mercoledì 6 luglio 2011

l'ingrediente più importante di una ricetta è ...

amiche e amici
 di "un caffè da Graziella", un saluto affettuoso.

Ringrazio subito Paolarita che mi ha comunicato i risultati positivi della sua prova.
Brava!
Mi fa piacere quando dici che condividere con me i tuoi momenti di studio, ti ha portato fortuna.
Ora goditi questo successo, questo momento di "felicità" che ti ricompensa dei sacrifici fatti.
E buon proseguimento!
Grazie per l'esempio che ci dai, di non accontentarsi dei buoni risultati raggiunti e di impegnarsi sempre di più per fare meglio.
Per te oggi il caffè più buono e la rosa più bella!

Invece a Samantha volevo suggerire, visto il successo della ricetta delle "zucchine della  nonna",
che con lo stesso procedimento puoi fare anche i finocchi e l'insalata belga.

Ed ecco un'altra ricetta con le zucchine, come mi hai chiesto.
Pulire delle zucchine più o meno della stessa grandezza e privarle della polpa interna (da non buttare!).
In una terrina, mettere la polpa della zucchina ( tagliuzzata ), un pò di mollica di pane bagnata nel latte , tonno al naturale, un uovo intero, un trito di aglio , prezzemolo e peperoncino, pochissimo sale.
Amalgamare bene l'impasto e riempirci le zucchine. Disporre su una teglia le zucchine, aggiungere olio di oliva, sempre extra vergine, ed infornare a 180° per una mezz'ora, al massimo 40 minuti, dipende dal forno. L'importante che le zucchine diventino dorate e perdano quella consistenza compatta.
Lasciare riposare un pò e poi ...buon appetito!

Ricordo che, per quanto riguarda le ricette di cui vi parlo qui, a "un caffè da Graziella" , non bisogna dimenticare l'ingrediente più importante, "l'amore" per le persone che dovranno gustare le ricette.
E poi è molto importante  "il cuoco" ! che decide sempre, secondo i suoi gusti (ad esempio, a me non piace mettere molto sale, e piace il peperoncino) , secondo la sua fantasia e l'umore del momento. Ed è importante il suo controllo e la sua attenzione per ogni momento del procedimento: la scelta dei prodotti, le quantità, i tempi della preparazione, la cottura.
E poi non deve mancare la libertà di inventare, di cambiare, di seguire i propri gusti ed avere voglia e pazienza di provare e riprovare,.
E non deve mancare la gioia di sedersi a tavola.
Sì, per me il momento di preparare da mangiare non deve essere vissuto come un problema, una seccatura, che si deve fare e basta.
E' un momento in cui dimostriamo di volerci bene, di pensare al nostro benessere, di avere attenzione per noi, per la nostra salute.
un abbraccio

2 commenti:

  1. Cara Graziella,
    grazie per lo speciale caffè che mi hai preparato...mi sto godendo questo momento...ma mi manca ancora molto per finire...soprattutto per come voglio io perciò si torna al lavoro presto!!!Ti aggiornerò comunque, ormai sei il mio portafortuna!!!

    RispondiElimina
  2. ciao graziella,
    ho appena finito l'ultimo esame della sessione all'università (scienza della comunicazione!!!) e sono finalmente in vacanzaaaaaaaaaaaaa!avrò perciò tempo per cimentarmi come cuoca...l'altra sera ci siamo divertite troppo a cucinare! a proposito anche le mie amiche hanno letto il tuo blog e anche a loro piace il tuo modo di vedere la vita in rosa!
    a proposito, grazie per la chicca del quadro di Lorenzetti. Capito a Siena il prossimo mese, e approfitterò per vederlo poi ti racconterò :)

    un bacio

    RispondiElimina