Care
amiche e cari amici,
oggi, vorrei ripetere un vecchio rito inaugurato nel "caffè da Graziella", quello, cioè, del conversare tra di noi, sorseggiando un buon caffè, dolce e
corroborante, inebriandoci, altresì, davanti ad una rosa coloratissima,
profumatissima e senza spine. Voglio ripetere tale rito, per contrastare il nero plumbeo e
puzzolente della cappa politica che, incombendo minacciosa sull'intero
Paese, portato quasi alla rovina, rende amara la nostra
esistenza e ci toglie ogni energia e speranza.
Mettevi comodi, servitevi da soli e, magari, bevetelo a piccoli sorsi, con calma, perché il "caffè da Graziella" va preso in questo modo!
1) PREMESSA:
In
questi giorni in cui veniamo mediaticamente bombardati dagli
atteggiamenti perversi dei responsabili della Politica nostrana, piuttosto che dalla risoluzione
dei problemi e dei guai, all'ottanta per cento provocati dagli stessi, non voglio disquisire, qui, su questi figuri, protagonisti di questo schifo, o analizzare quello che dicono e/o quello che fanno.
In questo momento di grande impotenza da parte mia, e credo di tutti, posso, solo:
- Lanciare una invettiva alla Savonarola, tipo: "POLITICI, pentitevi dei vostri peccati ed espiate le vostre colpe, chiedendo scusa agli Italiani fino alla terza generazione futura! Fate l'interesse del nostro bel Paese, oppure, andate via e restituite il maltolto!"
- Fare un "résumè" sugli avvenimenti politici e riflettere su di essi, usando una specie di disamina storica ed eziologica, magari, imperfetta, perché dedotta solo dalle mie passate letture; una disanima, anche se necessariamente lunga, abbracciando oltre venti anni di vita politica, ma tendente, soprattutto, a chiarire, almeno in parte: QUANDO, COME e PERCHE' è successo che la nostra Politica si è deviata, allontanandosi dal rispetto della "Costituzione" e del "Popolo Sovrano", diventando una "Leonessa lasciva", così come l'avrebbe chiamata Savonarola.
- Individuare, con ciò, CHI SONO STATI I PRINCIPALI RESPONSABILI di questa deviazione e i loro metodi,
- Cercare di capire quali CONSEGUENZE, tutto questo, ha comportato per il Paese,
- provare ad individuare, almeno, quali PRINCIPI valorizzare, in modo prioritario,
- individuare, a conclusione, quale STRUMENTO democratico, anche minimo, utilizzare, per invertire la attuale tendenza della Politica.
2) ANTEFATTO:
L'Italia appare, ormai, smembrata sia a livello
geografico ed economico con l'esaltazione sistematica delle peculiarità negative più che di quelle positive, sia a livello di modi di pensare su come vivere nel
privato e nel pubblico.
Sembra
di vivere durante il periodo dei Borgia, quello della fine del 1400,
con una Italia , appunto, smembrata e corrotta da giochi di potere e di alleanze
posticce e variabili tra "SIGNOROTTI", oggi come allora, all'interno di un gioco di
cui, NOI POPOLO SOVRANO, siamo, incredibilmente, semplici pedine, inconsapevoli
e ininfluenti, ancora oggi, nonostante una Costituzione democratica; pedine
da spostare su una scacchiera, appendice, però, oggi, a sua volta,
di un gioco di scacchi ancora più grande, cioè, quello Europeo, dal
quale siamo esclusi perché deboli, e che porterà, forse, al predominio un gruppo di popoli forti (quelli del Nord, "STATI PADRONI") sull'altro gruppo di
popoli deboli (quelli del Sud,"VITTIME"). Questo scontro avviene perché " L'IDEA EUROPEA" è vuota, in quanto l'aggregazione degli Stati Europei non è stata mai basata su un "PROGETTO POLITICO" ma, piuttosto, sulla "RECIPROCA CONVENIENZA".
Comunque, in Italia, non so se Savonarola vorrebbe, oggi, rivolgere a noi e ai centri di Potere il
sermone intitolato “la Leonessa lasciva”, oppure,
vista la impossibile situazione, si ritirerebbe sconsolato, a fare
l'eremita.
Ma
credo che, invece, da parte mia, sia opportuno far conoscere e
rilanciare il suo sermone che appare il più attinente alla attuale
situazione, almeno per cogliere alcuni aspetti in comune:
L'invettiva,
allora, era rivolta alla Chiesa corrotta e, spiritualmente, molto
distante dalle sue origini!
Se
vivesse oggi, Savonarola la lancerebbe contro la attuale Politica, che
come una "Ecclesia" corrotta, ha abbandonato, da un certo periodo in poi,
le sue pure origini, in questo caso democratiche, da Madre buona
verso il popolo, diventando “una leonessa lasciva”.
