Care amiche e cari amici,
oggi, il “Caffè da Graziella Letterario”, offre ai propri amici, dopo un recital di poesie, un racconto breve, scritto con grande freschezza dal nostro amico tweetterino:
Giuliano Olivati
Mettetevi comodi, e mentre la rosa vi inebria col suo profumo, assaporate lentamente e con gusto, sorseggiando, il nostro piacevole caffè.
Cari amici, “Loca, loca!” non è solo il titolo della canzone di Shakira, ma è anche quello di un breve componimento in cui sono state raccolte, come dice l'autore, alcune “Memorie di un locatore”.
In esso vengono tratteggiati, in modo ironico e con grande capacità di introspezione, personaggi dalla varia umanità che normalmente popolano questo nostro universo sociale ed anche quello di un immobiliarista attento.
Che altro dire? Lasciamo la parola alla lettura!
Loca loca loca! Memorie di un locatore
Il primo inquilino del mio appartamento nel centro storico di Bergamo bassa è stato un'inquilina.
***Nome in codice L'Ingegnere***
Trentenne, rampolla della miglior borghesia di San Paolo del Brasile, lavorava alla contabilità di una multinazionale ed era laureata in ingegneria gestionale. Bella ma di una bellezza composta, alta, elegante, sempre in tailleur pantalone nero, o grigio, o blu, segno che sapeva benissimo cosa gli italiani si sarebbero attesi da lei e cosa lei invece voleva offrire loro, un'immagine di professionalità e sobrietà. Inquilina perfetta, si teneva la contabilità da sola autoapplicandosi l'Istat. Dopo aver conquistato l'ammirazione dei condòmini, L'Ingegnere restò nell'appartamento un paio d'anni, per poi trasferirsi e metter su famiglia, lasciando l'alloggio pulito tinteggiato e profumato, da vera signora.
Seguì un medico radiologo, sui 35, single e tormentato.
***Nome in codice RX***
Bravissima persona anch'egli, ma affetto da lieve mania di persecuzione che lo portava ad interminabili richieste di spiegazione e controspiegazione, che lo lasciavano sempre sospettoso e insoddisfatto. RX una volta diede disdetta del contratto per poi rimangiarsela, e faticai a fargli produrre una contro-disdetta scritta x non rimanere tra color che son sospesi. Un'altra volta si scordò l'ubicazione del contatore Eenel e mi chiamò a ferragosto per un salvataggio in diretta. Pagava sempre in ritardo, e alle mie richieste di puntualità mi rinfacciava "i 3 mesi di affitto anticipato", fingendo di non sapere che si tratta del deposito cauzionale non imputabile a pigione. Grandi difficoltà anche nel conguaglio finale, in quanto prolungò di una decina di giorni la sua permanenza nell'alloggio, con calcoli e ricalcoli dei dietimi dell'affitto + spese condominiali. In complesso, alla resa dei conti, comunque un buon inquilino.
Dopo di lui venne un ragazzo laureato in ingegneria gestionale, che lavorava anche lui in una multinazionale.
***Nome in codice L'IngeNgere***
Restò solo 6 mesi, in pratica il giorno dopo il contratto diede disdetta, in quanto L'IngeNgere era abituato a grandi spazi nella sua valle bergamasca e un bilocale non gli bastava. Quando mostravo l'appartamento ai potenziali nuovi inquilini (mi aveva subito autorizzato ad entrare col mio mazzo di chiavi in sua assenza) sembrava il teatro di un toga party, ma si capiva che il casino l'aveva fatto tutto da solo. Decisamente la casa mancava del tocco femminile. Persona correttissima pure lui, pagò la quota di sua competenza di una bolletta dopo mesi dalla risoluzione del contratto.
L'ultima inquilina è una bella ragazza napoletana poco meno che venticinquenne.
***Nome in codice 'A Guagliona***
Laureata in qualche disciplina pedagogico - umanistica, 'A Guagliona è di ottima famiglia anch'ella e lavora in una comunità o qualcosa del genere in provincia. Tiene la casa come una bomboniera, educatissima, gentilissima compitissima nella migliore tradizione della borghesia partenopea. Ogni mese Mammà, puntuale come la Svizzera, fa il bonifico dell'affitto e delle spese da qualche banca borbonica al mio istituto padano. Spero non se ne vada mai, ma qualcosa mi dice che prima o poi farà la fine dell'Ingegnere (il primo) e dovrò cercarmi un nuovo inquilino.
