venerdì 5 agosto 2011

ULTIMA SPIAGGIA

Carissimi amici e carissime amiche ,

sono felice di vedervi, per gustare il nostro caffè e stare in compagnia, leggendo i quotidiani per commentare le notizie..e cercare di capire cosa sta succedendo.
Tanto per tornare sull'argomento economia che in questi giorni ci preoccupa, vorrei commentare alla nostra maniera gli ultimi avvenimenti.
Alla nostra maniera significa che non siamo degli esperti, dei tecnici in materia, ma, che, leggendo ed ascoltando tutti, sicuramente siamo in grado di formarci una opinione e comunque siamo in grado di emettere un giudizio sull'accaduto, specialmente se riguarda il nostro avvenire e quello dei nostri figli.

Voi sapete certamente che in questo momento i grossi capitali si stanno liberando delle obbligazioni, o, per meglio dire, dei titoli che un debitore rilascia a favore di chi gli ha fatto un prestito. Lo stesso vale per gli stati; ogni stato ha un suo debito pubblico, cioè si fa prestare i soldi per attuare delle iniziative.
In parole povere le obbligazioni sono le famose cambiali che noi firmiamo per ottenere un prestito, che poi dobbiamo pagare alla scadenza con gli interessi pattuiti . E' chiaro che, se il nostro reddito non ci permette di pagare, il creditore si rivarrà con tutti i mezzi consentiti dalla legge.
Nel caso dei mercati finanziari i detentori di obbligazioni al primo segnale di difficoltà cominciano a liberarsene per paura di perdere il capitale. Nel momento in cui si innesca tale meccanismo le obbligazioni perdono valore e influenzano negativamente il mercato borsistico, con le perdite che ieri si sono avute in tutto il mondo ed in maniera così grave alla borsa di Milano che ha perso oltre cinque punti.
Parlando, solo con buon senso, come già detto, per evitare che si inneschi un meccanismo catastrofico, anche nella vita di noi cittadini, si deve per primo "ispirare fiducia" e, assolutamente, correggere eventuali situazioni che impediscono di aumentare gli introiti e diminuire le perdite. Anche il nostro bilancio famigliare va gestito allo stesso modo.
Nel caso della nostra nazione, nonostante una manovra approvata in tempi da record, sia l'immobilismo del governo nel rilanciare l'economia e di bloccare l'aumento del debito pubblico, che cavalca a ritmi spaventosi, sia la svendita delle nostre obbligazioni e quindi il loro ricollocamento ad interessi sempre più alti, hanno vanificato ogni manovra di bilancio. Per cui già si impone un correttivo.
Comunque, in questi ultimi giorni, era necessario "ispirare fiducia " ai nostri creditori.

La penultima spiaggia si e' svolta in parlamento con il comportamento della nostra classe politica, con un governo, che si e' dimostrato troppo ottimista, ma ancora peggio ha mostrato di non avere alcuna idea sul da farsi, accettando, quasi con fastidio l'invito delle parti sociali a stabilire un programma di intervento.
E' mia opinione che questo e' un comportamento che potremmo definire eufemisticamente irresponsabile!
Magari ci saremmo aspettati che si fosse formato un Solo Tavolo per affrontare la grave situazione, come già detto in un precedente blog, unitamente alle parti sociali che sono le uniche che stanno in trincea, del resto come noi, e non hanno i privilegi di chi ci rappresenta.
E' stata una occasione persa che sicuramente ha influito sul tonfo della borsa. Oggi si apprende che ci sono stati gli incontri separati con le parti sociali, e che il governo, almeno apparentemente ha recepito tutte le istanze e che ha preso tempo promettendo degli interventi entro settembre! Credo che questi tempi siano estremamente lunghi, in quanto i mercati non aspettano i comodi del nostro governo e poi c'e il timore che gli eventuali interventi non andranno nel senso prospettato dalle parti sociali !

Allora, In conclusione:
Il governo governi con capacita', tempestività e soprattutto concretezza e l'opposizione faccia un
passo avanti verso un accordo di solidarietà nazionale con proposte accettabili , oppure veramente
siamo ALL'ULTIMA SPIAGGIA!
DOPO C'E' IL MARE APERTO E ...IL NOSTRO ANNEGAMENTO!!!!


Con affetto

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