Care amiche e cari amici,
Oggi è il 31 dicembre 2011 e anche io voglio far scoppiare il mio petardo di fine anno!
Infatti, non vi nascondo che, purtroppo, oggi il caffè mi sembra più amaro e la rosa meno profumata perché in me, si sono affievolite alcune certezze, anzi direi speranze, sulla nostra società.
Infatti, non vi nascondo che, purtroppo, oggi il caffè mi sembra più amaro e la rosa meno profumata perché in me, si sono affievolite alcune certezze, anzi direi speranze, sulla nostra società.
Cercherò di spiegarmi, alla maniera del "caffè da Graziella", in modo diretto e semplice e, soprattutto, senza perdere di vista gli interessi della gente come me, meno che mai, pensando di alimentare gli interessi dei “grandi partiti” che attualmente "occupano" il nostro universo politico.
A mio giudizio, essi o sono responsabili o sono complici di una realtà che, in questo periodo, sta apparendo in tutta la sua evidenza e drammaticità, in quanto lontani, per il momento, dal vecchio battage pubblicitario dell'altro governo.
Parlo così perchè voglio parlare dei partiti e del loro snaturamento nei confronti della Costituzione, avvenuto, nel corso degli anni, dal dopoguerra ad oggi.
Il sottotitolo di questo Post è:
Partiti e Costituzione
L'inizio del nostro discorso è il commento alla frase che B. ha rivolto ai suoi fedeli, quelli del PDL, in occasione dei saluti di Natale , frase che, poi, è, emblematicamente, la terribile chiosa finale di un processo lento ma inarrestabile verso la voglia di dittatura, perseguita pervicacemente ed anche in modo efficace.
B., infatti, ha detto:
“Dobbiamo cambiare la legge elettorale, certo, ma siccome voi siete stati tra quelli a me più "fedeli", i più "presenti" e non mi avete mai "tradito", posso promettere che sarete tutti "riconfermati"”.
Questa frase è stata riportata in modo asettico da tutta la stampa nazionale e nessuno se ne è scandalizzato o se ne è preoccupato; è sembrato tutto normale, alcuni, addirittura, se ne sono compiaciuti!
B. ha mille difetti, e certo non gli mancano né la faccia tosta, né la sincerità almeno in poche occasioni; questa è una di quelle!
Egli ha evidenziato con la massima impudenza, chi comanda all'interno del suo partito e fino a poco tempo fa, come direbbe un matematico, per la proprietà transitiva, anche nel paese, stregato dalle sue “illusioni”!
Non vi nascondo che quella frase, invece, ha messo in profonda crisi anni di convinzioni e soprattutto di senso civico, trasmessi sia dalla mia famiglia, profondamente democratica, sia dalla scuola, sia dalle istituzioni; convinzioni, basate tutte sulla nostra Costituzione.
Mi è sembrata, piuttosto, la frase detta da un personaggio di manzoniana memoria, come “l'Innominato”, che parlava ai suoi “bravi”, e non un ringraziamento e gli auguri di un leader di partito ai suoi "sodali", come avveniva una volta, cioè a persone legate da pura e semplice convinzione politica in ideali da concretizzare.
Ai miei lettori pongo questa domanda:
Ha ragione B.?
In questo caso, dovrebbe avvenire “un mea culpa collettivo", almeno da parte di quanti hanno vissuto, in modo distratto, (magari astenendosi o votando scheda bianca), in una società che permette, ancora oggi, l'esistenza di un partito in cui vi è “un Padrone”, vi è “il Culto della Personalità”, vi è una classe politica connivente con gli “affari privati del capo”, pronta a difenderlo anche nelle situazioni più contrarie al comune senso del pudore, come la votazione su
“Ruby, nipote di Mubarak”;
in una società che ha permesso:
- Lo smantellamento di diverse leggi anticorruzione ( depenalizzazione falso in bilancio, che era diventato uno strumento formidabile per la Magistratura per colpire i corrotti e imprenditori che formavano capitali in nero per le tangenti!);
- La Legge sulla abolizione della tassa di successione e di donazione, a favore dei grandi patrimoni;
- La legge 24/02/2006, n. 85 di depenalizzazione del "Colpo di Stato", che ha modificato gli artt. 241, 283, 282, 299, del Codice Penale; la Lega può parlare, così come parla, e B. agisce così come fa, in modo antidemocratico, proprio per questa legge, del 13 marzo 2006, che è servita a salvare esponenti della Lega e anche ad annullare il processo contro la P2;
- Il rientro dei capitali illegali a prezzi stracciati;
- Il nuovo regolamento sulle rogatorie internazionali, che doveva salvare Previti e Mediaset;
- La Legge Cirami sul legittimo sospetto, che permette all'imputato di cambiare Giudice;
- La Legge Pecorella che impedisce ulteriori giudizi ad imputati assolti in 1° grado;
- La Legge sul conflitto di interessi fatta a vantaggio di B.;
- Le Leggi varie sui condoni;
- La Legge Gasparri a vantaggio di Mediaset;
- La Legge Porcellum che ha permesso la creazione di una casta vorace e incapace, che definirla parassita le si fa, solo, un complimento.