Savonarola
oggi converrebbe che gran parte della Politica, nell'immediato
dopoguerra, era, infatti, come una “Bella Madre” e alcuni suoi figli, quelli, cioè, nelle Istituzioni e nei Partiti, erano veri "statisti" (De Gasperi, Fanfani, Moro, Pertini, etc.), interessati più al bene pubblico che a quello privato e le dispute
politiche erano incentrate non su quale capobanda fosse il migliore o
il più spregiudicato e criminale ma su quale fosse la via per
arrivare ad un minimo di felicità collettiva, pur con tutte le
limitazioni derivanti dalla imperfezione della mente umana.
Questa
Madre, la nostra Politica, oggi, infatti, non allatta più le sue
creature, facendole crescere, come durante il “boom economico”,
né domina più le Fiere della Economia, ma è diventata, appunto, come la “leonessa” del Savonarola che sta con i suoi figli in
mezzo ai “leoni” (le banche, la finanza speculativa e i malavitosi) e, dedita,
come è, alla lascivia, li sta facendo morire di fame o li sta
facendo sbranare dai leoni stessi.
3) FATTO:
3) FATTO:
A) QUANDO E' INIZIATO TUTTO CIO'?
La
trasformazione della Politica, da bella donna e madre buona, rappresentata da una Italia Turrita, a "Leonessa lasciva", è iniziata all'inizio degli anni '90, con prodromi negli anni '80.
B) CHI SONO I PROTAGONISTI E QUALI MODALITA', OGNUNO DI LORO, HA MESSO IN ATTO PER OPERARE TALE TRASFORMAZIONE?
B1) L'ha iniziata Craxi, con le sue appendici piduistiche, che ha basato la sua Politica, sul mito dell'uomo forte e sul mito del partito egemone a cui “la più bella Costituzione del mondo andava già stretta”.
B) CHI SONO I PROTAGONISTI E QUALI MODALITA', OGNUNO DI LORO, HA MESSO IN ATTO PER OPERARE TALE TRASFORMAZIONE?
B1) L'ha iniziata Craxi, con le sue appendici piduistiche, che ha basato la sua Politica, sul mito dell'uomo forte e sul mito del partito egemone a cui “la più bella Costituzione del mondo andava già stretta”.
Per far affermare tali idee, Craxi, incoraggiò e guidò, personalmente, l'assalto alla
diligenza della democrazia e ai valori che essa trasportava, non
ultima l'onestà, in tutte le sue accezioni, che
divenne sinonimo di fessaggine; tant'è che la definizione di "uomo
onesto”, allora come oggi, era ed è sinonimo di "uomo stupido e inutile".
Il suo
posto venne preso dalla:
furbizia
del delinquente.
Ancora
oggi è così, anche alla luce di quanto è successo di recente, a conclusione
dell'inspiegabile e immonda sceneggiata, dal titolo "
fiducia sì, fiducia no, fiducia ni"!
Questo sostituire
l'onestà con la furbizia del delinquente, è stato ed è, ancora
oggi, una formidabile spallata ai sacri valori che hanno portato, decenni fa, al
successo materiale e morale, il nostro Paese. Allora, a Craxi, la sostituzione non
riuscì appieno, sia per la solerte allerta di un gruppo di
magistrati, sia perché quelli che Savonarola avrebbe definito i “leoni” (la P2, la finanza e i poteri
forti) poco si fidavano del craxismo egoista e famelico e sia perché,
nel PCI, il gruppo dirigente era ancora decente e conservava un
minimo di considerazione protettiva verso il proprio “primato
morale”, anche se al suo interno vi era un'ala che ammirava
e, quindi, difendeva Craxi, cioè quella in cui c'era anche
Napolitano.
B2) La sostituzione
della onestà con la furbizia del delinquente e il connubio
perfetto con i leoni (le banche, la finanza speculativa e i
Poteri forti), la Politica, li trovò, poi, quando
divenne capobanda di un partito padronale, Berlusconi, piduista iscritto, nonché sodale in affari con Craxi e con altre potenze finanziarie non meglio
definite.
Da
questo momento in poi, la “lascivia in politica” si
diffuse nel Paese e trionfò grazie a tre armi potentissime usate da Berlusconi in modo spregiudicato:
la
demagogia, il populismo e il qualunquismo.
Potrebbero
sembrare sinonimi, ma ognuno di loro, grave di per sé, aggiunge
all'altro un'altra perversione.- La demagogia, è l’abilità dei politici ad assicurarsi dei vantaggi raggirando il popolo con discorsi ingannevoli.
- Il populismo, è l'azione di tutti quei movimenti politici che, cavalcando l’onda del malcontento popolare verso la classe dominante, tentano di effettuare un ricambio politico a proprio favore, usando un linguaggio aggressivo, di facile presa sulla popolazione. I politici al potere usano tale termine in senso dispregiativo, ma, in realtà, essi stessi lo usano. La popolazione, quindi, indipendentemente da chi lo usa, viene così, comunque e sempre, ingannata, specialmente quando, la stessa, è disinformata, ignorante e frammentata e, quindi, facile da manipolare.
