sabato 21 gennaio 2012

LA BATTAGLIA CONTRO LA "CENSURA", IN UNA GUERRA TRA "CIVILTÀ'"

 Care amiche e cari amici,

Oggi, spero non ve abbiate a male, ma mi troverete di cattivo umore, nel vostro “caffè da Graziella”. 
Sono, infatti, profondamente indignata!
Comunque, da buona padrona di casa, vi offro sempre il caffè, con il solito aroma, e la rosa, con il solito profumo.
Mentre in questi giorni il web ha vinto una grande battaglia contro la “censura nel mondo”, che è stata recepita perfino da Obama, nel frattempo, si scopre che, in Italia, il Leghista Fava ha introdotto, alla chetichella, nella Legge Comunitaria in approvazione, un emendamento che impone il bavaglio ai siti ritenuti “offensivi”.
Come al solito, la destra estrema, cerca di scardinare lo Stato di Diritto, cercando scorciatoie giudiziarie, in quanto quell'emendamento permetterebbe al singolo, cioè partito o associazione o addirittura individuo, di chiudere siti semplicemente “ostili ”.
Comunque non è il tempo di indignazione, ma di riflessione e di azione contro questi “maramaldi” che vogliono uccidere definitivamente la libertà e la democrazia, dopo averla resa agonizzante.
Quelle che stanno promuovendo di volta in volta sono battaglie “tattiche” che, per loro, sono utili per vincere la guerra dell'oscurantismo contro la libertà e la democrazia.

La storia ha già fatto vedere questi tipi di guerre epocali tra civiltà contrapposte.

In particolare questa la potremmo paragonare alle due guerre del Grande Re con i suoi Satrapi Persiani contro le Polis della Grecia.
Allora vi fu la guerra tra l'uomo del “mito” e l'uomo del “ pensiero libero”.
Oggi la stessa guerra si sta ripetendo tra il potente esercito mediatico ed affaristico del Satrapo moderno contro la sparuta coalizione di Movimenti, Associazioni e Partiti Libertari minori. Il grosso dell'esercito della opposizione, a pensar bene, sembra resti, invece, confinato nei suoi accampamenti, forse per intervenire successivamente e conseguire una facile vittoria sui resti dei sopravvissuti. Comunque vedremo!
Cerchiamo di spiegare, alla nostra maniera, il profondo significato della lotta tra i Greci e i Persiani del passato, facendone un utile raffronto con il presente.

Parliamo, per primo, dell'uomo del mito!
La morale, la conoscenza e la competenza (l'ethos), antiche, dell'uomo asiatico erano infatti quelle basate sul mito.
Il mito spiegava la realtà alla coscienza dell'uomo, tramite l'invenzione di fantasiose “favole” (le cosiddette cosmogonie, teogonie, ierofanie, ierocrazie, teocrazie), per nascondere la fondamentale e invincibile paura con cui l'uomo stesso viveva in modo irrazionale la sua esistenza.
Infatti, egli non comprendendo tutto quello che gli accadeva intorno, viveva impaurito e si aggrappava al mito, appunto per cercare di capire.
Il “mito”, quindi, dava all'uomo un'illusoria libertà dalla paura e gli permetteva un apparente rapporto con il mondo; ma il prezzo di quell'illusoria libertà era la sostanziale “riduzione in catene” di tutti gli uomini: nella paura, nell'arbitrio, nella tirannia, e poi nella solitudine, nell'individualismo, nella fuga nel nascondiglio. Bastava, infatti, all'uomo di potere, raccontare una "favola" specifica, per ogni richiesta di conoscenza, per asservire l'uomo al proprio pensiero e sottoporlo, quindi, con la paura, al proprio comando. 
La libertà illusoria e provvisoria offerta all'uomo dal mito aveva formato un tipo umano che non conosceva dimora se non nel nascondiglio: il Re nel nascondiglio del palazzo, il satrapo nella sua corte provinciale, il condottiero nell'esercito, il mercante nel denaro, lo schiavo nelle sue catene, il popolo, impaurito, costretto a chiudersi in casa
L'uomo del nascondiglio era il tipo umano che la riuscita del progetto egemonico persiano avrebbe imposto, se avesse vinto le due guerre, come forma universale dell'essere uomo a tutto il mondo e quindi anche alla Grecia sconfitta.

