Care
amiche e cari amici,
chiudendo il Post precedente ("Io non ci casco”-I Parte) anch'io ho usato una tecnica, di comunicazione, cioè quella "dell'ANNUNCIO", molto praticata come manipolazione in un certo tipo di comunicazione Politica.
Con questa tecnica viene creata una attesa, una aspettativa per attirare anche il distratto, onde ottenere ulteriore seguito. Comunque l'uso che ne ho fatto io, è innocente ed è servito solo per avvertire il lettore che vi sarebbe stata una seconda parte.
In Politica, invece, la tecnica dell'annuncio serve per creare solo "ASPETTATIVE" e , soprattutto, per far "PARLARE DI SE' ".
Purtroppo, anche per questo aspetto, sono costretta, mio malgrado, a parlare ancora una volta di Berlusconi perché è sempre stato, ed è ancora, l'imbonitore degli annunci roboanti, che definirei, "PREMESSE PER PROMESSE", poi, di solito, mai mantenute.
Anche ora ha annunciato una proposta choc, che lancerà nel prossimo solito Contratto, nel solito salottino della politica. Bah!
Comunque il mio annuncio era SOLO finalizzato a concludere una conversazione libera con il mio lettore, per rispettare un impegno, per altro gravoso, che avevo deciso di assumere: provare ad innalzare quello che io definisco “il cosiddetto tono muscolare della nostra consapevolezza”.
Ho usato il termine "gravoso" perché, per come è organizzata l'Informazione in Italia, più che in ogni altra parte del mondo, questa mia operazione sembra, caso mai, una "missione impossibile" e non una "missione verità".
Purtroppo questo è un vecchio problema che attiene, da tempo, agli addetti della comunicazione delle idee, tramite i media.
Mi piace citare a tal proposito John Swinton (1829-1901), redattore-capo del New York Times, che in un discorso tenuto nel 1880 durante un banchetto in suo onore presso l'American Press Association («Associazione della Stampa Americana») ebbe a dire:
«Che follia fare un brindisi alla stampa indipendente! Ciascuno, qui presente questa sera, sa che la stampa indipendente non esiste. Lo sapete voi e lo so io: non c'è nessuno fra voi che oserebbe pubblicare le sue vere opinioni, e, se lo facesse, lo sapete in anticipo, che non verrebbero mai stampate. Vengo pagato duecentocinquanta dollari alla settimana per tenere le mie vere opinioni al di fuori del giornale per cui lavoro. Altri fra di noi ricevono la stessa somma per un lavoro simile. Se autorizzassi la pubblicazione di un'opinione sincera in un numero qualunque del mio giornale, perderei il mio impiego in meno di ventiquattro ore [...]. Noi siamo gli strumenti e i vassalli di uomini ricchi che comandano da dietro le quinte. Noi siamo i loro burattini; essi tirano i loro fili e noi balliamo. Il nostro tempo, i nostri talenti, le nostre possibilità e le nostre vite sono di proprietà di questi uomini. Noi siamo delle prostitute intellettuali». La funzione di un giornalista è di distruggere la verità, di mentire radicalmente, di pervertire, di avvilire, di strisciare ai piedi di Mammona e di vendersi egli stesso, di vendere il suo Paese e la sua gente per il proprio pane quotidiano o - ma la cosa non cambia - per il suo stipendio. Troppo spesso, la libertà di espressione, vanto delle democrazie che si vogliono moderne, appare per quello che è realmente: una chimera destinata a farci credere di essere liberi e di pensare con la nostra testa. La verità è che l'informazione non è che un nome dato a quell'insieme «notizie» che ci propinano i media destinate a forgiare l'Opinione Pubblica. Dietro alla facciata fittizia di un pluralismo delle idee si cela una censura mediatica (degna delle peggiori dittature) che filtra le notizie, che decide ciò che dobbiamo o non dobbiamo sapere, per il nostro «bene» e per l'«interesse nazionale», sia ben chiaro... "
Questo accadeva nel 1880, quando non esisteva né radio né televisione, che avrebbero potuto dare un panorama di informazione libera ancora più variegato e tale da assicurare maggiore diffusione ad una pluralità di idee, ed invece il 20°secolo è stato il secolo dei totalitarismi che hanno usato tali strumenti per condizionare i popoli e scatenarli in guerre distruttive.
Comunque, per quanto mi riguarda, con questi due Post, sono impegnata a :
Con questa tecnica viene creata una attesa, una aspettativa per attirare anche il distratto, onde ottenere ulteriore seguito. Comunque l'uso che ne ho fatto io, è innocente ed è servito solo per avvertire il lettore che vi sarebbe stata una seconda parte.
In Politica, invece, la tecnica dell'annuncio serve per creare solo "ASPETTATIVE" e , soprattutto, per far "PARLARE DI SE' ".