Invito i miei lettori ad approfondire tutti gli argomenti su elencati e, soprattutto, a MEDITARE!
Se poi volessimo elencare tutte le Leggi che avrebbe dovuto fare a favore del popolo e non ha fatto, non basterebbe la Guida Monaci.Purtroppo l'errore di fondo di molti, forse, era la convinzione che una società, figlia dell'antifascismo, non avrebbe più permesso ad alcuna organizzazione di “fondarsi” con lo stile alla “Partito Unico, soprattutto al suo vertice”, che potesse attentare alle libertà democratiche.
Evidentemente molti erano convinti che
“I partiti continuassero a svolgere la funzione di “socializzazione politica”, e, attraverso la loro azione, educassero ancora gli elettori alla democrazia e alla libertà. Per questo, quindi, molti cittadini si sono identificati in essi, ognuno per le proprie convinzioni”
Per questo nella Costituzione vi è l'art. 18 a tutela della libertà ad associarsi.
L'art. 49 della Costituzione, inoltre, recita:
"Tutti i cittadini hanno diritto di associarsi liberamente in partiti per concorrere con metodo democratico a determinare la politica nazionale" [cfr. artt. 18, 98 c. 3, XII c. 1].
Infatti, mentre i gruppi, come i Movimenti, articolano gli interessi dei cittadini, i partiti si occupano di aggregare questi interessi.
I partiti fanno da mediazione fra Stato e cittadini e svolgono la alta funzione di controllo dei governati sui governanti.
Molti in questa Società, forse, erano convinti che l'idea di filosofi, come Weber, che ha affermato che i partiti sono delle:
“Associazioni formate al fine di attribuire ai propri capi una posizione di potenza, all'interno di un gruppo sociale e ai propri militanti attivi, la possibilità del perseguimento di vantaggi personali”,
non avrebbe mai attecchito nella coscienza collettiva.
B. ha smentito tutti in maniera netta e ci ha riportato ad una realtà amara, perché il suo partito è conformato proprio nella maniera peggiore e, sicuramente, non in linea con quanto stabilisce la Costituzione e il metodo democratico; diversamente non avrebbe detto una frase così autoritaria e paternalistica, tanto lontana, appunto, dal concetto di democrazia interna ad un partito!
In pratica, poi, la Legge Porcellum, grimaldello antidemocratico, è, proprio quella che gli ha dato lo strumento efficace per attuare e concretizzare questa idea di partito, e, per di più, ha portato la nostra Democrazia ad una svolta pericolosa:
ha allontanato, ancora di più, la gente dalla politica.
Tale involuzione è iniziata quando, in diversi momenti,
la gente ha Constatato:
"IL FALLIMENTO DELLA POLITICA E DEI PARTITI":
- Nella Prima Repubblica, con tangentopoli, perchè la Politica e i Partiti erano corrotti;
- Mesi fa, durante l'assalto dei mercati alla economia italiana, che ha evidenziato che eravamo ostaggio di una Casta vorace e incapace a governare; di qui è nata l“l'Anti -Politica”.
Oggi sta avvenendo il terzo passaggio, quello della politica, sotto la veste tecnica di Monti, e l'orizzonte appare già nero con il probabile fallimento anche di questo esperimento.
Se dovesse avverarsi anche questo fallimento, e, spero, non avvenga, ritorneremmo alle urne, con un senso di sbigottimento, di rassegnazione e di ripudio della Politica, indipendentemente dal tipo di Legge Elettorale che ci vorranno propinare.
Questo atteggiamento però, a mio giudizio, è pericolosissimo perchè potrebbe aprire la strada, di nuovo, a Politiche Autoritarie, in quanto il popolo, in situazioni complesse, di solito, tende ad invocare l'intervento di un “Uomo mandato dalla Provvidenza”.
Del resto il popolo italiano lo ha già fatto, con B., alla caduta della Prima Repubblica!
Nel qual caso, non resta che augurarci che l'“Uomo della Provvidenza” , chiunque sia, come l'Innominato, venga fulminato.....dalla “Grazia”, nel momento in cui si dovesse presentare come tale!
Cari amici, in conclusione, è necessario che, da oggi, il nostro motto sia:
"RIAPPROPRIAMOCI DELLA POLITICA E DEI PARTITI, RIFONDANDOLI!"