- Il qualunquismo, è la sfiducia nelle Istituzioni e nei Partiti politici, visti come distanti dal popolo, non rappresentativi e quindi d’intralcio alla libertà. Esso, poi, tende a identificare la suddetta situazione come fisiologica della democrazia, portando a pericolose derive anarchiche o, peggio, autoritarie.
Controllate e vi accorgerete che tutti i discorsi e le azioni di Berlusconi e C. si sono sempre ispirati e si ispirano ancora oggi a questi principi, compreso il tentativo di cambiare la Costituzione, non ultimo, perché si propone il sistema del Presidenzialismo, che, in queste condizioni, sarebbe solo un "salto nel buio".
Ovviamente l'uso di questo metodo, oggi, è generalizzato, e a questo, sia l'intera Politica sia il Popolo, si sono, purtroppo, assuefatti!
Per questo, dopo mesi e mesi di dibattito propagandistico, la sentenza di condanna per frode fiscale emessa contro Berlusconi, viene giudicata da molti, ovviamente, su istigazione di questo "delinquente", sempre come un aborto giuridico, così come la legge Severino.
Per questo motivo, nessuno ha mai posto l'accento sul fatto che Berlusconi doveva essere condannato da tutti per la sua criminale spregiudicatezza politica e, da subito, al primo apparire sulla scena politica, doveva essere cacciato!
Ovviamente l'uso di questo metodo, oggi, è generalizzato, e a questo, sia l'intera Politica sia il Popolo, si sono, purtroppo, assuefatti!
Per questo, dopo mesi e mesi di dibattito propagandistico, la sentenza di condanna per frode fiscale emessa contro Berlusconi, viene giudicata da molti, ovviamente, su istigazione di questo "delinquente", sempre come un aborto giuridico, così come la legge Severino.
Per questo motivo, nessuno ha mai posto l'accento sul fatto che Berlusconi doveva essere condannato da tutti per la sua criminale spregiudicatezza politica e, da subito, al primo apparire sulla scena politica, doveva essere cacciato!
Doveva
essere condannato, da tempo, infatti, come
DELINQUENTE
POLITICO,
senza
aspettare l'intervento della Magistratura che lo scoprisse e lo condannasse anche come
DELINQUENTE
COMUNE.
"Il
delinquente politico, per definizione, è un individuo che commette, con la Politica, crimini anti-sociali e anti-democratici, contrari, cioè, ai canoni della società e della democrazia, così come essa è organizzata dalla
Costituzione".
E' un DELINQUENTE POLITICO, colui che fonda la sua azione sul principio machiavellico del "fine che giustifica i mezzi" e che, in base ad esso, si giustifica e si auto-assolve:
E' un DELINQUENTE POLITICO, colui che fonda la sua azione sul principio machiavellico del "fine che giustifica i mezzi" e che, in base ad esso, si giustifica e si auto-assolve:
- perché sbandiera la nobiltà del movente e perchè fa finta di agire per una finalità altruistica e comunitaria;
- perché si dichiara fermamente convinto della validità della causa, da perseguire a tutti i costi, magari, anche a mezzo del crimine politico.
Ed è così che il delinquente politico convince non solo gli "sprovveduti e gli ingenui" ma anche gli opportunisti"!
Invece, in democrazia, vale l'esatto contrario e cioè vale il principio morale che il “fine non giustifica i mezzi”; quindi, una più o meno apprezzabile finalità ideologica non basta ad attribuire, ipso facto, una patente di liceità etico-sociale, né ai reati oggettivamente politici né ai reati comuni.
Indipendentemente dalle finalità, addirittura finte, che sbandiera sempre, (tipo: combattere il comunismo; dare stabilità al Paese; difendere il ceto medio; ergersi a paladino antitasse; liberalizzare il Paese; combattere la mala Magistratura che perseguita i politici, delinquenti comuni, come lui, etc.) l'azione di Berlusconi è stata proprio quella di un vero delinquente politico,
sin dall'inizio della sua discesa in Politica,
- sia perché la sua attività politica si è sempre svolta in uno stato di irrisolto e perenne “conflitto di interessi”;
- sia perchè con le Leggi ad personam, ad aziendam, ad partitum e ad castam egli ha dato un colpo di grazia ad uno dei principi fondamentali su cui si fonda la Democrazia, quello dei "PESI E CONTRAPPESI";
- sia per l'uso antisociale e antidemocratico di una propaganda falsa, martellante e fuorviante, effettuata, per di più, con mezzi mediatici di sua proprietà, acquisiti, come dicono, con la corruzione.
