Care amiche e cari amici,
Oggi è Natale, con tutto il suo carico di significati e di ricordi sia personali, di ognuno di noi, sia dell'intera umanità.
Oggi, perciò, vorrei fare con voi un viaggio nel tempo e nello spirito, e vorrei parlarvi di luoghi, di simboli, o meglio, vorrei parlarvi di “luoghi simbolici”, cioè di quelli che, per l’umanità, assurgono a “valore universale”.
Oggi, perciò, vorrei fare con voi un viaggio nel tempo e nello spirito, e vorrei parlarvi di luoghi, di simboli, o meglio, vorrei parlarvi di “luoghi simbolici”, cioè di quelli che, per l’umanità, assurgono a “valore universale”.
Prima però prendiamoci un buon caffè cremoso e carico, odoriamo la rosa rossa; quindi, iniziamo la nostra avventura spirituale.
Ogni luogo terreno, per quanto bello, panoramicamente meraviglioso, appagante i sensi, non rappresenta alcunché se non è legato ad una storia umana. Vi sono luoghi legati a piccole storie, quelle, cioè, che ricordano un avvenimento che hanno per protagonista due o più persone ( il luogo del primo appuntamento, del primo bacio, del….). Vi sono luoghi legati a storie che hanno per protagonista comunità piccole o grandi ( per noi, L’altare della Patria, Il Campidoglio, Il Quirinale…….) Vi sono, infine, luoghi legati a storie che interessano l’intera umanità ( San Pietro, per i cristiani, La Mecca, per i mussulmani, la città di Anuradhapura, per i buddisti,…..)
Oggi vi voglio parlare di Quasr el Yahud, (in arabo,castello degli Ebrei), un tratto di fiume fangoso, posto in Cisgiordania, lungo il Giordano.
Di fatto, è un luogo come tanti altri, neanche tanto bello, panoramicamente parlando, eppure è proprio uno di quei luoghi che assurge a “valore universale” per l’umanità.
Infatti, è identificato come:
Il posto dove Gesù è stato battezzato da San Giovanni
e rappresenta, perciò, per i cristiani, il terzo luogo più importante, in Terra Santa, dopo la Chiesa del Santo Sepolcro e la Chiesa della Natività.
Vi riporto un tratto del Vangelo, relativo all’episodio:
Matteo 3,13-17
13 Allora Gesù dalla Galilea si recò al Giordano da Giovanni per essere da lui battezzato.
14 Ma questi vi si opponeva dicendo: «Sono io che ho bisogno di essere battezzato da te, e tu vieni da me?»
15 Ma Gesù gli rispose: «Sia così ora, poiché conviene che noi adempiamo in questo modo ogni giustizia». Allora Giovanni lo lasciò fare.
16 Gesù, appena fu battezzato, salì fuori dall'acqua; ed ecco i cieli si aprirono ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venire su di lui.
17 Ed ecco una voce dai cieli che disse: «Questo è il mio diletto Figlio, nel quale mi sono compiaciuto».
Anche per gli Ebrei Quasr el Yahud ha la sua importanza spirituale, poiché rappresenta il punto di passaggio del fiume dopo la cacciata dall'Egitto.
Questo è lo stesso luogo, infatti, non lontano da Gerico, ove gli Israeliti attraversarono il Giordano quando entrarono nella Terra di Canaan. Quando i sacerdoti che portavano l’Arca dell’Alleanza entrarono nel fiume, le acque del Giordano si separarono e gli Israeliti poterono attraversarlo camminando sull’asciutto (Giosuè 3:14-17).
Successivamente, il profeta Elia attraversò il Giordano camminando sull’asciutto con Eliseo subito prima di essere portato in cielo su un carro di fuoco (Re 2 2:8) come segno che il suo ministero profetico era finito. Eliseo poi tornò in Israele nello stesso modo, attraversando il Giordano all’asciutto per intraprendere il suo proprio ministero profetico (Re 2 2:14).
Il fatto che anche Gesù abbia cominciato qui il suo ministero, “attraversando il Giordano”, lo ritrae come un “nuovo Giosuè” (i due nomi in ebraico, Yeshua e Yehoshua, sono quasi uguali), che stava per cominciare il suo ministero profetico per Israele e il mondo, portandoli alla nuova Terra Promessa, di perdono e vita eterna in cielo.