Alcuni amici del web mi hanno sollecitato ad esprimere un mio pensiero sull'argomento, sfiduciati per il futuro e non avendo partiti che li rappresentino.
Rifondare i partiti, a mio giudizio, lo possiamo fare in molti modi, ma, prima, dovremmo formulare un Manifesto che contenga la nostra idea di Società, di Stato e, soprattutto, di Legalità. La Costituzione, comunque, dovrebbe essere la nostra Bibbia, la nostra base di partenza, anche per migliorarla in senso ancor più democratico!
Rifondare i partiti, a mio giudizio, lo possiamo fare in molti modi, ma, prima, dovremmo formulare un Manifesto che contenga la nostra idea di Società, di Stato e, soprattutto, di Legalità. La Costituzione, comunque, dovrebbe essere la nostra Bibbia, la nostra base di partenza, anche per migliorarla in senso ancor più democratico!
Mesi fa, quasi un esercizio retorico, io scrissi un post dal titolo " Un Manifesto per unire", in cui ho versato alcune mie idee.
Invito, quindi, i miei attenti amici a trasformare e ad arricchire quel documento con nuove idee, cosicché quel manifesto possa diventare una piattaforma condivisibile da tutti noi!
Sono certa che ne uscirà un documento magnifico!
Dopo il Manifesto potrebbe servire un coordinamento, però, non nel senso burocratico e, quindi, inamovibile; dovrebbe servire, per il momento, solo a propagandare le idee del Manifesto e ad evitare che i partiti fagocitino le nostre idee, banalizzandole e usandole come propaganda a loro vantaggio, senza dare nulla in cambio!
Il metodo delle "Primarie" nel web potrebbe essere una buona idea!
Tornando all'argomento del nostro Post, i partiti, possiamo rifondarli dall'esterno, o attraverso un "Movimento di opinione" che eserciti, alle elezioni, un voto compatto in base ai programmi che più ci convincono, uniti da questo meraviglioso strumento del web che ci permette di avverare, come in una Agorà Greca, la democrazia diretta; oppure entrando in massa, ma coordinati, nei partiti "più democratici e costituzionali", ingrandendoli, così da poter eliminare in toto la casta attuale, e poter stabilire regole condivise, relative "al convivere civile"!
L'importante, comunque, è che smettiamo di essere passivi e rassegnati e ridiventiamo veri cittadini di questa Repubblica, perché, ripeto ancora una volta, come sto facendo da tempo, siamo in piena emergenza democratica!
Un abbraccio a tutti i miei cari lettori che invito, come sempre, al dialogo con me e tra di loro.
UN FELICE ANNO 2012!
COSTRUIAMOLO FELICE, NOI, DELLA FAMIGLIA DEL WEB!
Riproduzione riservata
Ciao Graziella.
RispondiEliminaHo letto il tuo post e provo ad elaborare il mio pensiero.
Confermata la tua analisi secondo la quale, la gente ha constatato; "IL FALLIMENTO DELLA POLITICA E DEI PARTITI" e condivisa pienamente l'affermazione di Max Weber; "I partiti politici sono associazioni formate al fine di attribuire ai propri capi una posizione di potenza, all'interno di un gruppo sociale e ai propri militanti attivi, la possibilità del perseguimento di vantaggi personali”.
Diventa un controsenso, secondo la mia modesta opinione, affermare che è possibile "riformare i partiti dall'esterno, entrando in massa, ma coordinati, in quelli più democratici e costituzionali, ingrandendoli, così da poter eliminare in toto la casta attuale".
I partiti politici hanno, tutti, deluso le nostre aspettative, come potremmo mai effettuare una scelta per concretizzare il tuo progetto?
Inoltre non credo che i partiti funzionino come un motore a scoppio, entra nuova benzina (gente onesta di buona volontà) ed esce il monossido di carbonio (vecchi politicanti disonesti).
Per quanto riguarda l'eliminazione della casta poi, non credo dipenda dalle dimensioni di un partito, ma da una dimensione culturale, propria del popolo italiano che si può perfettamente riassumere con le sopracitate parole di Weber.
La nostra innata propensione ad impegnarci solo nel "perseguimento di vantaggi personali", a discapito del bene comune.
Concludo con l'ennesima citazione di Weber: "La politica scatena forze demoniache".
ciao Graziella,
RispondiEliminaa quando il prossimo post? mi aiuti a sostenere il mio sdegno. Mi ci voglio crogiolare nel mio sdegno verso la situazione politica italiana...voglio che diventi sempre più intenso, a tal punto da spingermi a superare l'apatia che negli ultimi anni ha paralizzato tutti gli italiani
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