Infatti:
- Il "conflitto di interessi", di per sè, è una minaccia costante alla Democrazia! Quindi, chi lo aggira, anche se per legge ordinaria, commette, comunque, un crimine politico.
- Le "leggi mirate", includibili nell'elenco dei reati relativi al "conflitto di interessi", hanno innescato, sempre, un pericoloso e perenne conflitto tra le Istituzioni, minando il "Principo della indipendenza tra Poteri dello Stato". Egli, infatti, per propri fini personali, legati alle conseguenze derivanti dai suoi "reati comuni", ha sempre condizionato il Governo ed il Parlamento, svuotandoli delle loro prerogative e, spesso, ha attaccato la Magistratura che lo giudicava, invece, secondo Costituzione e secondo le Leggi della Repubblica che questo delinquente non era riuscito a modificare.
- Inoltre, questa sua azione di plagio politico, alla lunga, ha corrotto il Paese, convincendo il Popolo e, soprattutto, la Politica stessa, a non credere più, non solo, ai propri sacri valori atavici ma, addirittura, li ha portati a "non credere più a nulla e quindi a credere a tutto".
Così, egli, ha irretito e quindi ha costretto un intero Paese a non confidare più sulle proprie
capacità e valori democratici, codificati in Costituzione, ma lo ha convinto ad abbandonarsi a LUI, in modo lascivo; ad arrendersi, cioè, al cosiddetto "Uomo della Provvidenza, che si dichiarava anche
invincibile" che avrebbe "pensato e fatto tutto LUI", magari, come ha fatto, adottando Leggi favorevoli al delinquere comune (condoni ecologici e finanziari, reati ecologici e finanziari, etc.) .
(Vi ricordate il "Cavaliere mascarato, invincibile" di Striscia la notizia? Non era, forse, un messaggio diretto e nel contempo subliminale?)
(Vi ricordate il "Cavaliere mascarato, invincibile" di Striscia la notizia? Non era, forse, un messaggio diretto e nel contempo subliminale?)
Questo
non è altro, appunto, che il MITO DEL GANGSTER, che fa "il Premier a tempo perso", avendo altri interessi, a cui, purtroppo, tantissimi, ancora oggi, guardano, alcuni con opportunismo, altri, come me,
con timore.
Quest'uomo, cosidetto della Provvidenza, questo gangster e la piovra finanziaria a lui sodale, avevano, ovviamente, altri interessi che non quello di governare bene. Infatti, nel mentre blandivano e corrompevano il
popolo e la Politica, trascinandoli nel vizio, svuotavano, dalle ricchezze morali e materiali,
questo Paese.
L'effetto perverso e criminale di tutto ciò, è stato, quindi, l'affermarsi, nella intera Politica, del cosidetto "LEADERISMO ALL'ITALIANA", inventato da
Berlusconi, che, così come concepito e attuato, sopratutto, tramite il "Porcellum, quasi un tentativo di instaurare una dittatura dentro e fuori i Partiti, è contrario alla attuale Costituzione, che prevede, invece,
dirigenze di partito e governi statali che rappresentino, quanto più
possibile, le diverse anime del "popolo sovrano".
Tale concetto di Leaderismo, è criminale, politicamente, perché basato solo su "chi conquista le chiavi di accesso al Potere" con ogni mezzo o propaganda, leciti o meno, e, poi, le detiene a lungo.
Tale Leaderismo è diverso, appunto, da quello "democratico" basato, invece, sulle dimostrate Capacità e/o Visioni Politiche del Leader stesso, che, perciò, vengono riconosciute come tali dal consenso popolare.
Purtroppo, questo tipo di leaderismo, ormai. è prepotentemente in voga nei Partiti.
Letta ne è un esempio emblematico, come colui che è arrivato al Potere senza avere ottenuto il consenso popolare né come singolo deputato e meno che mai come Premier, a causa del Porcellum che ha creato un Parlamento di "nominati".
Vi sono, però, anche altri protagonisti di questa trasformazione della Politica, da Madre buona in "Leonessa lasciva"!
Tale concetto di Leaderismo, è criminale, politicamente, perché basato solo su "chi conquista le chiavi di accesso al Potere" con ogni mezzo o propaganda, leciti o meno, e, poi, le detiene a lungo.
Tale Leaderismo è diverso, appunto, da quello "democratico" basato, invece, sulle dimostrate Capacità e/o Visioni Politiche del Leader stesso, che, perciò, vengono riconosciute come tali dal consenso popolare.
Purtroppo, questo tipo di leaderismo, ormai. è prepotentemente in voga nei Partiti.
Letta ne è un esempio emblematico, come colui che è arrivato al Potere senza avere ottenuto il consenso popolare né come singolo deputato e meno che mai come Premier, a causa del Porcellum che ha creato un Parlamento di "nominati".
Vi sono, però, anche altri protagonisti di questa trasformazione della Politica, da Madre buona in "Leonessa lasciva"!
