giovedì 23 agosto 2012

REDDE RATIONEM!

Care amiche e cari amici,

dopo la fase delle analisi, è ora di fare alcune considerazioni rispetto a quanto accaduto in Italia dagli anni '70 ad oggi e di quanto Monti ha fatto finora.
Ovviamente le faremo davanti ad una buona tazza di caffè e davanti ad una rosa rosso sangue.
Abbiamo visto nei Post precedenti quali sono stati i problemi che hanno determinato la nostra crisi attuale, e chi li ha provocati.
Tali problemi ho cercato di spiegarli , in modo articolato, anche se inevitabilmente in modo lungo, al fine, però, di mantenere la necessaria unitarietà dell'analisi; tali problemi ci hanno portato a questo stato di cose drammatiche, dopo lo scatenarsi della crisi mondiale ed europea. 

Ora, con Monti, stiamo facendo i virtuosi ( parlo dei sacrifici del ceto medio basso e delle PMI), accettando di tutto, perché pensiamo che solo noi possiamo eliminare gli aspetti negativi in cui ci hanno portato Berlusconi, le Grandi Imprese, le Banche e la casta; purtroppo, stiamo facendo come Santa Chiara che mise le porte di ferro alla stalla dopo, però, che erano scappati i buoi, come già detto in un altro mio Post di pari titolo. 

Le crude cifre della mancata crescita, però, indicano che nei prossimi anni, nonostante  la nostra determinazione e i nostri sacrifici, senza l'aiuto di una Europa Politicamente Unita e Solidale, non saremo mai in grado di farcela da soli, se, per di più , fossimo ancora costretti a proseguire sulla strada imposta dalla Germania della Merkel che obbliga che: «ogni Paese deve pagarsi da solo il suo debito, in tempi strettissimi e senza una Banca Centralche lo sostenga». Su di noi incombono, infatti, a causa del «Fiscal Compact» e delle «necessità primarie» statali, manovre annuali obbligatorie da 110 miliardi di euro e, a causa della attuale crescita negativa della nostra economia, difficilmente riusciremo a farcela da soli. 
(Per inciso, questa infelice frase detta dalla Merkel, nel novembre 2008, durante una riunione a Parigi, dopo una tempestosa riunione con il FMI,  ha innescato la attuale crisi europea e ha avviato la speculazione sui debiti pubblici. Quando la disse, infatti, si era ben lontani dallo scatenarsi della crisi stessa che, appunto, si scatenò immediatamente dopo, perché i mercati cominciarono a guardare con diffidenza la solidità dell'Europa e dell'Euro, nel suo complesso e, soprattutto a guardare con preoccupazione la solvibilità dei Paesi con più alto Debito Pubblico. Quest'ultimi, diventavano, ai loro occhi, inaffidabili anche perché erano abbandonati a loro stessi, non potendo, essi, infatti, confidare in alcuna solidarietà o strumento di difesa europeo.)

Monti, il 10 agosto 2012, ha avvertito i Presidenti delle Camere che potrebbe essere necessaria una riapertura delle stesse per chiedere aiuto alla Europa. 

