carissimi amici e carissime amiche di "un caffè da Graziella",
ben ritrovati! E' una gioia stare con voi e "ristorarsi" con un buon caffè e con chiacchiere sincere in una dolce atmosfera amichevole..
Oggi parliamo ancora dei Giovani e di come questo Governo li tratta!
Molti giovani liberi professionisti, con Partita Iva, per avere un lavoro, ormai a loro precluso con questa crisi, da alcuni anni, sono costretti a offrire i loro servizi a studi professionali affermati sia singoli, sia in società di servizi.
I giovani laureati, quindi, pur di lavorare, accettano una sorta di «precariato fraudolento» (da parte dei datori di lavoro), ed alimentano, così, un mondo di « lavoro nero legalizzato», che consente al datore di lavoro:
· di evitare l’assunzione,
· di poter esercitare senza alcun «ostacolo» l’arma del «fine rapporto» e a suo arbitrio,
· di risparmiare, poi, sui contributi ed, infine,
· di avere la possibilità di assoggettare i nostri ragazzi ad ogni sorta di ricatto.
·
Questa vergogna finora era alleviata , almeno, dalla circostanza che lo Stato dava ai nostri giovani professionisti, che si affacciavano al mondo del lavoro, delle facilitazioni, avendo creato il cosiddetto « Regime dei Minimi», facilitando, così, il loro rapporto con il fisco, per redditi non superiori alle 30.000 euro. Ora la nuova manovra ha abolito quasi del tutto tale «Regime» e da oggi, entrando in vigore la legge, ai nostri giovani laureati oltre al danno della mancanza di lavoro, della, conseguente, accettazione della precarietà senza difesa e senza speranza e dello sfruttamento più deleterio, verrà aggiunta la beffa di pagare ulteriori tasse che, sicuramente, non pagheranno i loro datori di lavoro.
Questo Governo, oltre a non avere creato sviluppo e occasioni di lavoro, con l’introduzione dell’art. 8 sul lavoro dipendente ed ora, con questo provvedimento sulle Partite Iva che colpisce comunque i giovani liberi professionisti (oltre all’aumento dell’ 1%) prosegue, pervicacemente, sulla via dell’aumento della sperequazione tra ricchi e poveri, tra lavoratori e datori di lavoro, rendendo, quest’ultimi, ancora più ricchi e più «Padroni», come è, del resto, nella logica liberale.
Al «Vaso di Pandora», per i giovani, è stato applicato un nuovo sigillo di chiusura!
Ma i Sindacati che fanno? A loro, evidentemente, non interessano i giovani e questo mondo di precari! I loro iscritti sono lavoratori a tempo indeterminato e per loro tanto basta! Non hanno alcun interesse ad esaminare le storture del mondo del lavoro, in quanto i nostri ragazzi non sono iscritti alle loro organizzazioni. Ma si sono chiesti il perchè? I nostri ragazzi non « possono iscriversi», altrimenti non otterrebbero neanche quel poco di lavoro da sfruttati! Il Sindacato di una volta lottava per la «emancipazione dallo sfruttamento» di tutti i lavoratori.» Mi hanno suggerito che i sindacati di oggi sono invece favorevoli a questi rapporti (art.8) tra i datori di lavoro e lavoratori, avendoli definiti «contratti moderni».
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