Purtroppo, anche per questo aspetto, sono costretta, mio malgrado, a parlare ancora una volta di Berlusconi perché è sempre stato, ed è ancora, l'imbonitore degli annunci roboanti, che definirei, "PREMESSE PER PROMESSE", poi, di solito, mai mantenute.
Anche ora ha annunciato una proposta choc, che lancerà nel prossimo solito Contratto, nel solito salottino della politica. Bah!
Comunque il mio annuncio era SOLO finalizzato a concludere una conversazione libera con il mio lettore, per rispettare un impegno, per altro gravoso, che avevo deciso di assumere: provare ad innalzare quello che io definisco “il cosiddetto tono muscolare della nostra consapevolezza”.
Ho usato il termine "gravoso" perché, per come è organizzata l'Informazione in Italia, più che in ogni altra parte del mondo, questa mia operazione sembra, caso mai, una "missione impossibile" e non una "missione verità".
Purtroppo questo è un vecchio problema che attiene, da tempo, agli addetti della comunicazione delle idee, tramite i media.
Mi piace citare a tal proposito John Swinton (1829-1901), redattore-capo del New York Times, che in un discorso tenuto nel 1880 durante un banchetto in suo onore presso l'American Press Association («Associazione della Stampa Americana») ebbe a dire:
«Che follia fare un brindisi alla stampa indipendente! Ciascuno, qui presente questa sera, sa che la stampa indipendente non esiste. Lo sapete voi e lo so io: non c'è nessuno fra voi che oserebbe pubblicare le sue vere opinioni, e, se lo facesse, lo sapete in anticipo, che non verrebbero mai stampate. Vengo pagato duecentocinquanta dollari alla settimana per tenere le mie vere opinioni al di fuori del giornale per cui lavoro. Altri fra di noi ricevono la stessa somma per un lavoro simile. Se autorizzassi la pubblicazione di un'opinione sincera in un numero qualunque del mio giornale, perderei il mio impiego in meno di ventiquattro ore [...]. Noi siamo gli strumenti e i vassalli di uomini ricchi che comandano da dietro le quinte. Noi siamo i loro burattini; essi tirano i loro fili e noi balliamo. Il nostro tempo, i nostri talenti, le nostre possibilità e le nostre vite sono di proprietà di questi uomini. Noi siamo delle prostitute intellettuali». La funzione di un giornalista è di distruggere la verità, di mentire radicalmente, di pervertire, di avvilire, di strisciare ai piedi di Mammona e di vendersi egli stesso, di vendere il suo Paese e la sua gente per il proprio pane quotidiano o - ma la cosa non cambia - per il suo stipendio. Troppo spesso, la libertà di espressione, vanto delle democrazie che si vogliono moderne, appare per quello che è realmente: una chimera destinata a farci credere di essere liberi e di pensare con la nostra testa. La verità è che l'informazione non è che un nome dato a quell'insieme «notizie» che ci propinano i media destinate a forgiare l'Opinione Pubblica. Dietro alla facciata fittizia di un pluralismo delle idee si cela una censura mediatica (degna delle peggiori dittature) che filtra le notizie, che decide ciò che dobbiamo o non dobbiamo sapere, per il nostro «bene» e per l'«interesse nazionale», sia ben chiaro... "
Questo accadeva nel 1880, quando non esisteva né radio né televisione, che avrebbero potuto dare un panorama di informazione libera ancora più variegato e tale da assicurare maggiore diffusione ad una pluralità di idee, ed invece il 20°secolo è stato il secolo dei totalitarismi che hanno usato tali strumenti per condizionare i popoli e scatenarli in guerre distruttive.
Comunque, per quanto mi riguarda, con questi due Post, sono impegnata a :
- diffondere, a tutti, le tecniche di manipolazione di massa di certa politica, da diffondere, in particolare, tra coloro cui non passa altro per la testa che il segnale del monoscopio televisivo, bombardati come sono, giorno e notte, dalle radiazioni condizionanti di esperti addestratori di topi e programmatori di circuiti neuro cognitivi elementari;
- altrettanto, però, sono impegnata a dare dei consigli affinché l'Opinione Pubblica non ci caschi e sia capace, perciò, di usare il proprio raziocinio critico.
e desidero lanciare, comunque, "questa pietra nella palude putrida della informazione".
Ma cosa è l'Opinione Pubblica?
Che significa "forgiare l'Opinione Pubblica?
Prendo la definizione da Wikipedia:
In effetti, essa può definirsi una “dipendenza funzionale”, detta di “causa-effetto", dipendenti da alcuni semplici "VALORI" (in questo caso, morali, di conoscenza, di capacità critiche, religiosi, senso di libertà etc.) immessi nei parametri in ingresso alla variabile principale della nostra "equazione di vita", cioè all'Educazione ; valori che vengono inculcati dalla nascita grazie al condizionamento culturale della famiglia e della Società.