A questa visione dell'uomo del nascondiglio si contrapponeva, invece, quello dell'uomo razionale della Grecia delle polis, nel quale, la nostra attuale civiltà europea,  ritrova le sue radici.
Grazie a Talete, in Grecia, infatti, si era compiuto il primo passo dell'uomo sulla via del pensiero verso l'incontro con “la capacità morale, la capacità di pensare e la capacità di discutere” (il Logos), ed era stato l'inizio della liberazione dell'uomo dalla paura e dal mito.
Quel passo aveva segnato un mutamento antropologico sostanziale e irreversibile: l'uomo era uscito dalla caverna del mito ed era entrato nello spazio aperto della libertà attraverso la via del pensiero che conduce alla dimora della conoscenza, al luogo profondo dell'intrinseca ragionevolezza dell'essere.
Questo mutamento antropologico fu l'inizio della grecità e anche dell'europeità o, per lo meno, ne fu il presentimento.
L'ethos dell'uomo europeo ha per sempre la sua genesi nella libertà del pensiero che esce dal nascondiglio del mito verso l'incontro con il Logos della ragionevolezza ( o della ragione).
Per questo uomo, per questo ethos umano i Greci decisero che valeva la pena combattere anche la guerra più disperata contro un nemico strapotente, quali furono le guerre del 490 e del 480 A.C. contro gli eserciti di Dario e di Serse. In qualunque misura ne fossero coscienti, a Maratona, alle Termopili e a Salamina, coloro che combatterono, morirono e vinsero, comunque, difesero la libertà di essere uomo secondo l'ethos del pensiero e salvarono la possibilità di crescita e di sviluppo del nuovo modo di essere uomo.
Milziade, Leonida e Temistocle vanno congiunti a Talete, Anassimandro e Anassimene in un'unica immagine di uomo in cui ancora oggi noi possiamo riconoscere l'archetipo dell'uomo secondo l'ethos dell'europeità.

Tornando ai giorni nostri e a quella che, per me, è una guerra in atto con le stesse motivazioni,
la coppia B.&B. ha fatto del “mito” una ragione della loro esistenza; ricordatevi il mito:
  • della Padania e del Federalismo fiscale
  • del celodurismo
  • di Roma Ladrona
  • del superuomo (il Presidente: instancabile, operaio, “ghe pensi mi”, potente sessualmente, il migliore da 150 anni etc.)
  • ed altre sconcezze utili per distrarci e soffocare la libertà di pensiero e la democrazia.
Vi riepilogo, inoltre, per chiarezza e a scanso di equivoci, anche quello che fino ad oggi hanno ottenuto, a livello legislativo, con le loro battaglie tattiche:
Hanno finora prodotto:
  • Lo smantellamento di diverse leggi anticorruzione ( depenalizzazione falso in bilancio, che era diventato uno strumento formidabile per la Magistratura per colpire i corrotti e imprenditori che formavano capitali in nero per le tangenti!);
  • La Legge sulla abolizione della tassa di successione e di donazione, a favore dei grandi patrimoni;
  • La legge di depenalizzazione del "Colpo di Stato", la Lega può parlare, così come parla, e B. agisce così come fa, proprio per questa legge, del 2006;
  • Il rientro dei capitali illegali a prezzi stracciati;
  • Il nuovo regolamento sulle rogatorie internazionali, che doveva salvare Previti e Mediaset;
  • La Legge Cirami sul legittimo sospetto, che permette all'imputato di cambiare Giudice;
  • La Legge Pecorella che impedisce ulteriori giudizi ad imputati assolti in 1° grado;
  • La Legge sul conflitto di interessi a vantaggio di B.;
  • Le Leggi  varie sui condoni;
  • La Legge Gasparri a vantaggio di Mediaset;
  • La Legge Porcellum che ha permesso la creazione di una casta vorace e incapace, che definirla parassita le si fa, solo, un complimento.

    Hanno, inoltre, tentato o vorrebbero varare:

  • La riforma della Magistratura, come nella Ungheria di oggi;
  • La Legge Bavaglio, sulla quale si è già fatta una battaglia di popolo e che ora stanno reiterando subdolamente;
  • La legge sul premierato forte, sicuramente in senso antidemocratico;
  • ed altre sconcezze che annullerebbero completamente la nostra libertà, la nostra democrazia ed anche la possibilità di lavoro libero, asservendo l'Italia ad un partito azienda!

