso e trasformarlo in consenso su di loro.
  • La quarta regola è che il partito, primo nei voti, riceve un premio di maggioranza, all'incirca, del 10 % (come vorrebbe il PDL per far sì che nessun partito riesca a raggiungere la maggioranza del 50+1% necessaria per formare il Governo) o 15% (come vorrebbe il PD perchè pensa, alle prossime elezioni, di potercela fare a governare da solo); 
  • La quinta regola è che vi saranno, molto probabilmente, listini bloccati di partito a livello regionale, probabilmente, per circa un terzo degli eletti o anche più, con al massimo 2/3 nomi per partito e  su circoscrizioni che saranno sempre più ristrette: così le oligarchie dei partiti potranno ancora nominare al minimo 200 deputati e 100 senatori e, soprattutto, far rientrare in Parlamento, con matematica certezza, i loro parlamentari, quelli che le Segreterie considerano di più alto livello politico e partitico, che diversamente sarebbero spazzati via dal voto popolare. Se veramente fossero elementi di così alto livello, cosa avrebbero da temere, mettendosi in gioco e affidandosi al giudizio degli Italiani? Il Problema è che gli elettori non conoscono alcuno di questi deputati, al più li hanno visti in televisione o nelle aule giudiziarie!
  1. La sesta regola è che vi saranno:
    • o le preferenze (come vorrebbero il PDL e l'UDC) che ripristinerebbero "il voto di scambio" e quindi il controllo stretto sulle votazioni da parte delle Lobby, delle cricche affaristiche e anche della malavita organizzata ;
    • o i collegi uninominali, cosiddetti proporzionali (come vorrebbe il PD), che eleggerebbero la restante parte del prossimo Parlamento, ma, con un meccanismo perverso;  infatti, i voti di ogni collegio verrebbero raggruppati per circoscrizione (quanto grande, ancora non si sa) e i seggi verrebbero assegnati proporzionalmente ai candidati che hanno preso la percentuale più alta nei singoli collegi. Questo significherebbe che non è affatto detto che chi prende più voti in un collegio. venga eletto, né che chi ne prende meno, sia escluso. I voti di ogni collegio, infatti, verrebbero gettati in un unico calderone, una mega circoscrizione che racchiuderebbe molteplici collegi, al punto da comportare, l’effetto perverso che un collegio possa non avere candidati eletti e altri collegi ne abbiano due o più di due, secondo una logica che è tutto, tranne che proporzionalistica. 
    4 FASE. A questo punto, passando alla quarta fase, chiediamoci se queste regole rispettano il Principio : 
    “COSI' VUOLE IL POPOLO”!

    Tali regole, come è evidente da quanto detto, le hanno calibrate solo sui diversi "DESIDERATA DEI PARTITI", in dispregio ai "DESIDERATA  DELLA OPINIONE PUBBLICA" e del Principio Costituzionale che recita: “il Popolo è sovrano”!

    Tutte queste regole, rispettando il Metodo della dispersione dei voti, confrontate con i Desiderata popolari, sono tutto quello che il Popolo, invece, non vorrebbe.

    Esse traducono, infatti,  i seguenti Principi
    1. quello di evitare che scelgano gli elettori sia dal lato Governo, scegliendo la coalizione, sia dal lato Candidature, scegliendo il candidato, facendo, però,  credere loro  tutto il contrario;
    2. quello di impedire che si formino coalizioni dichiarate prima del voto, e assicurare al Partito vincitore un effettivo controllo sulle future coalizioniDi fatto, il premio di maggioranza diventerebbe il fattore che seleziona il partito leader della coalizione, ma non la coalizione stessa che sarebbe, quindi, formata esclusivamente al servizio dello stesso partito leader e solo su "interessi di bottega" degli alleati costretti a piegarsi per racimolare qualche "posto al sole". 
    3. quello di evitare che vi sia un Partito, o un Movimento, che possa avere matematicamente la  maggioranza. L'intento è quello di favorire un possibile ritorno alla "attuale ammucchiata", magari con Premier Monti, ma non è detto che sia l'unica opzione; infatti la prossima campagna elettorale sarà sicuramente una specie di referendum su Monti. Potrebbe, perciò, avverarsi che, con una appropriata campagna propagandistica contro i più discussi provvedimenti dello stesso Governo Monti (dichiarando: no IMU su prima casa, abbassiamo le tasse, un milione di posti di lavoro specialmente ai giovani, usciamo dall'euro, contrastiamo la " culona" ed altre pericolose bugie di vecchio stampo), il PDL ridiventi, alle prossime elezioni il primo Partito. Berlusconi, allora, automaticamente ridiventerebbe Premier, a dispetto della maggioranza degli italiani che sicuramente non lo voterebbero più in quel ruolo, oppure potrebbe ambire "al Colle", forte del ricatto che il PDL potrebbe esercitare sugli altri partner, impossibilitati a governare da soli!  
    4. quello di evitare che Monti, o chi per lui, si presenti come  Premier con una coalizione di Partiti scelta da lui, prima delle elezioni. Vogliono che il Leader sia scelto dai Partiti esistenti e, quindi, sia sempre sotto ricatto delle loro Segretarie.
    5. quello che farà sì che basterà ad un Partito solo il 36% del consenso degli italiani per governare (col 15% del premio di maggioranza). Tale percentuale di consenso, in altri Paesi, è quello di un partito sconfitto, non di un partito di Governo. Per altro, oggi, i Partiti con più ampio consenso raggiungono al massimo il 20%, per cui, matematicamente parlando, tutto ciò porterà alla riedizione della "attuale ammucchiata", con un Premier che sceglieranno esclusivamente i Segretari di partito, esautorando così anche le Prerogative del Capo dello Stato al quale, la Costituzione attribuisce il compito di scegliere i Governi.
    6. quello che, essendo, questa Legge, di fatto uguale al “proporzionale della prima Repubblica, salvo il premio di maggioranza, permetterà