B3) Infatti, oltre a Craxi e Berlusconi, anche i cosiddetti "Leoni” (BANCHE E LOBBY DI POTERE AFFARISTICHE) hanno contribuito alla suddetta trasformazione. Ai Leoni, del resto, interessa solo
cacciare le prede e divorarle, ma, per fare ciò, hanno bisogno che la Politica sia corrotta e, come tale, gli procuri le prede!
Fino
ad oggi le prede più importanti per il nostro liberismo selvaggio, nostrano, procurate dalla Politica, sono state:
- la facilità di evadere le tasse e di farla sempre franca con condoni;
- la possibilità di usare il bilancio dello Stato e attingere ad esso, in modo truffaldino e impunemente;
- la impunità da ogni tipo di corruzione e scempio ambientale;
- la gigantesca e fallimentare operazione di svendita del patrimonio pubblico, le cosiddette privatizzazioni, che risale, per l’appunto, all’inizio degli anni Novanta, in perfetta coincidenza, cronologica e non solo, con l’inizio della irresistibile ascesa di Berlusconi. Queste privatizzazioni sono iniziate con Ciampi, e proseguite con Amato, Prodi, D'Alema, Berlusconi fino ad arrivare a Monti. Ora anche Letta si appresta a fare la propria parte ed è per questo, e per le altre riforme che, sicuramente, favoriranno "i leoni", che è stato salvato. (Privatizzazioni in svendita, programmate per il rientro del deficit; modifica della Costituzione con gli "onesti" saggi di Napolitano, Berlusconi e Bersani; modifica della Legge elettorale etc.). Non solo, Letta, è stato salvato, ma è stato reso anche trionfante! Infatti, addirittura, gli è stato concesso di annichilire perfino una "vecchia icona" della lascivia in Politica degli ultimi venti anni, Berlusconi, ormai, agli occhi dei leoni, inaffidabile agli scopi, quindi, inutile e pericoloso.
Allora, mi direte: "i guai di questo Paese sono
colpa, solo, della Politica al potere, delle varie oligarchie partitiche e delle
lobby?"
B4) Sicuramente
no, la colpa di aver permesso alla Politica di diventare "una Leonessa lasciva" è anche nostra!
Anche noi, infatti, ne siamo protagonisti e abbiamo le nostre colpe!
Noi, infatti, abbiamo gestito e stiamo ancora gestendo un patrimonio ideale e materiale di VALORI MORALI, SOCIALI, ECONOMICI E DEMOCRATICI, con dabbenaggine e superficialità sconcertanti. Molto spesso, infatti, abbiamo trattato tali valori con disprezzo, quasi fossero “vuoti a perdere”, invece di riempirli con azioni adeguate al buon vivere civile e all'interesse della collettività. Qualche volta abbiamo perfino buttato le bottiglie ancora piene, come se i relativi valori che esse contenevano ci avessero messo a disagio!
Inoltre, a seconda delle situazioni e dei casi, moltissimi italiani si sono comportati come una popolazione, alcune volte lamentosa, altre volte complice, spesso, poi, incosciente, molto ignorante, accattona e, finora, molto vile.
Tutto questo, ha sempre avuto il classico "effetto riflesso", come in uno specchio, al momento della scelta della classe dirigente, che, ovviamente, ogni volta è stata scelta, in gran parte, in occasione del voto, appunto, con quegli stessi attributi.
E' per questo che, solo in Italia, la classe dirigente appare quasi eterna e senza ricambio.
Anche noi, infatti, ne siamo protagonisti e abbiamo le nostre colpe!
Noi, infatti, abbiamo gestito e stiamo ancora gestendo un patrimonio ideale e materiale di VALORI MORALI, SOCIALI, ECONOMICI E DEMOCRATICI, con dabbenaggine e superficialità sconcertanti. Molto spesso, infatti, abbiamo trattato tali valori con disprezzo, quasi fossero “vuoti a perdere”, invece di riempirli con azioni adeguate al buon vivere civile e all'interesse della collettività. Qualche volta abbiamo perfino buttato le bottiglie ancora piene, come se i relativi valori che esse contenevano ci avessero messo a disagio!
Inoltre, a seconda delle situazioni e dei casi, moltissimi italiani si sono comportati come una popolazione, alcune volte lamentosa, altre volte complice, spesso, poi, incosciente, molto ignorante, accattona e, finora, molto vile.
Tutto questo, ha sempre avuto il classico "effetto riflesso", come in uno specchio, al momento della scelta della classe dirigente, che, ovviamente, ogni volta è stata scelta, in gran parte, in occasione del voto, appunto, con quegli stessi attributi.
E' per questo che, solo in Italia, la classe dirigente appare quasi eterna e senza ricambio.
B5) Infine, comunque, oltre che nostra, la colpa è anche della cosiddetta più che VENTENNALE OPPOSIZIONE, colpa, per la quale il nostro Dante l'avrebbe messa, in gran parte, nell'Antinferno.
