domenica 9 ottobre 2011

Prove Tecniche di Dittatura?????

Care amiche e cari amici,
oggi vi offro un caffè aromatizzato alla vaniglia e porgo alle signore una rosa di color "rosa", simbolo di amicizia e di affetto.
In questo periodo sicuramente ne abbiamo bisogno, e dobbiamo stare uniti, viste le nuvole nere che si stanno addensando sulla nostra libertà di scambiarci le idee sul web.
Tutta questa situazione sembrerebbe orchestrata per fare delle

Prove Tecniche di dittatura

Mi auguro proprio di no, perché con l'opposizione che abbiamo saremmo completamente indifesi.
Cerchiamo di seguire questo ipotetico racconto che vi voglio proporre ma che, credo, non si avvererà mai!
Comunque giochiamo!

Ipotizziamo che vi sia un  Premier che, sin dai suoi primi anni di carriera politica, con il suo "Populismo", con le sue "Illusioni" che hanno incantato la "gente", abbia ottenuto un consenso molto ampio, tant'è che ha governato per lungo tempo, praticamente senza opposizione.
Ora ipotizziamo che diverse situazioni, non ultimi i suoi vizi privati, la sua ormai manifesta incapacità a governare, la crisi economica a cui non ha mai posto mano, il favorire la casta politica ed i ricchi, a danno della classe media, all’inizio sua grande elettrice, abbiano creato una forte "discontinuità" tra Lui, la sua Corte, ed il paese reale, discontinuità che sta mettendo in pericolo la sua leadership.
Rendendosene conto, questo ipotetico Premier, potrebbe essere tentato di avviare un processo cosiddetto di "Normalizzazione", inteso, non come un  cambiamento di rotta nelle sue azioni e nelle sue convinzioni, ma come "Imposizione per Legge della sua Leadership", cioè la"Dittatura".
La prima " Normalizzazione " che potrebbe mettere  in atto sarebbe quella di "imbavagliare il libero pensiero"  ponendo in approvazione una "legge bavaglio" sulle intercettazioni e sulla libertà di espressione nel web.
Varare  una tale legge potrebbe apparire ai malpensanti che sia un atto prodromico al  passaggio dalla "democrazia" alla "dittatura", in cui la "casta" sarà sempre più "casta" ed il capo o i "capi" avranno "sempre ragione".
Infatti, così facendo, nessuna voce potrebbe criticare e soprattutto si dovrebbe accettare, a "scatola chiusa", ogni premier che riuscisse a conquistare il "potere".
Conseguentemente, potrebbero essere messi al bando i partiti e i movimenti di opinione contrari al capo.
Il passo successivo sarebbero le "veline", cioè i fogli di carta che questo ipotetico Premier invierebbe agli organi di informazione in cui egli direbbe cosa deve essere pubblicato e cosa no.
Vi racconto un emblematico episodio mussoliniano: il 1 novembre 1939, scrisse " Parlate poco del maltempo!"
Se passasse una "legge bavaglio", così come concepita da quell'ipotetico Premier,  potremmo vedere, subito dopo, la polizia entrare nelle redazioni dei giornali per arrestare i giornalisti, che farebbero solo il loro "mestiere" che, in fondo, sarebbe quello di dare le "notizie" senza "Udienze filtro"".
Se accadesse tutto ciò, potremmo avere, quindi, la  prima "normalizzazione", per cui sulle testate giornalistiche scriverebbero solo giornalisti "Fede...li" o "Am...Minzolini...ati" o"Vespa..ti" o di "Ferrara".
La seconda " Normalizzazione ", di questo ipotetico Premier, potrebbe riguardare la "Magistratura", che verrebbe bloccata e "prona ai desideri del "Capo".
I miei lettori potrebbero dire che questa ipotesi sarebbe impossibile, in quanto con la Carta Costituzionale non potrebbe avverarsi tutto ciò, essendoci la separazione dei "Poteri"!
Rispondo che basterebbe, invece, attuare la proposta di istituire una "Commissione Parlamentare" che dovrebbe indagare e punire i Giudici che avessero osato istruire processi su "reati" attribuibili al "Capo"?
Purtroppo ogni Costituzione, anche la nostra, tali azioni le permette, per cui sarebbe facilmente realizzabile.
La terza " Normalizzazione ", sempre da parte di quell'ipotetico Premier, potrebbe essere quella di "zittire" o, almeno, ostacolare il popolo del web, a cui tenterebbe di mettere il bavaglio.
Paradossalmente non mi meraviglierebbe che potesse essere riesumato il reato di "adunanza sediziosa", di mussoliniana memoria, che scattava, indipendentemente dall'argomento che veniva discusso, nel caso in cui più di quattro persone si fossero messe a discutere in piazza.
In questo caso la piazza sarebbe quella virtuale del web, per cui dopo i giornalisti potremmo vedere, sempre in questo scenario improbabile, la polizia entrare nelle case dei privati cittadini per arrestarli, magari anche minorenni!

