lunedì 23 gennaio 2012

“CREDO CHE MI RICHIAMERANNO!”

Care amiche e cari amici,

dopo aver adempiuto al rito del caffè e della rosa, vi prego di predisporvi benevolmente ad ascoltarmi.
Giorni fa avrete sicuramente sentito la frase del titolo, detta da B.
Personalmente ho sempre pensato che B. fosse un genio della comunicazione, come Hitler, Mussolini, Stalin, Mao; magari, un genio del male, dopo quello che ha fatto in Italia in termini di disastri: in economia, nella società e soprattutto contro la democrazia del nostro paese. 
Ne ho parlato in diversi post, per cui è inutile che vi sottolinei ancora una volta la voglia di questo personaggio per un suo predominio assoluto ai vertici del paese.
Tempo fa, è stato costretto a cedere temporaneamente il comando a Monti, vuoi per una sua incapacità a governare vuoi per un cinico calcolo politico: far fare agli altri il lavoro sporco contro il popolo, per far fronte alla crisi del debito sovrano in Italia.
In un mio post precedente “ Monti perchè”, in occasione della prima manovra che aveva colpito il ceto medio basso e i pensionati, preconizzavo che Monti avrebbe avuto vita difficile nel momento in cui avesse affrontato il problema delle liberalizzazioni, e, addirittura, affermavo che lo avrebbero fatto cadere. Ovviamente aggiungevo che speravo di no!
La prima manovra, quella che avrebbe potuto far "sollevare", veramente, una qualche ribellione, è passata tranquilla, anche se tra mugugni composti!
La gente, infatti, aveva compreso essere, quella, "l'ultima spiaggia" per l'Italia, senza la quale il nostro paese sarebbe affogato. A riprova di ciò il consenso per Monti è salito ad alti livelli, oggi, dopo una leggera flessione.
Questo è stato l'elemento imponderabile che credo abbia spiazzato B., il quale, vestendosi da patriota aveva approvato in Parlamento la manovra, anche se iniqua, credendo però veramente in un suo ritorno al Governo a "furor di popolo", da parte di un popolo indignato per i troppi sacrifici richiesti.
Invece ha constatato che il popolo era stufo della corruzione, della immoralità, delle lobby affaristiche, delle brutte figure del proprio premier, dentro e fuori l'Italia.
La situazione testé descritta dovrebbe, quindi, far pensare alla impossibilità di un suo ritorno al potere!
Ma allora come si spiega la sua frase "credo che mi richiameranno!"?
E' la frase di un demente, di uno che ha perso il senso politico della realtà?
La sua stampa, la sua TV ed anche gli amici del suo partito hanno avallato entrambe le ipotesi, affermando "è finita una era!".
Lo stesso ha confermato l'opposizione, ma quella non fa testo, in quanto ha permesso, senza colpo ferire, che si affermasse, per venti anni, un regime.
In concomitanza e subito dopo che B. aveva detto “mi richiameranno!” è scoppiata la cosiddetta rivolta dei “forconi” in Sicilia, in cui una folla, esasperata dalla crisi, dal disagio sociale, abbandonata dalla politica e dalle idee, si è unita al blocco del traffico e di tutte le attività produttive e commerciali e ha compiuto intimidazioni e aggressioni anche contro cittadini comuni, non toccando, invece, stranamente, i palazzi responsabili.
B. sembrava, quindi, avesse avuto il solito fiuto di animale politico, se non fosse che dietro alle sacrosante proteste, si sono intraviste oltre ad infiltrazioni malavitose, anche quelle di gruppi di estrema destra e di gruppi di autonomisti e separatisti ( appartenenti al PDL ed a MpA), come tutti abbiamo ascoltato dai media.
Andreotti, che ha rappresentato il più grande depositario dei segreti più imbarazzanti dell'Italia, diceva “ a pensar male qualche volta si indovina”!
Cerchiamo di pensare male pure noi!
E' possibile che B., protettore delle lobby dentro e fuori il Parlamento, stia tentando un “Golpe Democratico”?
Quest'ultimo concetto sembrerebbe contenere una "contraddizione in termini", ma non lo è in quanto B. fa passare ogni sua azione come voluta dal popolo, anche la più antidemocratica.
Egli, infatti, sa che in questo momento, in questa situazione di crisi e per il fatto che siamo in Europa, che interverrebbe in caso di derive autoritarie, non potrebbe ripercorrere i fatti di Reggio Calabria dei primi anni ’70, quando, al grido di “Boia chi molla” di Ciccio Franco,  un’Italia, che usciva da Piazza Fontana,  si era avviata direttamente al tentato golpe Borghese.
Potrebbe perciò aver pensato di strumentalizzare la protesta popolare e unirla a quella sulle liberalizzazioni promosse dalle lobby, i cui rappresentanti riempiono le aule parlamentari, trasferirla, poi, in tutta Italia e, quindi, al grido “lo vuole il popolo italiano”! e “ facciamo la Primavera Italiana”!, come quella araba, far cadere Monti, ripresentandosi, “immacolato”, al potere.
Tale operazione potrebbe anche avere possibilità di successo in quanto le organizzazioni democratiche e le forze sociali ed anche il grosso del popolo, non si sono ancora disintossicati e hanno, per di più, una memoria corta.
Per fortuna che c'è il WEB, oggi più vigile e attento che mai!