I Valori personali, di solito, possono differire anche in maniera sostanziale da individuo a individuo, dipende dal tipo di ambiente in cui è vissuto, ma i Valori collettivi, cioè la psicologia collettiva, va per la sua strada in maniera indipendente, seguendo schemi parametrici abbastanza semplici da individuare: Famiglia, religione, amore, paura, competitività, sesso, spirito di emulazione, l'immagine materna...
Mettete insieme questi semplici ingredienti, questi parametri, in varie forme, e creerete sempre immagini potenti che colpiranno direttamente la pancia del sentimento comune (amore, odio, indifferenza, partigianeria etc.), in special modo se una testa raziocinante non c'è più, essendo stata decapitata dalla mantide religiosa dell'educazione al conformismo e all'omologazione, e, quindi, dal rifiuto del sentimento del "diverso".
Che significa "forgiare l'Opinione Pubblica?
Prendo la definizione da Wikipedia:
"Con il termine Opinione pubblica si indica l'aggregato delle attitudini individuali o delle convinzioni mantenute dalla popolazione adulta. L'opinione pubblica è influenzata dalle pubbliche relazioni e dai mezzi di comunicazione politici. In aggiunta, i mass media utilizzano un'ampia gamma di tecniche pubblicitarie per diffondere il proprio messaggio e cambiare l'idea delle persone."
Come
già accennato in altri Post, infatti, l'Opinione Pubblica, per chi ricorda un po' di matematica, può assimilarsi ad una
“funzione”, ad una equazione, la cui "soluzione" dipende dai valori che si attribuiscono alle variabili, dette in gergo "incognite"; l'Opinione Pubblica, infatti, è un qualche cosa di simile: anche essa è dipendente da tante equazioni a più variabili, quelle della nostre vite!In effetti, essa può definirsi una “dipendenza funzionale”, detta di “causa-effetto", dipendenti da alcuni semplici "VALORI" (in questo caso, morali, di conoscenza, di capacità critiche, religiosi, senso di libertà etc.) immessi nei parametri in ingresso alla variabile principale della nostra "equazione di vita", cioè all'Educazione ; valori che vengono inculcati dalla nascita grazie al condizionamento culturale della famiglia e della Società.
I Valori personali, di solito, possono differire anche in maniera sostanziale da individuo a individuo, dipende dal tipo di ambiente in cui è vissuto, ma i Valori collettivi, cioè la psicologia collettiva, va per la sua strada in maniera indipendente, seguendo schemi parametrici abbastanza semplici da individuare: Famiglia, religione, amore, paura, competitività, sesso, spirito di emulazione, l'immagine materna...
Mettete insieme questi semplici ingredienti, questi parametri, in varie forme, e creerete sempre immagini potenti che colpiranno direttamente la pancia del sentimento comune (amore, odio, indifferenza, partigianeria etc.), in special modo se una testa raziocinante non c'è più, essendo stata decapitata dalla mantide religiosa dell'educazione al conformismo e all'omologazione, e, quindi, dal rifiuto del sentimento del "diverso".
Su
questi semplici elementi, supportati, però, da professionisti che li
maneggiano con estrema perizia, si basa tutta la "DISTORTA RETORICA POLITICA" degli ultimi anni, essendo il nostro paese caratterizzato da forme di Governo ormai sommamente demagogiche, che di uno Stato
democratico rappresentano, secondo Aristotele, l'ultima metamorfosi
degenerativa prima della trasformazione definitiva in tirannide o in oligarchia. (Governi: Berlusconi e Monti)
In questo momento, infatti, sembra sia in atto una “Guerra Santa” (Berlusconi contro Monti, Monti contro Berlusconi, Berlusconi contro Bersani, Berlusconi contro i "Comunisti, con altre sue scaramucce contro altri "Signori della Guerra") per la conquista del “Potere” e la instaurazione, secondo tutti i contendenti, del Mondo del "BENE" che si dovrà perpetuare per molti anni.
L'uso ossessivo che, per esempio, fa Berlusconi della parola "MODERATI" sembra derivare da una vera e propria "Enciclica" inviata alla setta pseudo-religiosa guidata da lui come "CAPO ASSOLUTO", setta nella quale agli adepti viene inculcato il sentimento che è giusto "appartenere" ad essa e per la quale è giusto e bello combattere una "Guerra santa", anzi una specie di "ORDALIA" (o "Giudizio di DIO") contro i comunisti.
Evidentemente, per Berlusconi, essere un "Partito" che si definisce "DEMOCRATICO", "LIBERALE", di "SINISTRA E LIBERTÀ" o che si appella ai "VALORI" etc., contiene dei principi da combattere.
Quindi un singolo concetto come la "DEMOCRAZIA", la "LIBERTÀ", i "VALORI", le "5 STELLE", è un "NEMICO PERICOLOSO" da annientare sia singolarmente sia se associato, perché, evidentemente, cozza contro la visione AUTORITARISTICA dello STATO che appartiene al "Sogno" delle DESTRE ESTREME e dei partiti inneggianti alla "DITTATURA".