    Credo, da quanto sopra, sia evidente che ormai non sia più una lotta per l'affermazione di una ideologia al posto di un'altra (Liberalismo contro Riformismo Democratico), all'interno di una civiltà comune, quella democratica, ma si tratta di una vera e propria guerra mortale tra due civiltà, quella degli uomini asserviti, soprattutto, al “mito del superuomo", cioè quelli dell'oscurantismo, contro quella degli uomini del “libero pensiero”

    Credo, per gli uomini liberi , sia doveroso combatterla!

    Infatti, perdere questa guerra o vincerla segnerà per sempre, per l'uomo italiano o europeo e per la cultura europea dell'uomo, il nuovo orizzonte fra "tenebre" e "luce", fra "menzogna" e "verità", fra "immoralità" e "moralità".
    Un abbraccio

1 commento:

  1. Ciao Graziella, contro il SOPA/PIPA abbiamo sollevato il mondo intero della cultura, dell associazioni libere e della salvaguardia dei diritti, degli HACKERs, degli ANONYMOUS che sono intevenuti immediatamente in un unica ALLEANZA GLOBALE come un tutt' uno sollevando la prima GRANDE GUERRA ELETTRONICA di INTERNET per la salvaguardia della Libertà di Internet minacciata dalle Majors USA e non USA nascoste dietro il copyright del #SOPA/PIPA che gli serviva da CAVALLO di TROJA per attaccare per l' appunto Internet e controllarla con le loro lobbies.

    E' successo l'inimmaginabile, una rivolta globale; dopo aver lanciato un' allerta mondiale tramite la Rete, in meno di 48 h da tutto il mondo hanno risposto e si sono uniti in un' unica Allenaza Modiale Associazione libere di diritti umani, organizzazioni libere, uomini, donne, HACKERs e ANONYMOYS che hanno cominciato a protestare e a bombardare il Senato USA con MILIONI di PERTIZIONI contro il SOPA/PIPA, Hackers e Anonymous hanno subito messo in atto quella che ora tutti chiamano il primo grande attacco mondiale su larga scala contro siti USA che appoggiavano il SOPA/PIPA; uaan rivolta mopndiale in grande stile. Nel giro di 1 settimana circa sono stati debellati e messi in fuga i sostenitori del SOPA/PIPA, ed erano SENATORI USA e MULTINAZIONALI POTENTISSIME USA.

    Prima lo stesso Presidente USA Barack Obama si è schierato apertamente contro il SOPA/PIPA dicendo chiaramente che se fosse stato approvato come presentato avrebbe posto il VETO perchè avrebbe potuto limitare le libertà di Internet con la scusa della salvaguardia di un diritto minore, poi, abbiamo assistito alla defezione e fuga dal SOPA/PIPA di tanti Senatori USA che prima lo appoggiavano, infine lo stesso Senatore USA che ha presentato il SOPA/PIPA ha dichiarato ufficilmente che lo avrebbe RITIRATO. E così è stato.
    Abbiamo VINTO una GRANDE battaglia mondiale per la salvaguardi della LIBERTÀ di INTERNET, una battaglia che ha visto coinvolto come detto il mondo intero che è passato decisamente al contrattacco utilizzando la Rete.

    Ora, ancora, in Italia, c'è il problema di quegli stupidi della LEGA NORD che hanno presentato un emendamento ad una legge in via di studio e approvazione che va il verso al SOPA/PIPA applicato in Italia mettendo il bavaglio alla libertà di informazione, e non è la prima volta. Già una volta, in altra occasione ci si è mossi per far togliere una legge simile che imbavagliava lì informazione libera...
    Questi STUPIDI della LEGA NORD sapevano benissimo del SOPA/PIPA USA e per non essere da meno lo hanno introdutto in modo simile in un emendamento, questi STUPIDI mica si aspettavano certo che gli USA, che a differenza che qui da noi ascoltano la gente e quando sbagliano lo riconoscono, AVREBBERO RITIRATO il SOPA/PIPA vista la coalizione mondiale che si era formata contro, ...quindi come i MALMMALUCCHI hanno infilato l'emendamento.

    Non penso che occorra scomoddare l' ALLEANZA mondiale per bloccare questi IDIOTI della Lega e il loro emendamento, dovremmo bastare noi come nel caso della legge bavaglio sull' informazione, ma, PER NON SAPER nè LEGGERE nè SCRIVERE, li marcheremo molto stretti sempre pronti, nel caso, a scatenargli contro il mondo intero se solo qui in Italia s'azzardassero a mettere le loro LURIDE mani sulla Rete.
    Alien1it da Twitter.

    RispondiElimina