“Et voilà”, la Dittatura è pronta!

Questa descritta, ovviamente, è una situazione ipotetica, ma, oggi, tornando alla nostra realtà, vi sono, comunque, situazioni oramai acclarate e un po’ inquietanti!

Intanto, una Legge sulle intercettazioni e sul web è in corso di approvazione immediata!

Per quanto riguarda, poi, i " Nuovi Media", in questi ultimi anni,  il nostro " Premier"  è già proprietario o controlla il 99% di essi.
Continuando il gioco ipotetico di prima, su riferimenti reali, però, sarebbe, quindi, sufficiente , per il nostro Premier," Normalizzare" solo quell'1% ed il gioco sarebbe fatto!

I miei lettori potrebbero dirmi: "ma nella realtà c'è il "Parlamento" che ci difende! "
Dopo lo "Scilipotismo", vi sembra, questo, un Parlamento "non Normalizzato", compresa la opposizione che si limita a fare solo "battute di spirito", non potendo o  sapendo fare altro e che è parte sostanziale del Berlusconismo?

I miei lettori potrebbero dirmi: "ma nella realtà c'è il " Capo dello Stato"!"
Basterebbe una riforma Costituzionale, con questo  Parlamento normalizzato, per svuotarne le funzioni ed il gioco sarebbe fatto, e anche questa carica potrebbe essere " Normalizzata".

I miei lettori  potrebbero dirmi:  " ma nella realtà ci sono i Sindacati a difenderci! "
Essi sono sotto ricatto, come i lavoratori stessi! Sono, infatti, sotto la minaccia di perdere posti di lavoro, con la delocalizzazione delle fabbriche, né sono difesi da questo Governo, che permette, senza contropartita, che vengano privatizzati i guadagni e rese pubbliche le perdite con la "cassa Integrazione".

I miei lettori  potrebbero dirmi: " ma nella realtà ci sono i giovani che si difenderebbero "!
Con questa crisi profonda dello sviluppo economico che colpisce soprattutto loro, privandoli di ogni "speranza per il futuro", si sta creando un modello di società in cui vale più "prostituirsi", intendendolo in senso lato, sia materiale che spirituale, che l'esercizio di virtù come lo "studio", il "sapere", l'"essere".
Ora vale solo l'"apparire" e "l'essere a fianco del potente" di turno che è in grado di elargire favori e lavoro.
Che quadro desolante se questa situazione fosse voluta e non dettata dalle contingenze di una crisi che sta investendo il mondo!
"I giovani sarebbero senza futuro, e, per l'Italia, vi sarebbe un futuro senza i giovani"!
I giovani stanno pagando e pagheranno, per diverse generazioni, i debiti contratti non da loro! Dovremmo vergognarci!

Continuando, i miei lettori potrebbero dirmi: " ma nella realtà c'è il popolo che si difende! "
Tra poco, potrebbe essere  solo una pia illusione, infatti se dovessero chiudere o censurare il web, noi tutti, saremmo facilmente "plagiati" e "normalizzati".
E poi quando mai il Popolo ha fatto le "Rivoluzioni"?
Ci sono volute quasi sempre dei forti "Movimenti di opinioni", concretizzatesi in azioni sulle piazze, come è avvenuto nel passato o come sta avvenendo, oggi, nei paesi arabi mediterranei, oppure ci sono volute guerre per abbattere i " Dittatori"! 
Così è successo, infatti, negli ultimi decenni con i vari dittatori, Hitler, Mussolini, Pinochet, Castro, Gheddafi, Mubarak ed altri leader arabi etc. o in paesi come la Cina, la Corea del Nord etc.

Concludendo questo gioco, trasferito anche nella realtà, io non credo che, veramente, siano in atto queste "Prove Tecniche di Dittatura" da parte del nostro Premier, per cui sono abbastanza tranquilla che tutto quanto detto in questo "post" rimanga solo un gioco, una finzione letteraria, portati all'estremo, da me, benché ispirati da situazioni, comunque, inquietanti.
Infatti concordo con quanto detto dal nostro amato Presidente Napolitano, che ha affermato che:

" La Politica non è sporca, perché la Politica siamo Noi! ".

Io aggiungerei, chiosando le profonde parole del Presidente, che:

"Il nostro futuro non sta nella Politica, sicuramente non nella attuale, ma sta nelle strade, nelle piazze (reali o virtuali che siano) , nelle fabbriche, negli uffici, nelle famiglie, nelle comunità, dove si lavora, nei partiti, ( non in quelli attuali, "ectoplasmi" voluti e creati da quelle poche persone che li gestiscono",  ma in quelli concepiti dalla Costituzione, etc…….)"

Nel dubbio, visto che a pensar male si indovina, restiamo vigili e troviamo ogni contromisura per non farci "azzittire" e meno che mai per permettere l'avverarsi del mio racconto, ripeto, frutto di fantasia!

Un abbraccio "complice"!

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