Il termine "Moderato", ha anche un altro effetto; lancia, cioè, al ceto medio-alto, un messaggio "rassicurante", un impegno di lotta ad oltranza contro i "Comunisti Statalisti" (cioè tutti gli avversari politici, senza distinzione di sorta) che vengono rappresentati come loro affamatori e nemici della Società perché, se andassero al potere, imporrebbero più tasse ai "ricchi". Pagare le tasse da parte dei più abbienti, quindi, viene fatta apparire come una "eversione comunista", frutto di una " Pericolosa ed eversiva Rivoluzione", da soffocare; non ha importanza che gli si dica, giustamente, che qualunque Costituzione democratica prevede il pagamento delle tasse, anche se con "proporzionalità" ed "equità".
Quest'ultimo aspetto, il pagamento delle tasse in modo equo e proporzionale, tanto per precisare, non è stato mai perseguito da alcuno dei Governi dal dopoguerra in poi, compresi i Governi berlusconidi, per altro, rigorosamente non "comunisti", che, soprattutto, non hanno mai abbassato le tasse, anzi le hanno sempre aumentate, però, sempre a carico del ceto-medio basso, colpendo il welfare e i generi di prima necessità. E' a causa di questa sperequazione fiscale, infatti, che si è creata, così, una sperequazione sociale, per la quale si è sempre più concentrata la ricchezza nelle mani di una piccola minoranza nel Paese.
Ma allora perché quando "c'era lui" le tasse non le ha rese eque, proporzionali e, soprattutto, non le ha abbassate?
Ah, dimenticavo le favole che racconta: la prima, che la colpa non è mai imputabile a "Lui" (magari a Tremonti, alla crisi, alla Merkel e all'Europa in genere con il suo euro); la seconda, che "io non le ho mai aumentate", (sì a livello centrale, ma con i tagli lineari, ha costretto gli Enti locali a farlo). Ha permesso inoltre che il Debito Pubblico aumentasse; non ha sostenuto la piccola e media impresa (P.M.I) per cui in un decennio il PIL è sceso in modo tragico ed entrambi questi fattori ne hanno impedito l'abbassamento, anzi ne hanno causato il loro aumento; ed è indifferente se l'aumento è avvenuto a livello centrale o a livello locale, l'aumento complessivo c'è stato comunque e sempre a carico del ceto medio basso.
Ma non è "Lui" il solo Leader che vuole "RADUNARE LE PECORE"!
In questo avvio di campagna elettorale si sta usando, da parte di Monti, come contraltare alla parola "Moderati", anche la parola "Riformatori", anche essi da radunare.
"Riformare" in Democrazia dovrebbe essere una attività normale del Politico; è il suo compito principale, al fine di adattare lo Stato e le Leggi ai mutamenti e nuove esigenze della Società, sorte da problematiche interne ed esterne.
Quindi chi si deve radunare, cosa si deve perseguire: l'ovvio?
Anche questa, quindi, è una tecnica per aggregare gruppi al fine di poterli "scagliare", gli uni contro gli altri, in nome di un "Capo".
Con questo tipo di comportamento vengono, così, usate tutte le tecniche per lanciare e far affermare, in politica, solo un "POPULISMO DEMAGOGICO", bugiardo, e non per affrontare i problemi di una Società, ormai, da ENTRAMBI (Berlusconi e Monti e loro sodali), depauperata a livello morale, assistenziale e di rappresentatività!
Purtroppo, sia la demagogia sia il populismo sono entrati, con Berlusconi, in Politica in modo sempre più potente, dopo che sono state sperimentati con successo e si sono affermati nelle reti Commerciali tipo Mediaset, nelle quali sono state e vengono usate, ancora oggi tutte queste "tecniche di manipolazione di massa", per acquisire pubblico al fine di vendere "prodotti".
Visto, infatti, i buoni risultati ottenuti, dal '94 in poi, usando le stesse tecniche, Berlusconi ha iniziato a vendere la Politica come un "prodotto", con Spot pubblicitari.
Si è iniziato, per primo, col cambiare nome ai Partiti che, da quel momento in poi, avrebbero dovuto solo veicolare la Presenza forte nel Paese di un "Leader" carismatico a cui affidarsi completamente, permettendogli di fare i "porci comodi suoi".
Il nome del Partito, quindi, non doveva, perciò, più veicolare un programma, una forma di Governo (Democrazia Cristiana, Comunismo, Socialismo, Liberali, Repubblicani etc.) ma un "Nome", un LEADER, associato ad una "immagine, un sentimento universale" di forte suggestione, quali, per esempio: Italia, Popolo, libertà, Forza, Valori, Civismo, Rivoluzione etc.
Di qui: "Forza Italia- Presidente Berlusconi; Popolo della Libertà- Presidente Berlusconi; Italia dei Valori- Presidente Di Pietro; Lista Civica- con Monti per l'Italia; Rivoluzione Civica- Presidente Ingroia; L'Italia Giusta- Bersani, fino ad arrivare a "Fratelli d'Italia"; La casa dei volontari della buona Politica; Movimento Cinque Stelle etc.).