Morale della favola: affittando appartamenti non ci si arricchisce, ma si conoscono persone interessanti. E di questi tempi, scusate se è poco.
( Giuliano Olivati)
http://www.twitlonger.com/show/elu2tr Il primo inquilino del mio appartamento nel centro storico di Bergamo bassa è stato un'inquilina.
***Nome in codice L'Ingegnere***
Trentenne, rampolla della miglior borghesia di San Paolo del Brasile, lavorava alla contabilità di una multinazionale ed era laureata in ingegneria gestionale. Bella ma di una bellezza composta, alta, elegante, sempre in tailleur pantalone nero, o grigio, o blu, segno che sapeva benissimo cosa gli italiani si sarebbero attesi da lei e cosa lei invece voleva offrire loro, un'immagine di professionalità e sobrietà. Inquilina perfetta, si teneva la contabilità da sola autoapplicandosi l'Istat. Dopo aver conquistato l'ammirazione dei condòmini, L'Ingegnere restò nell'appartamento un paio d'anni, per poi trasferirsi e metter su famiglia, lasciando l'alloggio pulito tinteggiato e profumato, da vera signora.
Seguì un medico radiologo, sui 35, single e tormentato.
***Nome in codice RX***
Bravissima persona anch'egli, ma affetto da lieve mania di persecuzione che lo portava ad interminabili richieste di spiegazione e controspiegazione, che lo lasciavano sempre sospettoso e insoddisfatto. RX una volta diede disdetta del contratto per poi rimangiarsela, e faticai a fargli produrre una contro-disdetta scritta x non rimanere tra color che son sospesi. Un'altra volta si scordò l'ubicazione del contatore Eenel e mi chiamò a ferragosto per un salvataggio in diretta. Pagava sempre in ritardo, e alle mie richieste di puntualità mi rinfacciava "i 3 mesi di affitto anticipato", fingendo di non sapere che si tratta del deposito cauzionale non imputabile a pigione. Grandi difficoltà anche nel conguaglio finale, in quanto prolungò di una decina di giorni la sua permanenza nell'alloggio, con calcoli e ricalcoli dei dietimi dell'affitto + spese condominiali. In complesso, alla resa dei conti, comunque un buon inquilino.
Dopo di lui venne un ragazzo laureato in ingegneria gestionale, che lavorava anche lui in una multinazionale.
***Nome in codice L'IngeNgere***
Restò solo 6 mesi, in pratica il giorno dopo il contratto diede disdetta, in quanto L'IngeNgere era abituato a grandi spazi nella sua valle bergamasca e un bilocale non gli bastava. Quando mostravo l'appartamento ai potenziali nuovi inquilini (mi aveva subito autorizzato ad entrare col mio mazzo di chiavi in sua assenza) sembrava il teatro di un toga party, ma si capiva che il casino l'aveva fatto tutto da solo. Decisamente la casa mancava del tocco femminile. Persona correttissima pure lui, pagò la quota di sua competenza di una bolletta dopo mesi dalla risoluzione del contratto.
L'ultima inquilina è una bella ragazza napoletana poco meno che venticinquenne.
***Nome in codice 'A Guagliona***
Laureata in qualche disciplina pedagogico - umanistica, 'A Guagliona è di ottima famiglia anch'ella e lavora in una comunità o qualcosa del genere in provincia. Tiene la casa come una bomboniera, educatissima, gentilissima compitissima nella migliore tradizione della borghesia partenopea. Ogni mese Mammà, puntuale come la Svizzera, fa il bonifico dell'affitto e delle spese da qualche banca borbonica al mio istituto padano. Spero non se ne vada mai, ma qualcosa mi dice che prima o poi farà la fine dell'Ingegnere (il primo) e dovrò cercarmi un nuovo inquilino.
Morale della favola: affittando appartamenti non ci si arricchisce, ma si conoscono persone interessanti. E di questi tempi, scusate se è poco.
( Giuliano Olivati)
Ed ora Shakira:
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