I suoi
componenti si sono dimostrati, infatti, per non dire di peggio,
quanto meno “ignavi”, perché durante la loro vita politica non hanno mai agito, né
nel bene né nel male, né hanno mai osato avere una idea propria, ma
si sono limitati solo a coltivare il proprio orticello e ad adeguarsi
sempre.
Questa OPPOSIZIONE avrebbe dovuto annientare Berlusconi, da
tempo, politicamente, come delinquente politico, senza
aspettare che la Magistratura lo dichiarasse anche delinquente
comune, e lo avrebbe potuto fare con la forza delle idee e delle azioni a favore del
popolo e della democrazia, visto che si è sempre dichiarata, magari
a torto e a chiacchiere, appunto "paladina del proletariato e
della libertà".
Ma
nulla di tutto ciò è avvenuto e, come spesso ho dichiarato in altri
miei Post, coloro che comandavano e coloro che si opponevano, INVECE, si sono
sempre comportati come i "Ladri di Pisa" che, di giorno,
facevano finta di litigare e, di notte, andavano a rubare insieme.
Forse
i "Ladri di Pisa" continueranno ad imbrogliarci ancora e,
chi lo sa, se, al Senato, voteranno la salvezza di
questo delinquente politico e comune, magari opponendosi alla sua decadenza e/o varando, subito dopo, una provvidenziale Amnistia, che gli pulirebbe la "fedina penale" e diventerebbe un "condono tombale" di tutti i suoi vecchi reati e
di tutti quelli in corso di processo (Ruby, De Gregorio con il probabile arresto, Mediatrade etc.).
Amnistia, del resto, suggerita, nella sua visita a Poggioreale, da Napolitano, e, di recente, rilanciata dallo stesso, sotto forma di diktat, nel suo messaggio al Senato; messaggio alquanto drammatico, nel quale, però, l'Indulto e l'Amnistia vengono suggerite per "mettere una pezza" temporanea alle "osservazioni UE", imperniate sulla "necessità e obbligatorietà" di rispettare "i diritti umani", più che per risolvere il problema definitivamente; questo, forse perché Napolitano è conscio della incapacità di questa Politica. Ma questo, mette ancora più in evidenza sia il passato"menefreghismo" totale della Politica, sullo stesso argomento, perpetuato per anni e anni, sia, ora, il suo "strano attivismo"!
Come controprova, di questo "strano attivismo", che definirei di supporto alla ennesima "legge ad personam", basata, oggi, però, sul "volemose bene" e non più su "qui, comando io", basta leggere, sull'argomento, sia la dichiarazione del Premier Letta e dei Partiti coalizzati, sia i titoli dei "giornali vicini al delinquente", oggi, tutti inneggianti ad un provvedimento, che, nel 2006, fu violentemente contestato dagli stessi, in quanto, urlavano che avrebbe rimesso in libertà "delinquenti comuni", mettendo a rischio la "sicurezza del Paese".
Oggi, che hanno un loro delinquente comune da mandare "libero e franco", questo provvedimento, per questi giornali, va bene?
Personalmente, ritengo che in uno "Stato di Diritto" vi deve essere sempre la "certezza della pena", nel pieno rispetto, però, dei "diritti umani" e l'attuale problema del sovraffollamento delle carceri può essere risolto con diversi provvedimenti collegati e concomitanti tra loro e non con provvedimenti di clemenza che non hanno mai risolto organicamente il problema, ma lo hanno fatto solo in modo temporane e dilatorio..
Inoltre, spulciando il quadro dei processi conclusi di recente ed in corso, l'Amnistia non salverebbe solo Berlusconi, ormai, forse, inaffidabile per i Leoni, ma anche un nutritissimo elenco di:
Qualche esempio? Ex dirigenti M.P.S., Lusi, Fiorito, Belsito, etc. etc. etc. etc.
Credo che questo sia il vero fine ultimo della attuale proposta di Amnistia e Indulto, tanto gradito al PDL, al PD e alle formazioni di centro!
La loro messa in "impunità" sarebbe una vera e propria "istigazione a delinquere", insita, comunque, sempre, in ogni condono e/o provvedimento di clemenza.
Come controprova, di questo "strano attivismo", che definirei di supporto alla ennesima "legge ad personam", basata, oggi, però, sul "volemose bene" e non più su "qui, comando io", basta leggere, sull'argomento, sia la dichiarazione del Premier Letta e dei Partiti coalizzati, sia i titoli dei "giornali vicini al delinquente", oggi, tutti inneggianti ad un provvedimento, che, nel 2006, fu violentemente contestato dagli stessi, in quanto, urlavano che avrebbe rimesso in libertà "delinquenti comuni", mettendo a rischio la "sicurezza del Paese".
Oggi, che hanno un loro delinquente comune da mandare "libero e franco", questo provvedimento, per questi giornali, va bene?