Come vedete ha contagiato tutti e la gente, da allora, viene invitata ad aggregarsi in modo "partigiano e "servile", ottenendo, in questo modo, che la gente stessa dimentichi che questi "figuri" dovrebbero essere al proprio "servizio", invece che il contrario.
Questa è stata ed è la più potente manipolazione fatta ai nostri danni, perché, così facendo, da allora nessuno dei Politici è obbligato a formulare proposte programmatiche, prima, e, poi, essere costretto a spiegarcele, per essere scelto in elezioni "libere". Così, invece, si convince il componente del branco che l'unica cosa che deve interessargli in modo assoluto è lo stare intruppato, perché solo così, gli si fa credere, egli può ottenere vantaggi personali per raggiungere una sua egoistica personale Felicità. Cosa, poi, questi Leader vorranno fare per il Paese è di secondaria o di nulla importanza e il "Lupo gregario" non deve conoscerla.
Questa è la legge della foresta!
E' la legge del "branco" e del "Lupo dominante", non è affatto "Democrazia" e rispetto di "Principi democratici" basati sul cercare un "equo compromesso" tra le diverse istanze provenienti dalla Società Civile a seguito di situazioni problematiche createsi nella convivenza civile.
Un'ultima considerazione, permettetemi di farla, sul concetto di come veicolare le idee politiche! Mi chiedo, vi chiedo: se le cosiddette tecniche della "Comunicazione di Massa", (quest'ultima, invece, strumento piuttosto nobile per diffondere idee, onde acquisire "CONSENSO" in Democrazia, e praticata sia dai Greci di Atene e dai Romani, chiamandola RETORICA), vengono ridotte, invece, da questi cosiddetti Leader carismatici, in "TECNICHE DI MANIPOLAZIONE DI MASSA", delle due l'una:
In questo momento, infatti, sembra sia in atto una “Guerra Santa” (Berlusconi contro Monti, Monti contro Berlusconi, Berlusconi contro Bersani, Berlusconi contro i "Comunisti, con altre sue scaramucce contro altri "Signori della Guerra") per la conquista del “Potere” e la instaurazione, secondo tutti i contendenti, del Mondo del "BENE" che si dovrà perpetuare per molti anni.
L'uso ossessivo che, per esempio, fa Berlusconi della parola "MODERATI" sembra derivare da una vera e propria "Enciclica" inviata alla setta pseudo-religiosa guidata da lui come "CAPO ASSOLUTO", setta nella quale agli adepti viene inculcato il sentimento che è giusto "appartenere" ad essa e per la quale è giusto e bello combattere una "Guerra santa", anzi una specie di "ORDALIA" (o "Giudizio di DIO") contro i comunisti.
Evidentemente, per Berlusconi, essere un "Partito" che si definisce "DEMOCRATICO", "LIBERALE", di "SINISTRA E LIBERTÀ" o che si appella ai "VALORI" etc., contiene dei principi da combattere.
Quindi un singolo concetto come la "DEMOCRAZIA", la "LIBERTÀ", i "VALORI", le "5 STELLE", è un "NEMICO PERICOLOSO" da annientare sia singolarmente sia se associato, perché, evidentemente, cozza contro la visione AUTORITARISTICA dello STATO che appartiene al "Sogno" delle DESTRE ESTREME e dei partiti inneggianti alla "DITTATURA".
Il termine "Moderato", ha anche un altro effetto; lancia, cioè, al ceto medio-alto, un messaggio "rassicurante", un impegno di lotta ad oltranza contro i "Comunisti Statalisti" (cioè tutti gli avversari politici, senza distinzione di sorta) che vengono rappresentati come loro affamatori e nemici della Società perché, se andassero al potere, imporrebbero più tasse ai "ricchi". Pagare le tasse da parte dei più abbienti, quindi, viene fatta apparire come una "eversione comunista", frutto di una " Pericolosa ed eversiva Rivoluzione", da soffocare; non ha importanza che gli si dica, giustamente, che qualunque Costituzione democratica prevede il pagamento delle tasse, anche se con "proporzionalità" ed "equità".
Quest'ultimo aspetto, il pagamento delle tasse in modo equo e proporzionale, tanto per precisare, non è stato mai perseguito da alcuno dei Governi dal dopoguerra in poi, compresi i Governi berlusconidi, per altro, rigorosamente non "comunisti", che, soprattutto, non hanno mai abbassato le tasse, anzi le hanno sempre aumentate, però, sempre a carico del ceto-medio basso, colpendo il welfare e i generi di prima necessità. E' a causa di questa sperequazione fiscale, infatti, che si è creata, così, una sperequazione sociale, per la quale si è sempre più concentrata la ricchezza nelle mani di una piccola minoranza nel Paese.