Col battesimo, quindi, Gesù terminerà di essere una persona comune e inizierà la sua missione profetica e divina che ha cambiato il mondo.
“In quel luogo e in quel momento esatto ha avuto origine il Cristianesimo”,
con tutto quello che ha comportato per l’umanità in termini di dottrina e di speranza.
Nel 1967, questo “ dolce luogo dello spirito e della speranza ” per miliardi di persone, e per due religioni, è diventato luogo di disperazione, di violenza e di dolore; è diventato, infatti, zona di guerra!
Questa è una delle tante contraddizioni misteriose del mondo, per cui nello stesso luogo, si svolgono avvenimenti oscuri come la guerra e avvenimenti luminosi come il battesimo, che, infatti, viene chiamato il “Sacramento della illuminazione”.
Questa è una delle tante contraddizioni misteriose del mondo, per cui nello stesso luogo, si svolgono avvenimenti oscuri come la guerra e avvenimenti luminosi come il battesimo, che, infatti, viene chiamato il “Sacramento della illuminazione”.
Battezzare significa immergere.
Immergere era un gesto che aveva un significato anche nella civiltà pagana, significava morire a quello che si era e diventare, dopo, una persona nuova. Per esempio se a uno schiavo veniva concessa finalmente la libertà, si procedeva a questo rito dell’immersione: lo si immergeva completamente nell’acqua, per cui " si affogava" lo schiavo, naturalmente in senso metaforico, e si faceva riemergere la persona libera.
Per questo l’evangelista Giovanni chiedeva alla gente, come segno di un cambiamento di vita, che può avvenire solo in seguito al condono dei peccati, di immergersi. Così, diceva
Muore l’uomo ingiusto e rinasce l’uomo giusto.
Quel luogo, da allora, è ripieno dello spirito del Dio dei cristiani e degli ebrei, (due delle più numerose religioni monoteiste). Infatti, è là che Giosuè attraversò il Giordano ed è là che Gesù iniziò la sua missione profetica. Il sito è riconosciuto come luogo sacro già nel quarto secolo DC e questo è testimoniato dai resti di molte chiese bizantine nella zona, nella quale si trovano bei mosaici, scale di marmo che portano all’acqua, e una piscina battesimale unica.
Dal 1967 fino al 12 luglio di quest’anno Quasr el Yahud è stato chiuso quasi totalmente, per motivi di sicurezza, non permettendo alcun pellegrinaggio a uomini di fede, salvo per giorni stabiliti e dietro permesso. Dopo 44 anni è stato riaperto completamente al pubblico, e speriamo ridiventi meta di grandi pellegrinaggi, affinché i cristiani tornino ad abbeverare il loro spirito, proprio nel luogo in cui tutto ha avuto origine e da cui è partito quel divino messaggio di pace, di uguaglianza e di fratellanza.
Speriamo, inoltre, che anche tutto il mondo, là, ritrovi tutte le ragioni che uniscono e dimentichi tutte quelle che, al contrario, dividono.
Non vorrei banalizzare il discorso ma la nostra casta, per prima, dovrebbe andare in pellegrinaggio, ovviamente a spese loro, e farsi battezzare per far sì che muoia l'uomo ingiusto e rinasca l'uomo giusto, cioè, l'uomo pubblico che ha a cuore il benessere del popolo che lo ha eletto, specialmente in momenti delicati come quelli che, ora, sta attraversando l'Italia.
Speriamo, inoltre, che anche tutto il mondo, là, ritrovi tutte le ragioni che uniscono e dimentichi tutte quelle che, al contrario, dividono.
Non vorrei banalizzare il discorso ma la nostra casta, per prima, dovrebbe andare in pellegrinaggio, ovviamente a spese loro, e farsi battezzare per far sì che muoia l'uomo ingiusto e rinasca l'uomo giusto, cioè, l'uomo pubblico che ha a cuore il benessere del popolo che lo ha eletto, specialmente in momenti delicati come quelli che, ora, sta attraversando l'Italia.
Questa è la notizia che vi volevo comunicare, con questo mio post, e lo faccio con immensa gioia, ritenendo che certi luoghi siano fari o isole di pace per ognuno di noi, specialmente nei momenti più bui e tempestosi della nostra esistenza.
Penso che nel futuro prossimo programmerò questo viaggio dello spirito e della fede, sperando di incontrare anche molti degli amici del “caffè da Graziella.”
Vi abbraccio e di nuovo Buon Natale!
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