      il "Ritorno"...«all'Andreottismo» e «al Craxismo» ancora più beceri. 

    7. quello che farà sì che i Governi, decisi solo dai Partiti e solo dopo le elezioni, non avranno alcuna legittimazione di voto da parte del Popolo.  Quindi i Governi, sarebbero democraticamente illegittimi, instabili, decisi e controllati, di volta in volta, esclusivamente dalle Segretarie di Partito; quindi avremo Governi più ricattabili da parte delle stesse "OLIGARCHIE PARTITICHE", a loro volta, totalmente incontrollabili da parte delle forze democratiche, ma, verosimilmente, controllate strettamente dai "Poteri Forti".
    8. quello che permetterà che ogni "atto" di Governo, verrà concretizzato e deciso in conciliaboli segreti, al di fuori del Controllo e delle Approvazioni degli Organi Parlamentari.
    9. quello che farà sì che le Camere  verranno  ridotte al ruolo di "Notai", ancora di più che nell'era Berlusconi (che inaugurò tale sistema), cioè al ruolo di organi di ratifica  di decisioni prese all'interno delle segrete stanze dei Partiti.
    10. quello che farà sì che lo Stato riprenderà, come in passato, la funzione di vacca da mungere, con il Debito Pubblico che, perciò, ricomincerà a salire di nuovo perché usato per premiare gli «amici» o  favorire azioni “populistiche”.
    11. quello che farà sì che i Governi avranno vita breve, perché sempre sotto ricatto dei loro "Protettori".
    12. quello che farà sì che snaturerà ancora di più i partitiperché essi saranno, ancora di più, "terra di conquista" di potenti lobby economiche (i cosiddetti "POTERI FORTI" di cui sopra)  che, con i loro capitali, attraverso l'acquisto di tessere (tessererebbero, come al solito, anche i morti e persone a loro insaputa), punteranno a portare ai vertici e, quindi, al comando, i propri "servi" così da "mettere le mani", per una specie di proprietà transitiva politica,   sui vari Governi della Nazione.
    Tutto questo avverrebbe in barba e in spregio all'ennesimo referendum votato dagli italiani che hanno deciso, a suo tempo, di volere il "maggioritario" per garantirsi non solo la governabilità ma, soprattutto, per riaffermare il Potere del Popolo che, secondo Costituzione, è "SOVRANO, IN  DEMOCRAZIA!»

    E' di oggi l'appello di Monti: Serve una Legge Elettorale  che dia stabilità di Governo.
    Secondo voi, questa Legge Elettorale raggiungerà tale obiettivo? Pensate sia ingiustificata la diffidenza dei Mercati e dei Governi esteri nei confronti della nostra classe politica e quindi della Italia stessa?

    CONCLUSIONI:

    L'assurdo di questa situazione è che, vista la attuale pessima situazione, in termini democratici e morali, all'interno dei partiti, e la loro incapacità ad amministrare, nel mentre noi vorremmo che questi avessero meno Potere e meno soldi a disposizione da poter spendere senza rendicontare, dovremmo, invece, rassegnarci al fatto che, con questa nuova Legge Elettorale, sarebbero proprio questi Partiti e, soprattutto le loro Segreterie, che la farebbero da Padroni.