Ma allora perché quando "c'era lui" le tasse non le ha rese eque, proporzionali e, soprattutto, non le ha abbassate?
Ah, dimenticavo le favole che racconta: la prima, che la colpa non è mai imputabile a "Lui" (magari a Tremonti, alla crisi, alla Merkel e all'Europa in genere con il suo euro); la seconda, che "io non le ho mai aumentate", (sì a livello centrale, ma con i tagli lineari, ha costretto gli Enti locali a farlo). Ha permesso inoltre che il Debito Pubblico aumentasse; non ha sostenuto la piccola e media impresa (P.M.I) per cui in un decennio il PIL è sceso in modo tragico ed entrambi questi fattori ne hanno impedito l'abbassamento, anzi ne hanno causato il loro aumento; ed è indifferente se l'aumento è avvenuto a livello centrale o a livello locale, l'aumento complessivo c'è stato comunque e sempre a carico del ceto medio basso.
Ma non è "Lui" il solo Leader che vuole "RADUNARE LE PECORE"!
In questo avvio di campagna elettorale si sta usando, da parte di Monti, come contraltare alla parola "Moderati", anche la parola "Riformatori", anche essi da radunare.
"Riformare" in Democrazia dovrebbe essere una attività normale del Politico; è il suo compito principale, al fine di adattare lo Stato e le Leggi ai mutamenti e nuove esigenze della Società, sorte da problematiche interne ed esterne.
Quindi chi si deve radunare, cosa si deve perseguire: l'ovvio?
Anche questa, quindi, è una tecnica per aggregare gruppi al fine di poterli "scagliare", gli uni contro gli altri, in nome di un "Capo".
Con questo tipo di comportamento vengono, così, usate tutte le tecniche per lanciare e far affermare, in politica, solo un "POPULISMO DEMAGOGICO", bugiardo, e non per affrontare i problemi di una Società, ormai, da ENTRAMBI (Berlusconi e Monti e loro sodali), depauperata a livello morale, assistenziale e di rappresentatività!
Purtroppo, sia la demagogia sia il populismo sono entrati, con Berlusconi, in Politica in modo sempre più potente, dopo che sono state sperimentati con successo e si sono affermati nelle reti Commerciali tipo Mediaset, nelle quali sono state e vengono usate, ancora oggi tutte queste "tecniche di manipolazione di massa", per acquisire pubblico al fine di vendere "prodotti".
Visto, infatti, i buoni risultati ottenuti, dal '94 in poi, usando le stesse tecniche, Berlusconi ha iniziato a vendere la Politica come un "prodotto", con Spot pubblicitari.
Si è iniziato, per primo, col cambiare nome ai Partiti che, da quel momento in poi, avrebbero dovuto solo veicolare la Presenza forte nel Paese di un "Leader" carismatico a cui affidarsi completamente, permettendogli di fare i "porci comodi suoi".
Il nome del Partito, quindi, non doveva, perciò, più veicolare un programma, una forma di Governo (Democrazia Cristiana, Comunismo, Socialismo, Liberali, Repubblicani etc.) ma un "Nome", un LEADER, associato ad una "immagine, un sentimento universale" di forte suggestione, quali, per esempio: Italia, Popolo, libertà, Forza, Valori, Civismo, Rivoluzione etc.
Di qui: "Forza Italia- Presidente Berlusconi; Popolo della Libertà- Presidente Berlusconi; Italia dei Valori- Presidente Di Pietro; Lista Civica- con Monti per l'Italia; Rivoluzione Civica- Presidente Ingroia; L'Italia Giusta- Bersani, fino ad arrivare a "Fratelli d'Italia"; La casa dei volontari della buona Politica; Movimento Cinque Stelle etc.).
Come vedete ha contagiato tutti e la gente, da allora, viene invitata ad aggregarsi in modo "partigiano e "servile", ottenendo, in questo modo, che la gente stessa dimentichi che questi "figuri" dovrebbero essere al proprio "servizio", invece che il contrario.
Questa è stata ed è la più potente manipolazione fatta ai nostri danni, perché, così facendo, da allora nessuno dei Politici è obbligato a formulare proposte programmatiche, prima, e, poi, essere costretto a spiegarcele, per essere scelto in elezioni "libere". Così, invece, si convince il componente del branco che l'unica cosa che deve interessargli in modo assoluto è lo stare intruppato, perché solo così, gli si fa credere, egli può ottenere vantaggi personali per raggiungere una sua egoistica personale Felicità. Cosa, poi, questi Leader vorranno fare per il Paese è di secondaria o di nulla importanza e il "Lupo gregario" non deve conoscerla.
Questa è la legge della foresta!
E' la legge del "branco" e del "Lupo dominante", non è affatto "Democrazia" e rispetto di "Principi democratici" basati sul cercare un "equo compromesso" tra le diverse istanze provenienti dalla Società Civile a seguito di situazioni problematiche createsi nella convivenza civile.