La mia potrebbe sembrare una fantasia, ma se ci chiediamo:
  • chi controlla, in Sicilia, l'autotrasporto,
  • chi gestisce l'agricoltura,
  • chi sono i volti inquadrati nella rivolta,
  • il perchè una rivolta locale abbia prodotto così tanti danni ed intenda trasferirli nel resto del paese,
  • il perchè della disattenzione dei media,
  • il perchè del disinteresse delle Istituzioni, finora,
  • il perché di certe dichiarazioni di diversi politici,
  • il perchè del clima emergenziale che hanno creato nel momento in cui vanno in pezzi, i poteri clientelari e corporativistici, grazie al decreto sulle liberalizzazioni,
  • il perchè dell'innestarsi contemporaneo delle proteste delle lobby dei tassisti, dei farmacisti, dei Tir, dei forconi, delle farmacie, degli avvocati, dei benzinai,
non possiamo pensare che siano semplici coincidenze, piuttosto, dobbiamo pensare che sia la messa in atto di una strategia ben precisa.
Aggiungasi che B. non è stupido e, poiché Monti sta toccando gli interessi diretti di Mediaset, ben  si comprende come l'attuale premier stia rischiando grosso.
Che ne pensate amici? 

Se fosse vero tutto questo, riuscirà il popolo italiano a resistere quando il “solito personaggio” gli prometterà falsamente un ritorno agli antichi privilegi dello “stereotipo del vivere alla italiana, cioè senza regole”, chiedendogli in cambio L'Italia?

Io sono ottimista, ma come dice un caro amico, “senza saper né leggere e né scrivere”, restiamo vigili e verifichiamo se quanto detto sopra sia possibile, sperando, come già pare stia avvenendo in queste ore, in un intervento delle forze dell'ordine, non nei riguardi delle categorie, con le quali il governo dovrà, per forza confrontarsi, ma contro i gruppi eversivi.


Un abbraccio




2 commenti:

  1. OTTIMO, CONCORDO IN PIENO. NEL 73, IN CILE, FU LA RIBELLIONE CONTRO ALLENDE, SOTTERRANEAMENTE GUIDATA DALLA SOLITA DESTRA A ROVESCIARE IL GOVERNO, ARRIVO' PINOCHET. b. ( in minuscolo, rigorosamente) non ha bisogno di ammazzare basta distruggere corrompere impoverire, che è una morte per tanti. LOTTO, da siciliana contro i FORCONI, con un mestolo. CIAO.

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  2. Cara,
    grazie per quello che dici.Il mio post è stato ispirato soprattutto da una percezione inquietante e poi anche da un ragionamento non suffragato, però, da certezze.
    Ora che una Siciliana, molto vicina ai fatti e ai retroscena degli avvenimenti, rende plausibile la mia percezione, la vicenda appare, se possibile, ancora più inquietante. E' necessaria, perciò, una vigilanza sempre più attiva contro queste destre eversive e i poteri occulti, fatta da persone di buona volontà e decise come noi, augurandoci un intervento deciso anche da parte delle Istituzioni, specialmente quelle siciliane.

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