Cari amici e care amiche,
sull'onda delle preoccupanti notizie sulla nostra economia, anche oggi facciamo alcune considerazioni alla nostra maniera, alla maniera del caffè da Graziella, cioè da cittadini e non da appartenenti a qualche fazione politica; il nostro solo partito e' salvaguardare il bene comune.
E' chiaro che i nostri principali strali saranno sempre rivolti al governo, di qualunque colore esso sia, quando il governo, appunto, crea disastri o, peggio, non fa nulla.
In queste ultime ore, quando si profilava che il governo e il Parlamento sarebbero, addirittura , andati in ferie nonostante il violento attacco della speculazione sulla nostra economia, mi era venuto in mente di scrivere un pezzo avente come incipit la famosa invettiva di Cicerone contro Catilina e cioè
"Quo usque tandem abutere patientia nostra? "
"Fino a quando abuserai della nostra pazienza?".
ma dopo poche ore, con grande meraviglia, lo scenario e' cambiato:
il Parlamento riapre, il Governo convoca una conferenza stampa annunciando provvedimenti straordinari quali:
- l'anticipo di un anno per il pareggio di bilancio,
- l'avvio delle liberalizzazioni ,
- i tagli alla politica e la riduzione di ogni spreco e cosi' via.
Mi sono allora chiesta, come mai questo ripensamento?
Approfondendo le fonti di informazione, sapete che ho scoperto, cari amici e care amiche, che la situazione, a dispetto dell'ottimismo sbandierato dal nostro Premier, e' molto grave, tanto da far intervenire la Banca Centrale Europea (BCE) e il Fondo Monetario Internazionale (FMI) che hanno obbligato il nostro Governo ad uscire dal mondo delle favole e lo hanno obbligato a muoversi. Insomma la nostra Politica e' stata " Commissariata" , come dire che non siamo più arbitri del nostro destino e delle nostre azioni, ma siamo obbligati a seguire gli ordini che ci vengono impartiti.
Infatti, la BCE ha avvertito che interverrà sulla nostra economia, salvandola, comprando le nostre obbligazioni, e quindi impedendo che esse si svalutino, trascinando la nostra economia nel baratro, a patto, pero', che adottiamo misure economiche dette "lacrime e sangue".
Eh si' care amiche e cari amici, l'immobilismo della nostra classe politica, particolarmente grave negli ultimi venti anni, che ha pensato a raccogliere consensi con un "populismo" solo di facciata, che ha pensato solo a consolidare il proprio potere, rasentando una deriva dittatoriale, che ha pensato a conseguire privilegi per la " casta", ed altre oscenità', non ha fatto altro che aggravare la nostra situazione economica.
- Ci siamo beati che non venivano aumentate le tasse, anche se poi venivano imposte in maniera nascosta;
- ci siamo beati che il nostro welfare era il più efficiente, avendo creato un mondo di assistenza ai cittadini quasi perfetto specialmente per le classi piu' deboli;
- abbiamo affrontato la crisi del 2008 semplicemente fidando nel risparmio degli italiani e attivando la Cassa Integrazione Guadagni a sostegno della disoccupazione, utilizzando i fondi INPS per dare stipendi ai lavoratori colpiti dalla minaccia di licenziamento;
- si e' solo pensato di fare tagli lineari e non selettivi, con il risultato di deprimere il nostro sviluppo;
- si sono fatte altre azioni in questo stile!
Evidentemente gli italiani dovevano vivere nella beata innocenza e falsa felicita', permettendo cosi di consolidare il potere di una certa parte politica!
Non si e' minimamente pensato di :
- promuovere lo sviluppo,
- di ammodernare lo Stato,
- di liberalizzare la nostra economia,
- di incentivare la ricerca,
- di creare le condizioni per l'aumento della nostra capacita' economica facendo delle liberalizzazioni e riducendo gli sprechi, così come hanno fatto la Francia e la Germania in modo egregio.
Oggi, per evitare lo spettro della fame, il primato della Politica e' stato annullato, non siamo più padroni in casa nostra ma dobbiamo fare quello che ci viene imposto, pena lo spettro della recessione e del disastro per noi, e soprattutto per le generazioni future!
Questo annullamento del primato della Politica e' un fatto gravissimo, forse molto più grave dello spettro della fame.
Abbiamo creato una nazione, festeggiamo i 150 anni della sua nascita e in questo momento, ironia della sorte, non comandiamo più in casa nostra!
Penso che il Quo usque tandem... sia ancora appropriato, se non addirittura sia il caso di adoperare una frase scurrile ( ma va a...) e questo perchè?
perchè sapete chi pagherà tutto questo ?
CERTO NON LA CASTA !!!! Noi e solo noi!
Pagheremo in termini di diminuzione di assistenza, di aumento di tasse, e quindi di diminuzione della nostra capacita' di acquisto. Come già detto verseremo "lacrime e sangue".
Questi sono i nostri gravissimi errori interni...
ma ve ne sono alcuni provocati dal fatto che l' Europa e' prevalentemente un mercato e non un soggetto politico, ma di questo ne parleremo nel prossimo blog.
Dopo una disamina così deprimente, quello che ci conforta e' che il popolo italiano ha sempre trovato il coraggio e la capacita' di superare ogni difficoltà , a dispetto di chi lo governava!
con affetto
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