Un'ultima considerazione, permettetemi di farla, sul concetto di come veicolare le idee politiche! Mi chiedo, vi chiedo: se le cosiddette tecniche della "Comunicazione di Massa", (quest'ultima, invece, strumento piuttosto nobile per diffondere idee, onde acquisire "CONSENSO" in Democrazia, e praticata sia dai Greci di Atene e dai Romani, chiamandola RETORICA), vengono ridotte, invece, da questi cosiddetti Leader carismatici, in "TECNICHE DI MANIPOLAZIONE DI MASSA", delle due l'una:
o non hanno niente da dire e, quindi, sono incapaci a governare, o hanno scopi puramente personali, a danno della gente.
Che
fare, quindi, caro lettore, per evitare che queste tecniche di
condizionamento di massa invadano la nostra privacy e ci convincano
che un semplice “imbroglione”, un "parvenu della
politica" possa assurgere a rango di “Grande uomo e di
grande Statista o di Dittatore?
Che fare, cioè, se uno, come Berlusconi, che ha provocato tanti
disastri, compresa la venuta di Monti, che stiamo pagando con grandi
sacrifici per ridare anche un futuro credibile ai nostri figli, si
ripresenta e organizza "Spettacoli inverecondi", come quello a cui abbiamo assistito sere fa da Santoro e in altre trasmissioni, per raccontare " favole" sulle soluzioni da adottare per la crisi e la nostra ripresa , che
nulla hanno a che vedere con la realtà e il cui unico obiettivo è quello di creare
discriminanti e divisioni da stadio nel popolo, senza, appunto, parlare
di problemi reali?
Che fare, cioè, se uno come Monti, espressione della Finanza, della
Chiesa, di certi ambienti Industriali legati tra loro da “conflitti di
Interessi” (i cosiddetti “salotti buoni”), vuole instaurare
uno Stato Oligarchico, con al comando un certo tipo di Aristocrazia, utilizzando manipolazioni invereconde che fanno sembrare, addirittura utili e giuste, assurde teorie economiche che si abbattono esclusivamente, in modo pericolosamente devastante, sul ceto medio-basso?
Adopero il termine "inverecondo", perché, una volta spenta la televisione, siamo noi, invece, che ci ritroviamo sempre con gli stessi problemi, per altro, creati da loro; problemi ai quali, né Berlusconi né Monti, danno mai risposte o soluzioni plausibili, essendo il loro unico intento "vendere spot" vantaggiosi solo per se stessi!
Adopero il termine "inverecondo", perché, una volta spenta la televisione, siamo noi, invece, che ci ritroviamo sempre con gli stessi problemi, per altro, creati da loro; problemi ai quali, né Berlusconi né Monti, danno mai risposte o soluzioni plausibili, essendo il loro unico intento "vendere spot" vantaggiosi solo per se stessi!
In conclusione, per
contrastare queste "Tecniche di manipolazione di massa" e,
quindi, per evitare le truffe che fanno ai nostri danni, basterebbe seguire alcuni Principi per cambiare la nostra mentalità ed introdurre, così, anticorpi che distruggano questi "virus" che indeboliscono la democrazia :
- DIFFONDERE LA CONOSCENZA –
a) Fare conoscere i modi con i quali si possono controllare le masse nei paesi democratici. (Come sto cercando di fare io nello smantellare tutti i trucchi illusionistici; ho iniziato con il Post "The Illusionist" ).
b) Fare conoscere, in contrapposizione a questo modo dissoluto e truffaldino, i modi in cui, invece, si può vivere eticamente e contribuire ad innalzare, nel suo insieme, la qualità della vita della collettività.
c) Garantire queste conoscenze etiche come base fondamentale dell'istruzione, dell'educazione e della cultura. Portarle quindi nella Scuola, nelle fabbriche, nelle Piazze unitamente agli ideali di democrazia.
Perciò, caro lettore, fai tu stesso informazione, diffondi le tue esperienze, conoscenze, idee e competenze. Prendi le informazioni da più fonti possibili e confrontale.
- FAVORIRE LA PRESA DI COSCIENZA –
a) Stimolare un ambiente sereno, fertile al cambiamento ed alla presa di coscienza.
b) Difenderci, limitando l'offesa e la provocazione che ci viene fatta con la tecnica del branco, perché, entrambe, frenano la ricettività e l’apprendimento diffuso.
Perciò, caro lettore, sii costruttivo; orienta il tuo pensiero a favore della creazione organizzata e sistematica di alternative migliori, e non limitarti solo alla critica o all'essere “contro”. Fai proporre sempre una soluzione accanto ad ogni problema che viene sollevato e incoraggia una partecipazione attiva e diretta verso quella soluzione.
- FAVORIRE LA PARTECIPAZIONE PIÙ DIRETTA –
a) Investire le risorse personali incoraggiando una PARTECIPAZIONE dei singoli sempre più attiva e diretta alle soluzioni dei problemi comuni.
