domenica 4 settembre 2011

Estate Romana: Incontro con Angela De Zotti

Cari amici e care amiche,
buon caffè insieme..

oggi vi parlo dell'estate romana che è uno dei tanti avvenimenti italiani più interessanti dell'estate, secondo me.
Innanzi tutto stare a Roma in agosto significa, come accade anche nelle altre grandi città d'arte, godersi la città in un modo veramente diverso, più intimo, scoprendo aspetti che nella vita quotidiana, pressati dalle difficoltà e dalla fretta, non riusciamo a "vedere".
E questo vale non solo per i "romani" che restano in città, ma anche per i "turisti".
Allora torniamo alla nostra estate romana..
Sono previsti tanti avvenimenti, per accontentare tutte le preferenze e, infatti, c'è proprio l'imbarazzo della scelta..
Io, del mio girare per Roma, voglio raccontarvi alcune mie serate particolarmente emozionanti.

E comincio, oggi, con una delle serate trascorse a Castel Sant'Angelo, sul "lungotevere", dove c'era un mercatino, un piccolo palco dove si esibivano dei gruppi musicali, cantanti e attori che recitavano. C'erano anche dei pittori che in estemporanea dipingevano e a chi era interessato spiegavano anche le tecniche.
Nel contesto della manifestazione spiccava una bellissima mostra di quadri di una pittrice Angela De Zotti ed io mi sono fermata a vederla e mi sono sentita subito emozionare..
Per questo voglio scriverle una recensione, con l'idea di proseguire, in futuro, per altri artisti.
Allora, la pittrice era lì e dipingeva all'aperto, e così sono stata diverso tempo ad osservarla mentre faceva nascere dalle sue mani le sue creazioni, ed io, rapita ed avvolta in una atmosfera nuova per me, ma coinvolgente..mi sentivo vicina all'artista e mi piaceva guardare la sua mano che con decisione tracciava dei segni, e poi si fermava, come per sentire qualcuno o qualcosa che le suggerisse cosa fare, e così, prendeva un pastello, dopo averlo scelto con cura, sempre come se stesse seguendo una visione che era nella sua testa, oppure riprendeva il pennello e lo intingeva nella tempera, e poi tornava sul suo foglio e...lasciava il segno che immortalava quel suo momento di concentrazione  e di creatività..
Ad un certo punto Angela mi ha guardata e, accorgendosi del mio stato d'animo, si è incuriosita per tanta mia attenzione e da quel momento abbiamo cominciato a parlare e mi ha sollecitata a porle delle domande, perchè si è resa conto che il mio era un vero interesse; questa sua richiesta mi ha resa felice ed ho approfittato a chiederle tante cose e lei, rispondendomi con tanto affetto e competenza, mi ha fatto partecipe delle sue esperienze.
E, fra le varie domande, le ho chiesto, vedendo i diversi disegni che stava eseguendo, "come fa un artista a capire quando la sua opera è finita?"
Angela mi ha detto che infatti è molto importante capire quando fermarsi nel lavoro, perchè a volte, continuando, si può anche rovinare tutto..è la sensibilità dell'artista che permette, anche comunque, dopo tanta esperienza e tanto lavoro, a capire quando fermarsi e, ancora più importante, quando la sua carica interiore si esaurisce perchè ha realizzato quello che voleva esprimere..


Poi, mi ha accompagnata a visitare la sua esposizione di quadri e mi ha illustrato le sue opere, spiegandomi il suo percorso e il suo lavoro.
Devo dire che mi ha particolarmente emozionato ripercorrere l'ispirazione poetica di questa giovane e brava artista.
L'artista, iniziata all'astrattismo, in cui il "segno primitivo" ha un valore dominante, è approdata all'arte figurativa, in cui la prima ispirazione è la donna che per lei è fondamentale nella sua complessità e nella sua forza creatrice della vita. La donna viene rappresentata centro dell'universo, risolutiva, snodo dell'umanità, in quanto nelle avversità riesce a reagire, a combattere e a dare speranza per il futuro.
Anche la sua esperienza di diventare mamma le ha arricchito ulterormente questa sua poetica ed infatti alcune opere rappresentavano la formazione di una vita nel grembo della donna..
In qualche opera, poi, sul volto umano  era presente un terzo occhio che, secondo l'artista, che è egli stesso "trait-d'union" fra cielo e terra, significa ottenere la facoltà della chiaroveggenza, la possibilità di vedere "cose che gli altri non riescono a vedere", significa aprire la porta tra i piani superori di una consapevolezza superiore.

 Di quest'artista, amici, sicuramente ne sentiremo parlare ancora..

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