    Questo concretizzerebbe definitivamente la sconfitta della "DEMOCRAZIA" e  l'affermazione della "OLIGARCHIA PARTITICA", le cui fila, però, verrebbero, probabilmente, tirate occultamente, come detto, dai "POTERI FORTI".
    Mancherebbero, a questo definitivo passaggio verso la oligarchia, dopo la approvazione di una siffatta Legge Elettorale,  solo: 
    • "una Legge Bavaglio" per bloccare le proteste Popolari sul web;
    • "una Legge antintercettazioni" per bloccare le intercettazioni della Magistratura, così da togliere, a quest'ultima, l'arma principe delle indagini sull'accertamento dei reati commessi dai Politici e dai loro amici. 
    Si stanno preparando a farlo, comunque, (vedi la polemica sulle intercettazioni Capo dello Stato) e vi aggiungeranno, come sovrappeso, anche:
    •  "La legge, intimidatoria e salva processi, sulla "Responsabilità civile, diretta, dei Giudici".
    •  Il tutto collegato, ad arte, ad un ormai inefficace "Decreto Anticorruzione" in  corso di approvazione.
    Faccio questa pesante affermazione perché "il conflitto di interesse", causa di tutto ciò", è, ormai, da tempo, radicato profondamente all'interno di tutti i partiti e riguarda, in modo sempre più accentuato,  gran parte dei loro Dirigenti nazionali e locali. 
    Chiedetevi il perché tale piaga, che affligge solo l'Italia e forse qualche Paese dittatoriale del terzo mondo, non sia stata mai affrontata e risolta!
    La risposta è, che se passasse una tale Legge sul conflitto di interesse, grandissima parte degli attuali Dirigenti nazionali e locali non potrebbero più ricandidarsi. 
    Eppure, con questa proposta di Legge Elettorale, ennesimo sfregio agli italiani, saranno proprio loro, quelli  che vedranno accresciuto il loro potere.

    Qualcuno ( esponenti della Lega), sta già minimizzando il tutto, sentenziando ( evidentemente in malafede e per distrarci):
    "abbiamo problemi più gravi di un cambiamento di Legge Elettorale, a causa della crisi internazionale. Per la nostra situazione economica, una legge elettorale vale l'altra, perché non produce alcun danno!"

    Rispondo:
    Proprio perché siamo in piena crisi economica ci si aspetterebbe che fossero privilegiati la compilazione e la presentazione di "Programmi di Governo" che possano affrontare tale problema, quello, appunto, della crisi economica, per poi farli scegliere, col voto, ai cittadini.

    Invece, così, vogliono farci ricadere nella trappola del voto  per "appartenenze" che, minimizzerebbe, di fatto, il ruolo dei Programmi e quindi del Governo, e il ruolo dei Rappresentanti eletti; privilegerebbe, invece, esclusivamente il dominio delle Oligarchie Partitiche, oggi, inette, incapaci e detentrici di pesanti conflitti di interessi. 
    Le scelte che faranno, presumibilmente, saranno, quindi, sempre condizionate sia dai loro interessi privati, sia dagli interessi del Partito, sia da quelli dei Poteri Forti e NON DAGLI "INTERESSI PUBBLICI".
    Questa proposta di Legge Elettorale, comunque, non è neanche originale, perché ricalca 
    "La Legge Elettorale Greca".

    Con tutte le leggi da copiare che funzionano nei Paesi civili del mondo, proprio quella greca stanno copiando? Ora pensate a quello che è successo in quel Paese e vi rendete conto dove ci porterà!
    Essa, infatti, probabilmente accentuerà ancora di più la nostra crisi economica e il sentimento anti europeista, proprio per la incapacità e la malafede della vecchia Politica, esclusivamente legata ai Partiti, lontani dalla Società. Inoltre, si assisterà alla probabile nascita di formazioni sempre più estremiste, di destra o di sinistra, come sta accadendo in Grecia, proprio per il quadro di instabilità governativa.
    Potrebbe, quindi, anche accaderci, per assurdo, di dover rimpiangere il "Porcellum"! 
    Nella Seconda Repubblica, infatti, col Porcellum,  il Popolo non sceglieva i candidati ma, almeno, sceglieva la coalizione; domani, con questa Legge, non sceglierebbe neppure quella.

    Eppure sarebbe stato semplice chiudere il discorso sulla Legge Elettorale; sarebbe bastato , infatti, approvare un solo articolo:
    " il Porcellum è abrogato! Si ritorna al Mattarellum". 
    Il Mattarellum era, sicuramente, una Legge imperfetta (del resto, non ne esiste, una, perfetta, in tutto il mondo) ma almeno era largamente Democratica!
    Invece ci sono voluti mesi e mesi di proteste popolari e numerosi richiami da parte del Capo dello Stato,  per avviare una discussione, con litigi, per altro non ancora terminata, di cui sicuramente l'unico scopo, ormai evidente, è:
    "FREGARCI"
    In conclusione, penso che se questi nostri Politici mettessero, nel Governare, non dico tanto, almeno la metà dell'impegno e della intelligenza che, invece, mettono nel trovare soluzioni per fregarci, questo sarebbe un Paese primo al mondo, in termini di coesione sociale, di giustizia, di ricchezza, di civiltà e altro ancora.

    Mandiamoli a Casa tutti

    sopratutto, quelli che voteranno una tale Legge Elettorale, che poi saranno gli stessi o che hanno votato o che hanno fatto finta di opporsi al Porcellum!

                          I danni li facessero a Casa loro!

    Un abbraccio

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    1 commento:

    1. Alla fine non faranno nulla di buono continueranno con la farsa della legge elettorale tutelando i propri interessi.Un cordiale saluto.

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