Per fare ciò, caro lettore, fa sì che conti di più la "SOLUZIONE". Non permettere, infatti, che gli attacchi alla reputazione di una persona possano ostacolare la realizzazione di soluzioni necessarie a tutti. Insegna a giudicare la SOLUZIONE come base collettiva da supportare e non la persona che porta lo slogan, che è sempre imperfetta e soggetta ad una vulnerabilità d'immagine da parte dei media contrari. Sviluppa e supporta dei metodi di lavoro che permettano ad ogni Movimento costruttivo (M5S, Arancione, Ingroia, Di Pietro etc,) di diffondersi perseguendo soluzioni concrete con trasparenza ed efficienza.
- LIMITARE I VINCOLI –
a) Evitare o limitare le scelte che prevedono vincoli, legami o impegni a lungo termine.
b) Garantiamoci, infatti, sufficiente tempo per le attività non pianificate, anche quelle non economicamente produttive.
c) "Consumiamo" meno di quanto gli standard dei media vorrebbero imporci.
Sii "pragmatico", perciò, caro lettore. Non farti distrarre, scegli, perciò, tu, caro lettore, i temi che reputi più importanti su cui impegnarti e portali avanti nel tempo, indipendentemente dalle provocazioni e dai polveroni sollevati di volta in volta dai media.
Inoltre convinciti che se un "Sistema" di Governo non dà sufficiente peso alle soluzioni proposte dal basso, quindi è antidemocratico, allora, prima, bisogna cooperare insieme, indipendentemente dal nostro "credo" politico, per migliorare quel Sistema (cacciando chi ci combatte e ci sfrutta), e solo dopo, al ritorno della normalità democratica, potrà essere utile esprimere le nostre differenze ideologiche.
- CREIAMO SCELTE SEMPRE PIÙ CONSAPEVOLI.
a) L'accesso libero e comodo a tutte le informazioni, anche quelle non filtrate, è in assoluto una delle principali armi contro la "manipolazione mentale".
Cerca, caro lettore, quindi, nelle trasmissioni, nelle letture ed in altre informazioni, i diversi punti di vista, soprattutto quelli "contro", al fine di farti una personale opinione e dopo, magari, decidi di non vedere più, trasmissioni che hanno il solo scopo di "manipolarti", (come per esempio trasmissioni quali Porta a Porta, Amici, Uomini e donne, Pomeriggio sul cinque, Verissimo, etc.) o di non leggere più giornali basati tutti sul "Gossip" o sulla disinformazione di parte. In essi vengono applicati a piene mani tutte le tecniche di manipolazione elencate nel Primo Post (Io non ci casco!) che tendono a far sembrare normali, situazioni altrimenti assurde per il comune senso del pudore e della intelligenza (tutti contro tutti, gossip, etc.) e che provocano "il sonno della ragione".
- EVITIAMO DI CREDERE ALL'ARRIVO DEI COSIDDETTI ELETTI- non crediamo a chi si presenta come un Messia, l'incarnazione del Principio del Bene, che egli ha l'incarico di far trionfare sulla Terra, al punto da meritare la diretta protezione di Dio (Berlusconi) o al minimo dell'Europa (Monti). Evitiamo di credere che il suo dominio terreno, cioè, discenda da un'investitura "Superiore" (Dio o l'Europa) che lo rende simile in tutto e per tutto a un faraone o a un imperatore romano, piuttosto che al Presidente del Consiglio di una democrazia moderna. E' con queste che sembrano semplici storielle, che l'immaginario berlusconiano o montiano si stanno facendo strada nella pancia di milioni di loro fedeli, laici o meno che siano. E' così che, anni fa, migliaia di persone hanno creduto al canto liberatorio: 'Meno male che Silvio c'è'. Speriamo le stesse migliaia non cantino, da domani, "Meno male che Mario c'è".
Considerato che la maggior parte degli antidoti proposti attengono ad un cambio della nostra mentalità che, magari, può avere tempi lunghi e che la maggior parte delle manipolazioni avvengono sempre in "TV controllate", caro lettore, ti do un primo piccolo consiglio:
SPEGNI
LA TV, LEGGI UN "BUON" LIBRO O VAI SUL WEB, COSI' FACENDO, METTI FINE ALL'IMPERO
DEI "TIPI" COME BERLUSCONI E MONTI!
SOLO
FACENDO COSI', INFATTI, HAI LA POSSIBILITÀ DI "TOGLIERE
L'ARIA", CHE RESPIRANO, A TUTTI I "CAIMANI" e i
“MARIO POPPINS”, DUE FACCE DELLA STESSA MEDAGLIA, CHE CI VOGLIONO FREGARE PER "CUMMANNARI"!
"
LA DEMOCRAZIA E' IL POTERE DI UN POPOLO INFORMATO"
(Tocqueville)
(Tocqueville)
Un
abbraccio
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