Cari amici e care amiche di "un caffè da Graziella"
ben trovati..sono sempre così felice di vedervi.
Oggi parliamo della profezia Maya
L'Armagheddon....... e la Profezia Maya!
L'anno 2012, secondo la profezia Maya, confermata anche da altre profezie, dovrebbe essere l'anno dell'armagheddon, cioè della fine del mondo, in cui, viene detto: " il mondo subirà una catastrofe e ne nascerà uno nuovo! "
Queste, le parole minacciose della profezia, foriere di disgrazie e sofferenze!
Che finisca il mondo in senso reale, e noi, insieme alla terra, verremmo "terminati", per quanto mi riguarda, ho sempre pensato fosse una delle tante dicerie, che nei secoli, si sono propagate, con vari intenti.
In questo caso, però, alla luce di quanto sta avvenendo, ci potrebbe essere qualcosa che potrebbe avverarsi e cioè, che « nel 2012 finirà il mondo finanziario, così come oggi è strutturato, e finirà con una grande catastrofe, e dalle sue ceneri nascerà un mondo finanziario nuovo».
In questo caso, però, alla luce di quanto sta avvenendo, ci potrebbe essere qualcosa che potrebbe avverarsi e cioè, che « nel 2012 finirà il mondo finanziario, così come oggi è strutturato, e finirà con una grande catastrofe, e dalle sue ceneri nascerà un mondo finanziario nuovo».
E' chiaro che il mio è uno scherzo! E’ una provocazione, stimolata da quanto in questo momento sta avvenendo nel mondo della finanza.
Infatti, partendo dalla gravissima crisi americana del 2008, determinata dalla speculazione e successivo crollo del mercato immobiliare, e dalla speculazione sulle materie prime, che ha prodotto i primi scricchiolii su un sistema basato sulle "non regole", in ordine cronologico siamo arrivati al paventato fallimento della economia greca che si prevede, proprio, entro il 2012. E' cronaca di oggi «il prossimo fallimento della Italia» , che viene supportata, in un estremo tentativo di salvataggio, dalla BCE e dalle nazioni forti dell'Europa, quali la Francia e la Germania, anche se, quest'ultime, con grave disappunto e risentimento verso una classe dirigente, quella italiana, che si è dimostrata incompetente ed inetta.
E' di oggi, poi, il declassamento della economia degli Usa, dal '900 ad oggi, madre di ogni fortuna o di ogni disgrazia dei mercati finanziari. Si assiste, nelle varie borse mondiali alle volatilizzazioni di centinaia di migliaia di dollari o di euro, con un veloce e progressivo impoverimento del risparmio mondiale.
La eventuale catastrofe in Grecia, colpirebbe per prime l'Italia e la Spagna, cioè le economie più deboli; l'eventuale debacle di queste ultime, innescherebbe un meccanismo di crisi anche delle economie francesi e tedesche, che per altro, in questi giorni sono anche loro in affanno, fino a coinvolgere l'intera area dell'Euro.
A questo punto anche l'economia del dollaro entrerebbe in forte fibrillazione, coinvolgendo nazioni in forte espansione, come l'area della Cina e del Giappone detentori della gran parte del debito Pubblico statunitense.
Si innescherebbe così, dal 2012, anno del default della Grecia un «effetto domino» velocissimo, che farebbe crollare il mondo finanziario mondiale, con gravissime ripercussioni nel mondo del lavoro e del benessere mondiale, creandosi così macerie e distruzioni economiche che non risparmierebbero nessuno e in nessuna parte del mondo!
Questo sarebbe il risultato di una politica finanziaria basata sulla speculazione e «sulla scommessa in borsa» non “costretta” da alcuna regola che salvaguardi la «economia reale».
Infatti l'economia reale è quella basata sul lavoro e sugli investimenti nelle aziende, che ha sempre portato alla loro difesa e al mantenimento, se non addirittura alla creazione, di posti di lavoro e di ricchezze distribuite.
La economia speculativa, o "finanza creativa", come oggi la chiamano, è quella degli investimenti dei capitali su attività economiche "reali" che presentino un indice di rendimento elevato;
questo meccanismo, però prescinde dalla economia reale, in quanto tale pratica comporta la estrema mobilità dei capitali investiti, e in caso di calo di rendimento, alla loro fuga dal settore di investimento, senza tener conto dei danni che provocherebbero nelle aziende coinvolte in queste operazioni, essendo la loro unica motivazione il lucro.
Altro aspetto dannoso della finanza speculativa è il "principio della scommessa" che è alla base del mercato borsistico, che in questi ultimi tempi, in cui è stata attuata la "deregulation", ha raggiunto picchi quasi parossistici.
Nelle partite a Poker chi "bluffa", in modo convincente, spesso vince, e chi ne fa le spese, magari convinto da consiglieri ingannevoli, è il piccolo giocatore che, nella speranza di un colpo di fortuna, in questo nostro caso di un rendimento migliore, investe i risparmi di una vita e li perde.
Con questo sistema perverso, si vanificano ogni volta, investimenti "reali", frutto di ingegno e sacrifici, a favore di speculatori e, fatto ancor più grave, con questo meccanismo i "ricchi", in quanto meglio organizzati e consapevoli, diventano sempre più ricchi ed i "poveri", invece, sempre più poveri.
Questo è avvenuto e avviene a causa di un "capitalismo perverso, arrogante e truffaldino", privo, cioè, di ogni moralità e di attenzione verso i problemi sociali.
Tornando alla profezia, il capitalismo speculativo, privo di regole e di etica, potrebbe portare al tracollo della economia reale, inghiottendo però anche se stesso, e provocando la fine di questo mondo economico, cioè l'Armagheddon, con macerie e miserie.
L'avverarsi di un simile scenario, porterebbe sicuramente alla nascita di un nuovo mondo finanziario, in quanto sarebbe una lezione indimenticabile e da cui verrebbe tratta una principale regola fondamentale e cioè che: anche LA FINANZA deve essere sempre ECOSOSTENIBILE!
un abbraccio
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