Personalmente, ritengo che in uno "Stato di Diritto" vi deve essere sempre la "certezza della pena", nel pieno rispetto, però, dei "diritti umani" e l'attuale problema del sovraffollamento delle carceri può essere risolto con diversi provvedimenti collegati e concomitanti tra loro e non con provvedimenti di clemenza che non hanno mai risolto organicamente il problema, ma lo hanno fatto solo in modo temporane e dilatorio..
Inoltre, spulciando il quadro dei processi conclusi di recente ed in corso, l'Amnistia non salverebbe solo Berlusconi, ormai, forse, inaffidabile per i Leoni, ma anche un nutritissimo elenco di:
banchieri, colletti bianchi, imprenditori, manager d'azienda, amministratori delegati, costruttori, giornalisti, funzionari dello Stato, politici nazionali e locali,
che hanno grassato e depredato l’Italia. Qualche esempio? Ex dirigenti M.P.S., Lusi, Fiorito, Belsito, etc. etc. etc. etc.
Credo che questo sia il vero fine ultimo della attuale proposta di Amnistia e Indulto, tanto gradito al PDL, al PD e alle formazioni di centro!
La loro messa in "impunità" sarebbe una vera e propria "istigazione a delinquere", insita, comunque, sempre, in ogni condono e/o provvedimento di clemenza.
Se
avvenisse ciò, questo sarebbe la chiara dimostrazione
della grande "Corruzione" imperante nella Politica italiana,
figlia della sua "LASCIVIA".
4) CONSEGUENZE:
Quello che hanno messo in atto, sia la Politica nella sua interezza, sia i cosidetti Leoni, con la nostra complicità, dabbenaggine e superficialità morale, ha avuto, come conseguenza, oltre all'allentamento dei costumi, alla corruzione degli ideali e al dilagare della corruzione in senso materiale, anche altri effetti funesti per l'economia, per l'uguaglianza tra cittadini e per l'efficienza e competitività del nostro Paese.
Oggi, infatti il Paese:
5.1) Egli, per primo, infatti, ha denunciato che:
Bisogna ripensare, quindi, ad un nuovo Welfare, ad un nuovo patto sociale tra i vari ceti e generazioni e ad un nuovo approccio in economia, nonchè ad una diversa organizzazione del mondo del lavoro. In una parola, ripensare ad una nuova moralità nella Società per dare di nuovo Speranza! Ma questo necessita, da parte nostra, una grande selezione della classe Dirigente, che sia capace e con visioni politiche!
5.3) Sulla politica il Papa Francesco si sofferma più volte, e da' una linea di comportamento, confermando che la sua visione della politica non è procedurale e l'espressione di rispetto per la distinzione degli ambiti non è rituale.
Egli, infatti, esplicita tutto il suo modo di concepire la Politica con quanto segue:
4) CONSEGUENZE:
Quello che hanno messo in atto, sia la Politica nella sua interezza, sia i cosidetti Leoni, con la nostra complicità, dabbenaggine e superficialità morale, ha avuto, come conseguenza, oltre all'allentamento dei costumi, alla corruzione degli ideali e al dilagare della corruzione in senso materiale, anche altri effetti funesti per l'economia, per l'uguaglianza tra cittadini e per l'efficienza e competitività del nostro Paese.
Oggi, infatti il Paese:
- è in piena deindustrializzazione;
e, contemporaneamente, il Paese ha anche:
- una Stato bloccato dalla oppressiva burocrazia e dalle lobby;
- uno Stato sprecone e magnanimo solo verso i Partiti;
- uno Stato che non offre alcuna opportunità, specialmente ai giovani e alle future generazioni, che, però, offre delle splendide opportunità a questo "cancro e le sue metastasi" di controllare tutto e sfruttare ogni occasione a proprio vantaggio.
- uno Stato che, della sperequazione a favore dei ricchi, ne ha fatto una azione sistematica, tant'è che non solo il 10% della popolazione ha in mano l'80% della ricchezza nazionale ma nel Paese reale questa forbice si sta allargando sempre più e il Paese sta diventando sempre più povero perché afflitto da una grave sperequazione economica e sociale.
5) PRINCIPI PRIORITARI:
Quali Principi usare prioritariamente per invertire la tendenza attuale? E' estremamente difficile individuare principi prioritari, pertanto, preferisco usare, a tal proposito, i principi insiti in alcune affermazioni di Papa Francesco, estratti dalla sua intervista rilasciata a Scalfari.
5.1) Egli, per primo, infatti, ha denunciato che:
“......La Corte è la lebbra........".
Nel PDL, o F.I. come vuol dirsi, la Corte attorno ad un Monarca, Silvio Berlusconi, è evidente. Ma anche in ogni altro Partito, nessuno escluso, è ben radicata una "CORTE"!