  • Se avverrà ciò, questo significherà che noi, Italia, dovremo cedere la nostra Sovranità in fatto di economia, e saremo COMMISSARIATI, perché dovremo sottostare ai famosi DIKTAT della TROIKA; 
  • se avverrà ciò, questo significherà,  che, da quel momento in poi, "LE FINANZIARIE STATALI" non le faremo più noi, ma l'Europa e i Paesi del Nord;
  • se avverrà ciò, questo significherà che dovremo "RINGRAZIARE" ancora di più (Si fa per dire!) i Governi di questi "ultimi 20 anni" (in particolare Berlusconi e Tremonti, Fini e Casini, appoggiati dalla Lega), che, invece di risolvere, hanno peggiorato il nostro Debito Pubblico (portandolo dal 100 al 120%) e non hanno varato una Politica Industriale efficace, facendo,così, diminuire drasticamente il PIL (da -04 a -2,5% su base annua 2011).
Per questo Monti sta cercando, disperatamente di spingere sull'acceleratore della solidarietà con gli altri Paesi europei e sul cambiamento dello Statuto della BCE, o quanto meno su una nuova strategia di intervento da parte della Banca stessa, in accordo con Draghi, che limiti, almeno, l'aumento dello Spread e quindi diminuisca gli interessi dovuti per rifinanziare il Debito Pubblico. Questo sta portando alla ribellione dei Paesi del Nord Europa che parlano di "italianizzazione, con Draghi, della BCE" e stanno pensando di fare una nuova moneta il  marco-fiorino abbandonando l'euro.
Non vi nascondo a questo punto il mio sgomento, di fronte al protervio atteggiamento dei Paesi del Nord Europa che, con il loro atteggiamento, appunto, forse voluto, stanno "desertificando industrialmente" il Sud Europa, per eliminare la concorrenza, depauperandolo delle risorse umane migliori che stanno emigrando verso di loro, a causa, anche, della cecità delle nostre politiche industriali. Evidentemente non credono più al mercato unico europeo e pensano di poter sopperire alla diminuzione delle esportazioni nella UE, cercando sia di distruggere il sistema industriale di altri paesi concorrenti come l'Italia, sia aumentando la loro penetrazione nei mercati in paesi come la Cina e i Paesi dell'est, forti della loro politica industriale basata sulla innovazione.
Credo che, forse, stiano facendo «i conti senza l'oste»anche perché  i Paesi succitati stanno innovando il loro sistema produttivo e quindi la faranno, in seguito, da padroni nel mercato mondiale!
Per rendere più completa questa nostra analisi articolata sulla crisi, penso  sia necessario chiarire, a grandi linee e, per il momento, senza alcun giudizio in merito,  il perché Monti abbia fatto:
  • il Decreto Salva Italia; (per bloccare la deriva pericolosa verso il baratro e limitare al massimo l'aumento del Debito Pubblico); 
  • Le Riforme strutturali sulle Pensioni, sulle liberalizzazioni, sulle semplificazioni, sulla riforma del Lavoro, sulla CIG; (per aumentare la produttività e cercare di eliminare le vecchie storture in ambito assunzioni e licenziamenti); 
  • La Spending review; (per diminuire il fabbisogno statale e gli sprechi); 
  • Il decreto anticorruzione; (per diminuire una piaga che vede l'Italia al primo posto in Europa); 
  • Ha reso più efficiente l'intervento del Fisco; 
  • Ha reintrodotto l'IMU; (per reperire risorse); 
  • Il Decreto sviluppo per cercare di di sburocratizzare il mondo della impresa e liberare capitali; 
Ora sta pensando, in attesa dei nuovi provvedimenti sullo sviluppo, alle dismissioni del Patrimonio pubblico, per poter rispettare gli obblighi del fiscal compact e del pareggio di bilancio, negli stretti anni programmati dalla famosa lettera di Tremonti che, sicuramente è l'ennesima e forse la più grande fregatura, per gli italiani, da parte del Governo Berlusconi. Infatti, ci costringerà a depauperarci del nostro patrimonio pubblico perché entrambi questi obblighi, deprimendo la domanda di beni e servizi, porteranno ad una "deflazione" fortissima in Italia e in tutta l'area euro, che inciderà, a sua volta, in modo ancor più drammatico sulla economia italiana ed europea. E' probabile che della dismissione ne approfitteranno, come al solito, gli sciacalli capitalisti che compreranno, a prezzi stracciati, i pezzi più pregiati della nostra ricchezza immobiliare pubblica. Viene da pensare, se non fosse che non lo ritengo così intelligente, che sia stato l'ennesimo favore che Berlusconi abbia fatto, prima di "far finta" di andare via, a sé stesso e ai suoi amici capitalisti, nel creare una ulteriore occasione di arricchimento a spese della povera gente. Ora, forse, questa azione Berlusconi la vuole veramente e la appoggerà indiscriminatamente!

SUBIREMO UNA VERA E PROPRIA ESECUZIONE IMMOBILIARE, CON RELATIVA ASTA ALL'INCANTO!
Queste azioni succitate di Monti, hanno risposto, comunque, alla necessità di voler affrontare e cercare di risolvere i problemi che hanno incalzato il Paese, evidenziati in questi miei due Post e fanno capire, anche, che, l'attuale Governo dei tecnici , uno straccio di analisi sulle cause della crisi Italiana almeno lo ha fatto, agendo, poi, di conseguenza. 
Berlusconi, invece, con il compare Bossi e con il terzo incomodo, Tremonti, come ebbi a dire nel mio post di ugual titolo, sono stati "Due Ciechi a fare a sassate", vista la loro incapacità addirittura anche a capire come muoversi. 
Ovviamente il mio non è affatto un giudizio positivo sull'azione di Monti, in quanto con i suoi decreti, in alcuni casi "rabberciati" (come il decreto sul lavoro), in altri casi "non risolutivi" e, comunque, in tutti i casi, improntati sulla "austerità" (teoria che deprime ancora di più l'economia), egli ha sempre, comunque, operato a sfavore del ceto medio basso e delle PMI, perpetuando, per esempio, la sperequativa politica dei redditi e dell'accumulo della ricchezza, esaltata dal Governo Berlusconi, dimenticando, volente o nolente, forse, una parola magica che aveva detto all'inizio del suo mandato e che aveva creato forti aspettative in tutti, la:
EQUITÀ'
Probabilmente, se proprio volessimo dargli, a tutti i costi, qualche attenuante, egli non ha rispettato quanto promesso, sia per la sua visione da grande Ragioniere proveniente dal mondo dell'Alta Finanza, e ancora appartenente ad essa, sia perché ancora oggi Berlusconi ne condiziona l'attività, come è evidente dal mancato avvio dell'asta sulle nuove frequenze (ex beauty contest, per i quali sono passati nove mesi dalla promessa di farla) e dal mancato avvio, in modo concreto, della digitalizzazione avanzata che danneggerebbe Mediaset. Oggi Monti ha detto che a settembre le avvierà. Speriamo!
Prova ne è di questo, che, non appena vi sono motivi di contrasto (Monti: "con Berlusconi, Spread a 1200"), il PDL fa mancare il voto durante le votazioni di alcuni emendamenti, come è accaduto in questi ultimi giorni, per far capire e ricordare a Monti e al Paese, CHI E' ANCORA OGGI IL PADRONE. 
Di qui la necessità da parte di Monti di porre, ogni volta, la TANTO VITUPERATA "FIDUCIA" sui vari decreti succitati  ( il PDL, in tutte queste occasioni, ha sempre protestato dimenticando che, con loro, "la fiducia" era  pratica normale di Governo, per salvare la legislatura) .

VI E' DA DIRE, INOLTRE, CHE QUELLI DEL "PDL", (UNITAMENTE AGLI ALTRI DELLA "AMMUCCHIATA"), QUEI DECRETI LI HANNO, PERFINO, MODIFICATI, CON EMENDAMENTI, E LI HANNO VOTATI, COMPATTI, DIVENTANDONE, PERCIÒ, 


CORRESPONSABILI A PIENO TITOLO!

LA LORO "QUOTIDIANA" FALSA PROPAGANDA, (tramite il "Giornale" e "Libero"), INVECE, ORA STA CERCANDO DI ADDOSSARE OGNI RESPONSABILITÀ  AL SOLO  MONTI, DICENDO CHE LORO, I DECRETI, LI AVREBBERO FATTI MEGLIO! (RIDICOLI!)! 
Il Governo Berlusconi, inequivocabilmente, sia con il mancato contrasto alla diminuzione del PIL, sia con una politica di guasti morali e sociali, e, soprattutto, con l'aumento del Debito Pubblico,  ha creato l'innesco esplosivo di una spirale che ha trascinato, in questi ultimi mesi, l'Italia sempre più nel Gorgo del fallimento. Se si pensa, poi, che, gli stessi personaggi che ci hanno portato al fallimento, stanno ancora al Potere e hanno l'idea di ripresentarsi alle prossime elezioni, c'è da pensare che vi è una aberrazione nel nostro Sistema Politico. Infatti esso fa comandare ancora le oligarchie partitiche che hanno provocato tale disastro, nonostante il giudizio altamente negativo della Opinione Pubblica, della quale, chiaramente, non hanno paura, forti come sono, del controllo dei media, con i quali fanno propaganda drogata.
Il titolo di questo Post  è ispirato dal Vangelo secondo Luca 16,2.
"L'evangelista racconta di un uomo ricco che aveva affidato la gestione dei propri beni ad un amministratore. Quando gli giungono all'orecchio voci di una allegra gestione del patrimonio affidatogli, lo chiama alla propria presenza e gli chiede conto del suo operato dicendo: "redde rationem villicationis tuae: iam enim non poteris villicare": rendimi conto della tua amministrazione, perché non potrai più amministrare."
Anche il Popolo italiano dovrà chiedere spiegazioni ai responsabili dei nostri attuali problemi, siano essi responsabili di impresa, siano essi responsabili Politici, se vorrà diventare un Popolo Civile e Democratico!

RICORDATEVI, perciò, di TUTTO QUESTO 

ALLE PROSSIME ELEZIONI E FATE IN MODO CHE, CON IL VOSTRO VOTO  PONDERATO, SI ARRIVI, FINALMENTE, AL BIBLICO
"REDDE RATIONEM"! 


anche se si stanno ripreparando per fregarci ancora una volta, con una nuova legge elettorale  (quella del PDL), ma di questo ne parleremo nel prossimo POST.

  
Un abbraccio

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