Quindi, per primo, bisogna smantellare ogni tipo di Corte nelle Istituzioni, speciamente nei Partiti, se vogliamo che essi assolvano ai compiti indicati in Costituzione!
5.2) Poi, Papa Francesco continua:
"I più gravi dei mali che affliggono il mondo in questi anni sono la disoccupazione dei giovani e la solitudine in cui vengono lasciati i vecchi. I vecchi hanno bisogno di cure e di compagnia; i giovani di lavoro e di speranza, ma non hanno né l’uno né l’altra, e il guaio è che non li cercano più. Sono schiacciati sul presente.”......
Bisogna ripensare, quindi, ad un nuovo Welfare, ad un nuovo patto sociale tra i vari ceti e generazioni e ad un nuovo approccio in economia, nonchè ad una diversa organizzazione del mondo del lavoro. In una parola, ripensare ad una nuova moralità nella Società per dare di nuovo Speranza! Ma questo necessita, da parte nostra, una grande selezione della classe Dirigente, che sia capace e con visioni politiche!
5.3) Sulla politica il Papa Francesco si sofferma più volte, e da' una linea di comportamento, confermando che la sua visione della politica non è procedurale e l'espressione di rispetto per la distinzione degli ambiti non è rituale.
Egli, infatti, esplicita tutto il suo modo di concepire la Politica con quanto segue:
"Penso che il cosiddetto liberismo selvaggio non faccia che rendere i forti più forti, i deboli più deboli e gli esclusi più esclusi. Ci vuole grande libertà, nessuna discriminazione, non demagogia e molto amore. Ci vogliono regole di comportamento ed anche, se fosse necessario, interventi diretti dello Stato, per correggere le disuguaglianze più intollerabili”.
Bisogna che la Politica, quindi, sia rifondata, riacquisti il suo Primato Morale e questo comporta, per il popolo, la riacquisizione di antichi valori etici, sociali, oggi desueti, così da essere in grado di operare, nel tempo, il più breve possibile, la selezione di una nuova classe dirigente che abbia la "capacità di visione colettiva" nella risoluzione dei problemi che, di volta in volta, affliggono la Società!
6) CONCLUSIONI:
Bisogna che la Politica, quindi, sia rifondata, riacquisti il suo Primato Morale e questo comporta, per il popolo, la riacquisizione di antichi valori etici, sociali, oggi desueti, così da essere in grado di operare, nel tempo, il più breve possibile, la selezione di una nuova classe dirigente che abbia la "capacità di visione colettiva" nella risoluzione dei problemi che, di volta in volta, affliggono la Società!
6) CONCLUSIONI:
Comunque, dopo secoli, a ben vedere le trasformazioni oggi in atto nella Chiesa per merito di Papa Francesco, i concetti di Savonarola, pare, stiano dettando le regole per combattere il MALE vero, quello, cioè, rappresentato dal "CURIALESIMO", fino ad oggi trionfante all'interno della Chiesa stessa.
Credo e spero, che questo si possa riverberare potentemente anche sulla nostra "POLITICA" così da liberarla dai Leoni e depurarla dalle posizioni anche esse definibili "CURIALI", coè, di Potere, di varia estrazione ideologica, che l'hanno afflitta lascivamente, fino ad oggi, da Craxi in poi.
Che
altro dire?
MENO MALE CHE I NOSTRI PADRI COSTITUENTI CI HANNO DATO QUESTA COSTITUZIONE CHE STA RESISTENDO AGLI ATTACCHI AUTORITARISTICI!
Da parte nostra, invece:
DOBBIAMO, A QUESTO PUNTO, CERCARE DI RIMEDIARE, ALMENO IN PARTE, A QUESTO SFACELO E DOBBIAMO CERCARE DI RIPORTARE IL PAESE IN UN AMBITO VERAMENTE DEMOCRATICO!
Infatti, siamo
messi male e siamo anche impotenti, per cui, quando potremo (Porcellum o altro di simile permettendo), dobbiamo usare il voto come una arma selettiva, con il quale, appunto:
DOBBIAMO,
ASSOLUTAMENTE, SENZA PAURA, CACCIARE QUELLA PARTE DI CLASSE DIRIGENTE ATTUALE, INCAPACE, CORROTTA, CERCANDO DI CONOSCERE ANCHE I COLLUSI CON "I LEONI".
NON FARLO, SIGNIFICHEREBBE ESSERE ACCUSATI DALLE NOSTRE FUTURE GENERAZIONI, DI ESSERE,
ANCHE NOI,
O DEI DELINQUENTI POLITICI
O DEGLI IGNAVI.
NON FARLO, SIGNIFICHEREBBE ESSERE ACCUSATI DALLE NOSTRE FUTURE GENERAZIONI, DI ESSERE,
ANCHE NOI,
O DEI DELINQUENTI POLITICI
O DEGLI IGNAVI.
Un
abbraccio!